martedì 19 dicembre 2017

Recensione a "Cruel Intention: Blame" di Scarlett Reese



Genere: Dark Romance
Casa Editrice: Self Publishing
Pagine: 196
Prezzo: 2.99 ebook
Data Uscita: 20 Giugno 2017


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Dopo i segreti, i problemi e i conflitti, Logan ed Emily sembrano giunti al loro lieto fine.

Hanno perduto loro stessi nell'anima dell'altro e si sono ritrovati più forti e determinati di prima. Eppure...
Eppure qualcuno non smette mai di giocare con le loro vite e per Emily e Logan le sfide non sono ancora finite.
Tra passione e follia, riusciranno a sopravvivere?

" Non mi fido più di nessuno, nemmeno di lui.
Ho chiuso fuori tutti, penso, infilando la chiave nella toppa. La porta si apre e il profumo di lei si insinua dolcemente nelle mie narici, il suo corpo coperto da un delizioso strato di pizzo nero riempie i miei occhi e i miei pensieri mentre i polmoni immagazzinano l'unica aria che vorrei respirare ogni maledetto istante.
Ho chiuso fuori tutti.
Tranne lei. "





Con quest’ultimo capitolo, Scarlett Reese ha portato a termine la trilogia cominciata circa un anno fa con Cruel Intention: Fever. Un finale per nulla scontato che l’autrice ha saputo gestire bene sia nella continuità con i libri precedenti sia nella tematica dark romance.

Ogni titolo della trilogia rispecchia molto bene il contenuto: nel primo abbiamo una vera e propria febbre di desiderio da parte della protagonista Emily; nel secondo inizia l’ossessione di Logan; nel terzo abbiamo una scelta di titolo che ho trovato molto singolare.
Blame può avere diversi intenti, dalla colpa al biasimo, dalla riprovazione alla censura. È evidente come l’autrice avesse le idee chiare quando ha deciso di scrivere la storia di Emily e si evince dalla scelta azzeccata dei titoli. Blame è tutto, è il significato della parola a 360°.

Passando alla storia, devo ammettere che ho notato un leggero calo di pathos che si era notevolmente alzato in Obsession. Quando si decide di scrivere una trilogia bisogna stare molto attenti a quanto si alza l’asticella onde evitare arricciamenti di naso. In questo ultimo capitolo, Scarlett ha leggermente abbassato l’energia e la grande creatività che aveva caratterizzato i primi due libri. Lo si nota in alcuni momenti di vita quotidiana o nella scelta, talvolta ripetitiva, di molti termini sempre uguali e quasi sempre poco efficaci. La nostra Scarlett ci ha abituate a proposizioni brevi, incalzanti e piuttosto scorrevoli, e anche in questo volume non mancano, eppure a volte sembra più un elenco di azioni meccaniche che un vero e proprio incalzare della storia.
L’autrice sa gestire perfettamente il doppio PoV: attraverso i pensieri alternati di Emily e Logan la storia si apprezza appieno e nelle sue sfumature. Per tutta la trilogia ho avuto la sensazione che Scarlett si sentisse più a suo agio nel PoV maschile: i pensieri sono più fluidi, così come le descrizioni e le proposizioni. In fondo, però, è un dark ben riuscito anche se, personalmente, il personaggio di Emily non mi ha mai colpita particolarmente. Non sono mai riuscita a inquadrarla: a volte è forte, altre lasciva, altre ancora infantile. Eppure, devo ammetterlo, funziona. I veri protagonisti sembrano tuttavia essere i personaggi maschili perchè risultano più carichi e vivi.

Cruel Intention: Blame è un ultimo capitolo molto piacevole che renderà soddisfatte le lettrici. Lo stile di Scarlett è diretto, poco descrittivo e arriva dritto allo stomaco. Si ride, si piange, si sogna. Non credo che si possa desiderare molto di più da un’autrice emergente e per questo devo farle i miei complimenti: non è per nulla facile gestire una storia lunga perché si rischia di allungare il brodo e rendere tutto insipido. Invece, Scarlett riesce a non rendere piatta la trilogia.
Da lettrice e da recensore, mi sento di consigliare un uso un po' più attento del vocabolario: sinonimi e contrari devono essere ben ricercati per non essere ripetitivi.






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