giovedì 15 marzo 2018

Recensione a "L'accompagnatrice" di Elisabeth Norman





Genere: Romance/Erotico
Editore: Self publishing
Data d'uscita: 13 Novembre 2017
Pagine: 282
Prezzo: eBook 1,99






La protagonista della storia, Hope Stevenson, si potrebbe definire una Pretty Woman soprannaturale, ingenua e un po' magica. Si tratta infatti di una figura particolare. Gli esseri umani la incontrano solo al momento del trapasso. Fin dalla notte dei tempi, come dice lei stessa presentandosi al lettore, è nota come l’Accompagnatrice. Ed è proprio per accontentare un’anima e convincerla a intraprendere il suo ultimo viaggio, che arriva sulla terra dove, a causa di un fraintendimento, si ritrova a fare davvero l’accompagnatrice, e dove vive intensamente tutto ciò che può sperimentare grazie al corpo fisico. Le sensazioni che concedono un sapore, un profumo, un tocco, per lei saranno infatti emozioni sconosciute, sesso compreso. Per Hope il sesso non è un tabù, il suo corpo non conosce il peccato. Per questo, fino a quando non si innamora, considera il lavoro solo il modo per guadagnare il denaro necessario per portare a termine la sua missione, e per regalarsi inaspettati momenti di piacere, piccoli istanti di felicità.





Due protagoniste raccontano la loro storia in prima persona.
Bladeney è una ragazza che si trova ad un punto della sua vita in cui ha bisogno di riscoprirsi, di creare un nuovo legame con il mondo che lei ha trascurato e dato per scontato, sempre alla ricerca di un sogno che si è infranto sulla realtà. Ma in questo momento ha la necessità di creare tanti piccoli momenti, tanti piccoli successi da inseguire per dare un nuovo senso alla sua vita. Su un diario, un quaderno, annota i suoi obiettivi, decisi al momento, e cerca di raggiungerli uno alla volta. Proprio nel raggiungere il primo obiettivo si delinea per lei una nuova vita, un nuovo sentimento che la trascina verso un nuovo sviluppo, verso nuovi piccoli obiettivi.
Ma si rende conto del cambiamento quando è troppo tardi, quando non può più trovare una soluzione, ed è in quel momento che conosce Hope, l’accompagnatrice delle anime che lasciano il proprio corpo per vivere l’eternità in altra forma. L’unico modo che ha Hope per convincerla ad andare con lei è quello di promettere di contattare il grande amore di Bladeney, Jules, e dirgli che lei è morta e che sarebbe voluta andare al loro appuntamento.

Chi sono? Dagli albori dei tempi mi conoscono come l'Accompagnatrice.

Hope deve imparare ad usare il suo corpo e le sue emozioni, certo, ha imparato molto guardando il mondo da fuori, ma adesso, affrontare tutto in prima persona cambia molto le cose. Assume una falsa identità, è la cugina Amish di Bladeney, e conosce Connor, amico di Bladeney, e Siby, una moderna strega vicina di casa, che la aiuteranno nella ricerca di Jules: perché nessuno sa chi sia questo Jules e diventa un vero e proprio rebus cercare, seguire gli indizi e scovare risposte.
Nella ricerca di un lavoro, Hope, decide di presentarsi in una agenzia di accompagnatrici: è L’Accompagnatrice, chi meglio di lei può fare questo lavoro? Dopo un primo imbarazzo Siby le spiega cosa fanno le accompagnatrici, ma per Hope non sussiste il problema, non vede il sesso come una cosa sporca, anzi, non vede l’ora di provare anche quello.
Alla festa più importante dell’Agenzia di Accompagnatrici incontra un uomo bizzarro, uno che non cerca sesso ma una donna da sposare: un contratto di due anni, una paga equa per mettere in stan-by la propria vita. Hope accetta la proposta, una parte del compenso andrà all’agenzia, il resto a lei.
Non ha fatto i conti con la propria forma umana e con i sentimenti.

Mi tocco gli occhi, mi porto l'indice alle labbra; le lacrime non sanno d'acqua come ho sempre pensato. Hanno il sapore del sale. Certo, il corpo umano ha ragione, il dolore non può essere dolce.

Emozioni viste da una prospettiva diversa, frasi e parole che fanno riflettere, che fanno cambiare le priorità di una vita vissuta trascinati dalla marea, che fanno rivalutare le piccole cose, i piccoli traguardi e i piccoli indizi… che poi tanto piccoli non sono.
Un finale tutto da scoprire, che si intuisce solo nelle ultime pagine.
Un libro dal quale si vorrebbe di più, più dettagli della storia, più pagine da assaporare, ma un libro che vale per come è scritto: questo è quello che Hope ha voluto raccontarci della sua storia, quello che ha voluto condividere con noi, inutile chiedere più dettagli, ci ha fornito tutti gli elementi per ridere e piangere con lei.
Buona lettura.

 








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