Genere: Erotico M/M
Editore: Self publishing
Data d'uscita: 6 Gennaio 2017
Pagine: 445
Prezzo: eBook 3,62
Link d'acquisto
Dopo aver lasciato Los Angeles per infiltrarsi negli affari del padre, Kane inizia a San Francisco una nuova vita con l'obiettivo di inchiodarlo. Affiancato solo da Raul, Kane si impegna nel suo scopo sopportando di vivere di nuovo vicino all'uomo che odia e dal quale era fuggito con un solo desiderio - fargliela pagare.
Le sue giornate scorrono solitarie nei giri loschi del padre Paul, di cui cerca di conquistarsi faticosamente la fiducia; ma i suoi pensieri tornano spesso a Los Angeles e all'uomo che vi ha lasciato, nella tenue speranza che lui lo aspetti. Porta infatti ancora al dito l'anello che Darren gli ha regalato, dal quale non si separa mai, rinnovando tutti i giorni la promessa di tornare da lui a missione compiuta.
Un giorno, mentre a Los Angeles l'egemonia del clan Delgado è ormai agli sgoccioli, Paul accetta la proposta di Anthony Leone - un suo quasi rivale - di allearsi per spartirsi il posto lasciato da Delgado e approdare finalmente alla città degli angeli, nella quale non sono mai riusciti ad inserirsi. Kane, da sempre propostosi al padre come riferimento per eventuali espansioni nella California Meridionale, viene coinvolto nell'affare. Ciò che però va al di là di ogni sua immaginazione è ritrovarsi di fronte l'uomo al quale è legato da quell'anello, meno che mai in circostanze talmente avverse da spingere Kane a mettere in discussione ogni cosa - anche il sentimento che li unisce.
Buongiorno magnetiche.
Oggi vi parlerò del secondo capitolo della serie Breakthru di Mick Grey
Avevamo lasciato i nostri ragazzi proprio alla partenza di Kane per la missione sotto copertura che avrebbe incastrato suo padre, Paul, un boss della malavita di San Francisco. Un uomo crudele, che non prova amore per niente e per nessuno. L’odio che nutre nei confronti di Kane mi ha lasciata senza parole e mi sono chiesta più volte: ma come si fa a odiare il proprio figlio? A maltrattarlo e denigrarlo alla prima occasione? Io, da madre, non ci riuscirei mai.
Sono passati due anni dall’inizio della missione ma, quest’ultima, sembra a un punto morto. Paul è guardingo, non si fida di suo figlio, ed è sempre alla ricerca di una crepa nel suo comportamento. Ne vuole fare il suo erede e lo mette molto spesso sotto pressione e alla prova.
Tutto cambia, però, quando un imprevisto di nome Darren si presenta alla porta della loro residenza, insieme a un altro uomo, per parlare di affari.
Questo pezzo è molto bello. Lo sconcerto di Kane nel rivedere l’uomo che ama mi ha stretto il cuore in una morsa.
Cosa sta facendo Darren?
Perché usa il suo vero nome?
Chi lo ha mandato?
Il loro incontro non sarà dei migliori. Le cose, da quando vivevano in caserma a Los Angeles, sono cambiate e il dolore non può essere accantonato come la polvere sotto il divano.
“Kane si sforzava di restare concentrato sulla conversazione – era cruciale. Ma non riusciva a non pensare a quella ricompensa agghiacciante che lo paralizzava, facendogli dimenticare per la prima volta la vicinanza odiosa del padre. Sollevò piano gli occhi dal pavimento prima sulla gamba di Darren, e poi su fino al suo viso, che lo fissava gelido. Per quanto avessero entrambi dei ruoli di punta in quelle circostanze, improvvisamente sembravano dimenticarsene: ora c’erano solo loro. E quello sguardo prolungato che si scambiavano si caricava a ogni istante di un nuovo sentimento, di nuove cose da dire, rinfacciare, rivangare. Si accumulava dinamite che a breve sarebbe stata detonata.”
Darren, dal canto suo, non ha superato il dolore per l’abbandono del suo ragazzo, che lui percepisce come un tradimento e, sotto la pressione di un malessere accecante, farà quello che una persona sana di mente non farebbe mai. Ma si sa, stiamo parlando di Darren, e la ragione, con lui, non va mai a braccetto con il cuore, sempre troppo esposto, esplosivo e impaziente.
Se nel primo volume questo personaggio mi aveva fatto sorridere per i suoi modi eccessivi, in questo nuovo capitolo della serie, invece, le sensazioni che ho provato sono di tutt’altra natura. Provo empatia per il suo dolore, per la sua frustrazione e i suoi dubbi. Sarei voluta entrare dentro il kindle, abbracciarlo e dirgli: non preoccuparti, andrà tutto bene, il vero amore non può morire ne assopirsi. Lui tornerà da te.
Anche Kane mi ha fatto un effetto differente. Nel primo romanzo era un ragazzino insicuro e timido, mentre in questo capitolo l’ho trovato, sì impacciato alle prese con i sentimenti, ma più grintoso.
“Gli occhi di Kane avevano sempre avuto su di lui un effetto tremendamente destabilizzante, e averli ritrovati dopo tanto tempo, ancora così limpidi, luminosi, lo aveva fatto tremare come durante il primo bacio. Sentirsi capace di farli abbassare e spegnere, invece, gli aveva provocato una sensazione che non sopportava – forse il disgusto al quale aveva dato espressione poco prima. Disgusto per cosa aveva fatto.”
Le scene di sesso sono molte e quasi tutte concentrate nella parte centrale del romanzo. Non mi hanno disturbata perché, come nel primo libro, sono descritte magistralmente. Non sono mai volgari o esagerate, anche se focose.
Dal punto di vista stilistico c’è stato un salto di qualità dal primo volume. Adesso non mi resta altro che leggere il prossimo capitolo, che so già non sarà una passeggiata di salute.
Alla prossima.
Editore: Self publishing
Data d'uscita: 6 Gennaio 2017
Pagine: 445
Prezzo: eBook 3,62
Link d'acquisto
Dopo aver lasciato Los Angeles per infiltrarsi negli affari del padre, Kane inizia a San Francisco una nuova vita con l'obiettivo di inchiodarlo. Affiancato solo da Raul, Kane si impegna nel suo scopo sopportando di vivere di nuovo vicino all'uomo che odia e dal quale era fuggito con un solo desiderio - fargliela pagare.
Le sue giornate scorrono solitarie nei giri loschi del padre Paul, di cui cerca di conquistarsi faticosamente la fiducia; ma i suoi pensieri tornano spesso a Los Angeles e all'uomo che vi ha lasciato, nella tenue speranza che lui lo aspetti. Porta infatti ancora al dito l'anello che Darren gli ha regalato, dal quale non si separa mai, rinnovando tutti i giorni la promessa di tornare da lui a missione compiuta.
Un giorno, mentre a Los Angeles l'egemonia del clan Delgado è ormai agli sgoccioli, Paul accetta la proposta di Anthony Leone - un suo quasi rivale - di allearsi per spartirsi il posto lasciato da Delgado e approdare finalmente alla città degli angeli, nella quale non sono mai riusciti ad inserirsi. Kane, da sempre propostosi al padre come riferimento per eventuali espansioni nella California Meridionale, viene coinvolto nell'affare. Ciò che però va al di là di ogni sua immaginazione è ritrovarsi di fronte l'uomo al quale è legato da quell'anello, meno che mai in circostanze talmente avverse da spingere Kane a mettere in discussione ogni cosa - anche il sentimento che li unisce.
Buongiorno magnetiche.
Oggi vi parlerò del secondo capitolo della serie Breakthru di Mick Grey
Avevamo lasciato i nostri ragazzi proprio alla partenza di Kane per la missione sotto copertura che avrebbe incastrato suo padre, Paul, un boss della malavita di San Francisco. Un uomo crudele, che non prova amore per niente e per nessuno. L’odio che nutre nei confronti di Kane mi ha lasciata senza parole e mi sono chiesta più volte: ma come si fa a odiare il proprio figlio? A maltrattarlo e denigrarlo alla prima occasione? Io, da madre, non ci riuscirei mai.
Sono passati due anni dall’inizio della missione ma, quest’ultima, sembra a un punto morto. Paul è guardingo, non si fida di suo figlio, ed è sempre alla ricerca di una crepa nel suo comportamento. Ne vuole fare il suo erede e lo mette molto spesso sotto pressione e alla prova.
Tutto cambia, però, quando un imprevisto di nome Darren si presenta alla porta della loro residenza, insieme a un altro uomo, per parlare di affari.
Questo pezzo è molto bello. Lo sconcerto di Kane nel rivedere l’uomo che ama mi ha stretto il cuore in una morsa.
Cosa sta facendo Darren?
Perché usa il suo vero nome?
Chi lo ha mandato?
Il loro incontro non sarà dei migliori. Le cose, da quando vivevano in caserma a Los Angeles, sono cambiate e il dolore non può essere accantonato come la polvere sotto il divano.
“Kane si sforzava di restare concentrato sulla conversazione – era cruciale. Ma non riusciva a non pensare a quella ricompensa agghiacciante che lo paralizzava, facendogli dimenticare per la prima volta la vicinanza odiosa del padre. Sollevò piano gli occhi dal pavimento prima sulla gamba di Darren, e poi su fino al suo viso, che lo fissava gelido. Per quanto avessero entrambi dei ruoli di punta in quelle circostanze, improvvisamente sembravano dimenticarsene: ora c’erano solo loro. E quello sguardo prolungato che si scambiavano si caricava a ogni istante di un nuovo sentimento, di nuove cose da dire, rinfacciare, rivangare. Si accumulava dinamite che a breve sarebbe stata detonata.”
Darren, dal canto suo, non ha superato il dolore per l’abbandono del suo ragazzo, che lui percepisce come un tradimento e, sotto la pressione di un malessere accecante, farà quello che una persona sana di mente non farebbe mai. Ma si sa, stiamo parlando di Darren, e la ragione, con lui, non va mai a braccetto con il cuore, sempre troppo esposto, esplosivo e impaziente.
Se nel primo volume questo personaggio mi aveva fatto sorridere per i suoi modi eccessivi, in questo nuovo capitolo della serie, invece, le sensazioni che ho provato sono di tutt’altra natura. Provo empatia per il suo dolore, per la sua frustrazione e i suoi dubbi. Sarei voluta entrare dentro il kindle, abbracciarlo e dirgli: non preoccuparti, andrà tutto bene, il vero amore non può morire ne assopirsi. Lui tornerà da te.
Anche Kane mi ha fatto un effetto differente. Nel primo romanzo era un ragazzino insicuro e timido, mentre in questo capitolo l’ho trovato, sì impacciato alle prese con i sentimenti, ma più grintoso.
“Gli occhi di Kane avevano sempre avuto su di lui un effetto tremendamente destabilizzante, e averli ritrovati dopo tanto tempo, ancora così limpidi, luminosi, lo aveva fatto tremare come durante il primo bacio. Sentirsi capace di farli abbassare e spegnere, invece, gli aveva provocato una sensazione che non sopportava – forse il disgusto al quale aveva dato espressione poco prima. Disgusto per cosa aveva fatto.”
Le scene di sesso sono molte e quasi tutte concentrate nella parte centrale del romanzo. Non mi hanno disturbata perché, come nel primo libro, sono descritte magistralmente. Non sono mai volgari o esagerate, anche se focose.
Dal punto di vista stilistico c’è stato un salto di qualità dal primo volume. Adesso non mi resta altro che leggere il prossimo capitolo, che so già non sarà una passeggiata di salute.
Alla prossima.
Grazie mille!
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