lunedì 4 dicembre 2017

Recensione a "Un amante nel mio letto" di Alessia Cucè




 Genere: Contemporaneo/Romance
Casa editrice: Self publishing
Data d'uscita: 24 Gennaio 2016
Pagine: 222
Prezzo: eBook 0,99 - cartaceo 10,40

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 Sono sempre stata convinta che l’aspetto esteriore troppo curato e in bella vista, lasciasse trasparire un intelletto alquanto insoddisfacente. Non voglio assolutamente fare di tutta l’erba un fascio, ma come si dice: provare per credere? E io ho provato!
Non svelo particolari assurdi ma posso tranquillamente affermare che il mio compagno ha dato conferma a queste ipotesi.

Una commedia divertente al limite dell’esasperazione. Nadia si trova a fare i conti con i tanti aspetti negativi della relazione con Mattia, tanto bello quanto infantile. Sempre più convinta di essere nella ragione, ma codarda a tal punto da non riuscire a lasciarlo, prova a trovare soluzioni alternative per interrompere la relazione. Tra battute pungenti, paragoni irriverenti e situazioni imbarazzanti, incontrerà un uomo che la travolgerà e si troverà faccia a faccia con la cruda realtà.






Ciao a tutti. Eccomi qua ancora in vostra compagnia, per parlarvi di un libro che mi ha fatto molto ridere, “Un amante nel mio letto” scritto da Alessia Cucè.
Una lettura fresca ed esilarante, dove, mio malgrado, in certe scene descritte mi sono trovata a rivestire i panni di Nadia. Perciò bando alle ciance e iniziamo questa recensione.
Nadia è una ragazza molto semplice, a detta sua con qualche centimetro in più, qualche chilo in meno etc. etc. sarebbe stata molto più attraente, infatti appena incontra lo sguardo del bellissimo Mattia ne rimane completamente rapita, anche perché lui la sta fissando in egual maniera.
Cominciano così a frequentarsi e infine decidono di andare a convivere, allora mi chiederete: dov’è il problema? Beh, il problema è che lui è tanto bello quando svogliato.
Nadia lavora come impiegata nell’ufficio postale vicino a casa e Mattia resta in casa a poltrire davanti alla televisione, computer o video giochi, vestiti che risaltano la sua fisicità e palestra, e non fa niente, ma proprio niente, per cercare lavoro. Ovvio, figlio unico di genitori benestanti, chi glielo fa fare. Un lavoro lo avrebbe con suo padre, ma lui ha altre prospettive, l’ultima, per esempio, è imparare surfare.
Allora come mai Nadia non lo molla? Sarà un amante focoso a letto? Lei non lo lascia perché lui è come un bambino smarrito tutte le volte in cui lei ha provato a lasciarlo, la inteneriva, spesso e volentieri piangeva anche e lei faceva marcia indietro. Per quanto riguarda il sesso, solo il giovedì e molto rapido, anche troppo, quasi lei non se ne accorge neanche.

Mi è capitato spesso di sentire in giro che l’uomo nella media ha una lunghezza intorno ai tredici centimetri. Ecco, intendiamoci, non che io abbia mai preteso un Rocco Siffredi, lungi da me, ma neppure un gamberetto.”

Ora, per colpa di Alessia, tutte le volte che mangerò un gamberetto mi verrà in mente questo libro. Ok, andiamo avanti. Nadia viene trasferita in un'altra sede della posta più distante, infatti dovrà spostarsi con i mezzi, e in un giorno che fanno sciopero i mezzi, lei si farà accompagnare a lavoro da Mattia. Come succede tutte le volte, lui è al centro dell’attenzione per la sua bellezza e la sua fisicità e quando Nadia gli presenta la sua collega Laura, lei rimane scioccata da tanta bellezza. E quando chiede qualcosa a Nadia di lui, lei ne parla sempre con voce annoiata, aumentando l’invidia di Laura.
Succedono due cose contemporaneamente: la comparsa del Dott. Valle e l’inaspettato regalo dei genitori di Mattia per un viaggio in California per fargli esaudire il suo sogno di cavalcare le onde. Il viaggio è di un mese e Nadia inizia ad avere l’ansia al solo pensiero di andare con lui e su due piedi decide che farà finta di chiedere al suo titolare le ferie e comunicherà poi di non poterci andare. Solo il pensiero di non averlo tra i piedi per un mese, la fa gioire.
Ora mi fermo qui, dovrete scoprire voi come andrà a finire questa storia.
Io ho riso un sacco, Nadia è fantastica, ma lo è solo perché la scrittrice è stata bravissima a descriverla e a farle dire certe cose che tante donne pensano ma che in realtà non osano dire. Vorrei postare un casino di frasi ma sarebbero spoiler, perciò ve ne posto ancora una riguardante la sera prima della partenza di Mattia per la California.

Ieri sera, per farla breve, Mattia non è riuscito a “tirar su” l’affare che ha tra le sue gambe. Ho provato di tutto, giuro! Ho usato la bocca, le mani, gli ho sussurrato all’orecchio paroline sconce, ho anche usato una canna da pesca e provato a prendere all’amo il gamberetto, ma non è servito a nulla.”






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