Autore: Anika Perry
Titolo: Mi prenderò cura di te
Serie: The Fire Series, #1 (libro autoconclusivo)
Genere: Romantic Suspense
Casa editrice: Self Publishing
Data d'uscita: 11 Aprile 2018
Prezzo ebook: 1,99 (offerta lancio per la prima settimana 0,99)
Me l'hanno portata via.
Sono disposta a tutto pur di riprendermela, anche vendere l'anima al diavolo.
Il destino Ë sempre stato infame con me, ma questo mi ha garantito la forza per andare avanti a testa alta sempre, da sola fino a quando non ho incontrato lui...
Mi hanno affidato un compito.
Sono disposto a tutto per portarlo a termine, anche rischiare la mia vita.
Dall'esperienza ho imparato che ogni dettaglio Ë importante e non ho mai fallito.
Sono sempre stato impenetrabile, fino a quando non ho posato gli occhi su di lei...
Ancora un po' e lo show sarà finito.
Continuo a muovermi accarezzando il palo come se fosse un uomo sul quale strusciarmi, come se fosse qualcuno di realmente desiderabile.
Sento la pelle della schiena e quella tra il seno, imperlarsi di sudore, man mano che il ritmo si fa pressante.
Una folata di vento arriva, facendomi rabbrividire piacevolmente e dando sollievo alla mia pelle madida. Presuppongo che qualcuno sia arrivato in ritardo allo spettacolo che ormai sta per volgere al termine.
Riapro gli occhi e lancio un'occhiata sprezzante al tavolo davanti a me che si sta godendo in esclusiva la vista del mio sedere.
Gelo.
Mi infiammo.
Due iridi nere come la notte mi irretiscono, tanto che rischio di perdere la presa sul palo e rovinare a terra. Faccio una giravolta poi quelle gemme scure tornarono a sondare il mio sguardo. A differenza degli altri nella sala, non guarda il mio corpo.
Oddio, non è cieco e sicuramente ha già visto anche troppo ma i suoi occhi non lasciano mai i miei.
Tra un passo e l'altro, faccio vagare il mio sguardo su di lui. Ha una camicia nera arrotolata sugli avambracci.» seduto a lato del tavolo, con le gambe leggermente divaricate e strette in un paio di jeans scuri che ne mettono in evidenza la muscolatura. Una mano sulla coscia, mentre nell'altra stringe un calice, con del liquido vermiglio, che si sta lentamente portando alla bocca.
Emana potere mentre continua a guardarmi da sopra il bordo del bicchiere.
Sento la gola divenire secca, arsa. Mi ritrovo a desiderare di bere lo stesso vino che sta sorseggiando lui.
La musica si avvia alla parte conclusiva in cui le due ragazze, che sono ai lati, si recano al centro del palco per poi fare il passo finale tutte insieme. Faccio un'ultima giravolta intorno al palo, dando le spalle al pubblico e spingendo il sedere verso di loro, come da coreografia, poi faccio una cosa non prevista dal balletto. So di avere ancora un po' di tempo prima della chiusura.
Spicco un balzo e mi aggrappo con le gambe al palo, poi getto la parte superiore del corpo e la testa all'indietro, tenendo le mani ben strette al ferro, per dare un ultimo sguardo al mio spettatore più vicino. Ha uno scintillio in quelle pozze nere che rende il suo sguardo pericoloso e assapora il vino come se, invece, volesse assaporare me.
Ancora un po' e lo show sarà finito.
Continuo a muovermi accarezzando il palo come se fosse un uomo sul quale strusciarmi, come se fosse qualcuno di realmente desiderabile.
Sento la pelle della schiena e quella tra il seno, imperlarsi di sudore, man mano che il ritmo si fa pressante.
Una folata di vento arriva, facendomi rabbrividire piacevolmente e dando sollievo alla mia pelle madida. Presuppongo che qualcuno sia arrivato in ritardo allo spettacolo che ormai sta per volgere al termine.
Riapro gli occhi e lancio un'occhiata sprezzante al tavolo davanti a me che si sta godendo in esclusiva la vista del mio sedere.
Gelo.
Mi infiammo.
Due iridi nere come la notte mi irretiscono, tanto che rischio di perdere la presa sul palo e rovinare a terra. Faccio una giravolta poi quelle gemme scure tornarono a sondare il mio sguardo. A differenza degli altri nella sala, non guarda il mio corpo.
Oddio, non è cieco e sicuramente ha già visto anche troppo ma i suoi occhi non lasciano mai i miei.
Tra un passo e l'altro, faccio vagare il mio sguardo su di lui. Ha una camicia nera arrotolata sugli avambracci.» seduto a lato del tavolo, con le gambe leggermente divaricate e strette in un paio di jeans scuri che ne mettono in evidenza la muscolatura. Una mano sulla coscia, mentre nell'altra stringe un calice, con del liquido vermiglio, che si sta lentamente portando alla bocca.
Emana potere mentre continua a guardarmi da sopra il bordo del bicchiere.
Sento la gola divenire secca, arsa. Mi ritrovo a desiderare di bere lo stesso vino che sta sorseggiando lui.
La musica si avvia alla parte conclusiva in cui le due ragazze, che sono ai lati, si recano al centro del palco per poi fare il passo finale tutte insieme. Faccio un'ultima giravolta intorno al palo, dando le spalle al pubblico e spingendo il sedere verso di loro, come da coreografia, poi faccio una cosa non prevista dal balletto. So di avere ancora un po' di tempo prima della chiusura.
Spicco un balzo e mi aggrappo con le gambe al palo, poi getto la parte superiore del corpo e la testa all'indietro, tenendo le mani ben strette al ferro, per dare un ultimo sguardo al mio spettatore più vicino. Ha uno scintillio in quelle pozze nere che rende il suo sguardo pericoloso e assapora il vino come se, invece, volesse assaporare me.
Anika Perry Ë una ragazza napoletana che ama la sua terra. La vista del mare la rilassa e starebbe ore seduta sulla spiaggia ad ammirare il Vesuvio. Cresciuta a pane e sogni, Ë da sempre innamorata della lettura tanto da gestire un blog insieme a delle sue care amiche. Amante del mistero e delle emozioni forti, si diverte a scrivere storie che le fanno battere il cuore.
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