Genere: Fantasy
Editore: Self publishing
Data d'uscita: 5 Gennaio 2018
Pagine: 1286
Prezzo: eBook 4,99
Inghilterra, 1450.
La rivalità tra i conti di Brygthon e i baroni di Seymore costringe le due famiglie a combattersi per secoli. Una profezia ha predetto che l'erede dei Seymore riuscirà a sconfiggere i rivali, ma quando il conte di Brygthon viene a sapere che il barone ha avuto una bambina, si illude che la fine della sua casata sia scongiurata per sempre.
Vent'anni dopo, Duncan Brygthon (erede e primogenito del conte) viene fatto prigioniero con l'inganno dagli uomini del barone.
Sullo sfondo della Guerra delle Due Rose, una storia d'odio e d'amore.
La rivalità tra i conti di Brygthon e i baroni di Seymore costringe le due famiglie a combattersi per secoli. Una profezia ha predetto che l'erede dei Seymore riuscirà a sconfiggere i rivali, ma quando il conte di Brygthon viene a sapere che il barone ha avuto una bambina, si illude che la fine della sua casata sia scongiurata per sempre.
Vent'anni dopo, Duncan Brygthon (erede e primogenito del conte) viene fatto prigioniero con l'inganno dagli uomini del barone.
Sullo sfondo della Guerra delle Due Rose, una storia d'odio e d'amore.
La storia racconta, in modo semplice, ma non banale, la rivalità di due famiglie nell’Inghilterra del 1400: una rivalità di terre e di idee in uno sfondo storico accurato.
La famiglia del conte di Bryghton, signore del castello di Blackstone, parteggia per i Lancaster; la famiglia del barone di Seymore parteggia per gli York… ecco, per chi non è molto afferrato in storia (mi metto in mezzo anche io, che non ricordo nomi e date nemmeno sotto tortura) il libro è scritto in maniera eccellente: i riferimenti storici sono ben inseriti nella storia principale e dove ci sono inesattezze storiche l’autrice lo sottolinea al termine del libro.
Comunque, si tratta di una bellissima storia d’amore e odio che scorre in un racconto molto veloce e apprezzabile, mai pesante e non pieno di inutili dettagli. È una storia in cui gli eventi portano i personaggi a cambiare le loro prospettive, le loro priorità; scontri e incontri, intrighi e tradimenti… ecco, esattamente quello che ci si aspetta guardando le copertine di questi libri.
Se vogliamo individuare dei personaggi principali, attorno ai quali si svolge tutto il racconto, potremmo soffermarci su Duncan e Johanna, il cui incontro cambierà le sorti delle due famiglie fin dal primo momento. Non sono la coppia di innamorati che tutti aspettiamo da alcuni tipi di racconti, sono due nemici, cresciuti con odio nei confronti dell’altro fin da piccoli, non disposti a scendere a patti e non certo inclini a innamorarsi. Due personaggi che prima di conoscersi hanno imparato a odiarsi. Johanna potrebbe essere l’erede dei Seymore che sconfiggerà la casata dei Brygthon, mentre Duncan appartiene alla famiglia che ha ucciso la madre di lei durante un attacco al castello. Al loro primo incontro lei è intimorita e affascinata da quella famiglia che ha la ricchezza che la sua non possiede, soprattutto intimorita da Duncan che sembra essere padrone della situazione anche quando viene fatto prigioniero. Lui vede solo odio quando guarda lei, perché, dopo tutto, è quello che ha imparato fin da piccolo. Durante la prigionia, Duncan si ammala e Johanna riesce a conoscere alcuni tratti nascosti del carattere di lui e una cosa molto importante del suo passato attraverso il racconto di John, l’altro prigioniero: amico fraterno e uomo che ha cresciuto Duncan.
La famiglia del conte di Bryghton, signore del castello di Blackstone, parteggia per i Lancaster; la famiglia del barone di Seymore parteggia per gli York… ecco, per chi non è molto afferrato in storia (mi metto in mezzo anche io, che non ricordo nomi e date nemmeno sotto tortura) il libro è scritto in maniera eccellente: i riferimenti storici sono ben inseriti nella storia principale e dove ci sono inesattezze storiche l’autrice lo sottolinea al termine del libro.
Comunque, si tratta di una bellissima storia d’amore e odio che scorre in un racconto molto veloce e apprezzabile, mai pesante e non pieno di inutili dettagli. È una storia in cui gli eventi portano i personaggi a cambiare le loro prospettive, le loro priorità; scontri e incontri, intrighi e tradimenti… ecco, esattamente quello che ci si aspetta guardando le copertine di questi libri.
Se vogliamo individuare dei personaggi principali, attorno ai quali si svolge tutto il racconto, potremmo soffermarci su Duncan e Johanna, il cui incontro cambierà le sorti delle due famiglie fin dal primo momento. Non sono la coppia di innamorati che tutti aspettiamo da alcuni tipi di racconti, sono due nemici, cresciuti con odio nei confronti dell’altro fin da piccoli, non disposti a scendere a patti e non certo inclini a innamorarsi. Due personaggi che prima di conoscersi hanno imparato a odiarsi. Johanna potrebbe essere l’erede dei Seymore che sconfiggerà la casata dei Brygthon, mentre Duncan appartiene alla famiglia che ha ucciso la madre di lei durante un attacco al castello. Al loro primo incontro lei è intimorita e affascinata da quella famiglia che ha la ricchezza che la sua non possiede, soprattutto intimorita da Duncan che sembra essere padrone della situazione anche quando viene fatto prigioniero. Lui vede solo odio quando guarda lei, perché, dopo tutto, è quello che ha imparato fin da piccolo. Durante la prigionia, Duncan si ammala e Johanna riesce a conoscere alcuni tratti nascosti del carattere di lui e una cosa molto importante del suo passato attraverso il racconto di John, l’altro prigioniero: amico fraterno e uomo che ha cresciuto Duncan.
Era impossibile credere che una Seymore si fosse presa cura di lui.
Johanna è innamorata fin da piccola del cugino acquisito, Lancer, ma imparerà a conoscerlo e forse imparerà a conoscere anche Duncan.
“Voi non avete idea… - sospirò lui e l’alito caldo sfiorò la pelle di lei – vi prenderei qui, ora, ma… siete una Seymore.”
…
“E voi siete un bastardo!”
…
“Si, lo sono e mi riesce bene.”
Ma loro non sono gli unici personaggi della storia, c’è molto spazio per la figura estremamente controversa di Rowenna, seconda moglie di Lord Bryghton; Fell, esperta di arti oscure a servizio di Rowenna… e molti altri…
Ma il mio personaggio preferito, in assoluto, arriva nel secondo libro: Virginia Lando. Ah che donna, una ragazza dolce e affettuosa, come la descrive la cugina, ma che ha in sé qualcosa di poco cristallino, un cambiamento nella sua vita la porterà a essere la donna forte che io ho adorato in tutto il racconto. Non nascondo che mi piacerebbe uno spin-off sulla bella Virginia, perché l’autrice è consapevole di quanto altro potrebbe scrivere su di lei… e se non lo fosse che mi contatti pure, perché a me piacerebbe sapere nei dettagli la vita da sposata, cosa è successo al marito e perché, e cosa ne sarà di lei dopo…
Non vorrei fare troppi spoiler, dato che la storia in quattro libri si evolve parecchio e i personaggi cambiano molto, quindi, forse, è meglio che mi fermi qui e che consigli a tutti di leggere questa saga, adesso che è completa… perché vi assicuro che aspettare l’ultimo libro è stata una sofferenza!
Vi lascio con l’immagine che ho io del castello di Blackstone:
Durante uno degli attacchi più cruenti che si ricordassero, dall’alto del barbacane decine di pentoloni di scura pece furono riversati sopra chi ne stava tentando l’assalto, e da quel giorno le pareti di pietra nuda erano rimaste quasi interamente cosparse della nera sostanza.
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