giovedì 14 giugno 2018

Recensione a "Il migliore amico del mio capo" di Jana Aston




Genere: Romance
Editore: Newton Compton Edizioni
Data d'uscita: 9 Maggio 2018
Pagine: 65
Prezzo: eBook 0,99 - cartaceo 7,89






Lo ammetto: ho una cotta per il migliore amico del mio capo. Almeno non è grave come se fosse il migliore amico di mio fratello. O il fratello del mio migliore amico, o… Lasciamo stare. Mi sono ritrovata in un cliché.
La cosa peggiore? Il migliore amico del mio capo è anche il suo socio. Il che lo rende quasi il mio capo. Ok, nessun quasi. Gabe Laurent è off limits per me. Totalmente fuori portata. Il che è un bene, visto che posso fantasticare praticamente sempre su di lui e non lo scoprirà mai. Questo, ovviamente, fino a che non ho la geniale idea di rispondere per gioco a un quiz con domande sexy durante una riunione. E non so ancora che le risposte finiranno in mano a Gabe.






 Salve a tutti con questa novella Jana vuole raccontarci dell'avvicinamento e del cambiamento che Gabe, amico e socio di Sawyer il precedente protagonista del suo libro,

'...La dolce Sandra vuole fare delle cose sporche con me...'

ha grazie alla scoperta di avere un'ammiratrice segreta che si rivela a lui attraverso un sondaggio.

'...Gabe Laurent è perfetto. In ogni caso, secondo me è perfetto. È veramente troppo per me. E totalmente inaccessibile...'

Sandra immancabile e infaticabile segretaria tutto fare, da sempre è innamorata di quest'uomo, ma per pudicizia e senso del dovere non si permette di fare alcun passo verso di lui. Ovviamente il destino tesserà le fila per rendere il tutto possibile.


È un racconto breve, ma intenso, di quelli che fanno sorridere e stare bene, carino e rilassante. Una ragazza timida e dolce  si ritroverà tra le braccia di un bel volpone e lo farà cadere in ginocchio dinanzi a sé, il tutto condito dall'intromissione di immancabili amici che cercheranno di fare tutto per vederli insieme. La scrittura è fluida e i personaggi ben caratterizzati per essere solo cento pagine, il POV è alternato. Lo consiglio per chi vuol passare un paio di ore senza pensare a nulla.

'...Apro la porta. È appoggiato con un braccio contro lo stipite della porta e tace mentre alzo lo sguardo verso di lui, qualche centimetro più alto di prima, ora che non ho i tacchi. Poi si fa avanti e mi tira a sé mentre chiude la porta con un calcio. Non dice una parola, mi afferra invece bruscamente dietro il collo e china la testa per incontrare le mie labbra...'

Assegno ma solo per la brevità 3,5 

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