lunedì 20 novembre 2017

Recensione a "Il ritratto" di Irene Milani




Genere: New Adult
Casa Editrice: Lettere Animate
Data Uscita: 10 Dicembre 2014
Pagine: 226 
Prezzo: 1,99 ebook 




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Cosa può nascondersi dietro un disegno apparentemente inspiegabile? Quali segreti e bugie può far scoprire l’incontro con un ragazzo misterioso quanto affascinante? È quello che dovrà scoprire Isolde, diciottenne trentina alle prese con le conseguenze della separazione dei genitori, con il trasferimento in una nuova città e in una nuova scuola alla vigilia della maturità, lontana dalle amiche del cuore, e con la prima delusione d’amore. Nonostante il momento difficile saprà reagire e affermare la propria personalità, a dispetto di quanto gli altri vorrebbero imporle, per vivere una vita non schiava dei fantasmi del passato.





Isolde vive a Lavis, un paesino, con i suoi nonni, perché, dopo la separazione dei genitori, ha preferito non scegliere con chi andare a vivere. Frequenta l'ultimo anno di liceo, ma ancora non si ambienta nella nuova scuola. 
Un giorno decide di recarsi nel bosco e, mentre cammina, si ritrova davanti una radura ed un sasso su cui può sedersi. 
Lì fa qualche compito per scuola e poi si dedica alla sua più grande passione: il disegno. 
La sua mano, presa dall'entusiasmo, inizia a tracciare dei segni, quasi come fosse staccata dal resto del corpo, e si ritrova a disegnare se stessa con accanto un ragazzo dal viso sconosciuto che si fissavano innamorati. Tutto ciò la fa sentire strana e quella situazione sembra essere quasi magica. Torna a casa e l'indomani a scuola si accorge che c'è qualcosa di nuovo in classe: un nuovo alunno. 
Mai si sarebbe aspettata che colui che era seduto dietro di lei fosse il ragazzo che lei aveva ritratto, che strana coincidenza, ma la sua iniziale cordialità si trasforma ben presto in freddezza e distacco, dopo aver appreso il suo cognome. 
Che strano cambiamento improvviso. 

"Se l'intimità del pomeriggio precedente mi aveva fatto sperare in qualche cambiamento nel comportamento di Tristan, anche quel giorno rimasi delusa". 

Continuano a rivolgersi a mala pena la parola, mentre la gita sta per avvicinarsi e tutti decidono di crearsi dei soci, così da avere una compagnia fissa. A lei capita Chris, ragazzo bello e simpatico che subito cattura la sua attenzione, nonostante il suo cuore miri a Tristan, ma c'è qualcosa che lo tiene a distanza da lei.
La frequentazione con Chris inizia lentamente, data la sua esperienza passata. Lui, però, è alquanto insistente e lei decide di dargli qualcosa che per troppo tempo aveva aspettato a concedere a qualcuno: la sua verginità. 
Il rapporto, però, cambia. Le vacanze arrivano e le passano separati, lei con le sue care amiche di Bolzano, lui con altri amici. Ben presto scopre cosa c'è dietro al corteggiamento di Chris e tronca la loro relazione, ma lui non si da per vinto.
In questa storia mi sono mancati i momenti di tensione che ti fanno sospirare e tenere incollata al romanzo. 
Tutto sommato la storia in sé è originale, perché la scrittrice ha saputo rendere comunque d'effetto un'unione impossibile, quella tra Tristan e Isolde, a causa di un passato troppo ingombrante che ancora porta degli strascichi. 

"Come accade al caprifoglio che al nocciolo s'attacca: quando vi si è intrecciato e avvolto e tutt'attorno al tronco s'è messo, assieme possono vivere a lungo; ma poi quando si tenti di separarli, subito muore il nocciolo e insieme il caprifoglio".

Non possono avvicinarsi nonostante entrambi si cerchino, ma riusciranno entrambi a trattenersi e vivere separatamente?
Oltre ai protagonisti ci saranno altri personaggi di contorno alla storia, tra cui i nuovi amici di Isolde che, grazie alla trovata dei soci, riesce ad intrecciare nuovi rapporti d'amicizia, nonché la costante presenza, anche se spesso non fisica, delle migliori amiche, Alice, Cecilia e Olga le quali, nonostante la lontananza, la confortano e la supportano nelle difficili situazioni da affrontare. 
Belle anche le descrizioni dei favolosi paesaggi trentini e ho apprezzato anche il bellissimo rapporto che Isolde ha con i suoi nonni che la proteggono e la trattano come una figlia. 
Mi dispiace del precario rapporto con la famiglia che vive lontana e con cui si vede pochissimo.
La storia continua e vediamo cosa la scrittrice ha in serbo per noi. 
Buona lettura.

"Non lo so. Era la prima volta che vedevo quel luogo e, quando ho preso in mano la matita è stato come se prendesse vita... ho disegnato il tuo viso senza conoscerti, e me ne sono innamorata".













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