lunedì 9 aprile 2018

Recensione a "Cookies" di Teodora Kostova





GENERE: Qlgbt contemporaneo
EDITORE: Quixote Translations
DATA DI USCITA: 15 Marzo 2018
PAGINE: 242
PREZZO: € 3,99 su Amazon (disponibile su KU)

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Sono andato in guerra, fuggendo da me stesso. Sono tornato a pezzi per scoprire chi fossi davvero…

Mi ci sono voluti quasi dieci anni, due mandati in Afghanistan e la perdita di una gamba, per accettare chi sono veramente. Due anni dopo essere tornato dalla guerra, posso dire di sentirmi finalmente soddisfatto. Sono più in forma che mai, la mia protesi alla gamba mi permette di muovermi e fare esercizio come se non fosse cambiato nulla. Sono il proprietario di una piccola pasticceria nel centro di Cambridge e ho un gruppo di amici leali sui quali posso sempre contare.
Eppure…
Eppure, manca qualcosa. Una parte di me brama l’intimità, la profonda connessione con un altro essere umano. Ma un’altra parte, più grande, è terrorizzata dall’idea di aprirmi con qualcuno. Il mio conflitto interiore non aveva speranze di vincere quando ho incontrato Jay. Lui ha abbattuto le mie difese come un uragano, mi ha circondato con forza gentile, finché non ho avuto altra scelta che arrendermi. Arrendersi non è mai stato così piacevole. Ma Jay vorrà ancora rimanere, quando vedrà il vero me? Quando vedrà gli incubi e le insicurezze che mi straziano l’anima?
Il mio nome è Amir Gopal e questa è la mia storia.



Ciao magnetiche, oggi vi parlerò dell’ultimo romanzo che ho letto, Cookies di Teodora Kostova, edito Quixote Translations.
Cookies è un romanzo molto sensibile, che tratta i temi della disabilità con una dolcezza che ho trovato in pochi romanzi. Durante tutta la lettura ho avuto un magone in gola che poi è esploso nelle ultime pagine.
Amir è un uomo straordinario, è sopravvissuto alla guerra ma porta dentro di sé e nel fisico i disastri delle bombe. È rimasto mutilato e la sindrome da stress post traumatico non lo lascia un attimo ma, in tutto questo dolore, ha avuto la forza di rimettersi in piedi e di creare il suo locale dove ogni giorno cerca di portare un sorriso con i suoi dolci.
 

“C’erano così tante altre cose che avrei voluto dire. Volevo dirgli che chiunque lo avesse fatto sentire inutile se non gli offriva subito il suo corpo avrebbe dovuto essere castrato. Volevo dirgli che con me era al sicuro, che non l’avrei mai costretto a fare nulla e che avrei sempre messo i suoi bisogni davanti a tutto il resto.”
 

Jay, invece, è un ragazzo diviso a metà: tra il dovere verso un padre autoritario che gli ha cucito addosso il suo futuro, e la sua passione per l’arte. Dal momento in cui conoscerà Amir la loro vita verrà intrecciata e l’amore sboccerà inevitabilmente. Jay non guarderà le ferite del corpo ma cercherà con il suo amore di risanare quelle del cuore, e lo farà, con i suoi modi gentili, con la sua pazienza, farà ritrovare la speranza ad Amir, una speranza che lui aveva lasciato in mezzo al campo di battaglia.
 

«Ti amo, con tutte le tue cicatrici e tutte le tue imperfezioni, perché sono quelle che ti rendono te. E io amerò sempre te.»
 

La loro storia d’amore, a un certo punto, si intreccia alla vita degli altri ex militari del centro di recupero in cui lo stesso Amir ha ricevuto tanto supporto. Questa parte mi ha straziato il cuore. La dolcezza e sensibilità con cui Jay affronta tutto questo, e il finale… ho versato non so quante lacrime.
In definitiva consiglio vivamente questo romanzo perché non è solamente un romance MM, ma è molto di più. È un romanzo che parla della vita, delle ferite dell’anima ma, soprattutto, è un romanzo che parla di Eroi.




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