mercoledì 18 ottobre 2017

Recensione a "Un mascalzone senza pari" di Virginia Dellamore



Genere: Storico
Casa Editrice: Self Publishing
Pagine: 374
Prezzo: ebook 0.99 - cartaceo 12.99
Data Uscita: 22 Aprile 2017


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Londra. 1812. Lord Lancelot Devon – una canaglia come pochi, ormai quasi sul lastrico – si trova dinanzi a un terribile bivio: finire sommerso dai debiti o trovare una moglie ricca. La sua avversione nei confronti del vincolo matrimoniale è tale che quasi preferirebbe la prigione. Tuttavia, persuaso dalla sua amica Cassie, una prostituta dallo spirito materno, decide di andare a caccia della signorina più danarosa fra le molte debuttanti della Stagione. 

La sua attenzione si focalizza subito su Miss Mary Daniell, la figlia di un mercante arricchito, con una dote favolosa e una rendita altrettanto allettante. Lancelot dà per scontato che la giovane, rozza e tutt’altro che bella ereditiera, abbagliata dall’idea di diventare duchessa, accetterà di buon grado la sua ben poco romantica proposta, più simile a un accordo d’affari che a una dichiarazione d’amore. 
Ma ha fatto male i suoi conti: Mary Daniell, pur essendo effettivamente maldestra e senza alcun fascino, si rivela un osso più duro del previsto. Del tutto disinteressata al suo titolo e dotata di pochi peli sulla lingua, lo respinge con ironico disprezzo. 
Cosa può succedere quando un mascalzone disposto a tutto pur di ottenere ciò che vuole, decide di sposare a ogni costo una donna che gli resiste?
E se la donna senza fascino si rivelasse, in definitiva, pericolosamente attraente?
Una storia romantica e passionale, all’insegna di vivaci schermaglie, apparente indifferenza e devastante gelosia, feste danzanti, fughe, inseguimenti e altre fughe, ma non priva di momenti toccanti. 
Un romanzo che racconta di un matrimonio di convenienza destinato a diventare un matrimonio d’amore, e di due trasformazioni: quella di una ragazzina in una donna e, parafrasando Shakespeare, quella di una bestia in un uomo.





Finalmente, dopo tanto tempo, sono riuscita a leggere uno storico degno di questo nome.
 Sto parlando dell'ultimo romanzo di Virginia Dellamore che apprezzo e seguo sin dal suo primo romanzo. Mi piace molto il suo modo di scrivere, scorrevole e con la giusta dose di passione e romanticismo, senza mai sfociare nel volgare.
La storia in questione narra di due personaggi alquanto diversi, ma in qualche modo uniti. 
Si tratta di Mary e Lancelot: lei, ricca ereditiera, in cerca di marito, mentre lui, duca squattrinato, a caccia di una moglie ricca. Un’accoppiata perfetta, senza contare gli insulsi sentimenti che penetrano in profondità nonostante le riserve di entrambi.

"Diventare duchessa. Lady Devon. Un  bel passo avanti, rispetto alla nullità sociale che siete adesso. Nessun altro aristocratico, e di sicuro nessun altro duca, sarà tanto pazzo da farvi un'offerta del genere. Nessuno che non abbia l'acqua alla gola si sposerebbe tanto al di sotto del proprio ceto. Inoltre, vi suggerisco di guardarmi bene. Non c'è una sola donna di Londra che non vorrebbe essere al vostro posto".

Ma procediamo per gradi. Come dicevo, lei è Mary, figlia di un ex carbonaio, diventata ricca negli anni e gettata tra le sfarzositá del bel mondo. Sua madre sogna per lei un matrimonio regale, con una persona di un certo livello sociale. Ma, ahimè, alla sua porta bussano solo arrampicatori sociali in cerca di soldi per risanare le sorti della loro vita piena di debiti.
Una sera all’ennesimo ballo sente vociferare su un certo duca libertino e dissoluto, senza un soldo, in procinto di finire in galera, ma bello come pochi. Tutte ne sono spaventate, ma anche attratte. 
Chi sarà mai questo diavolo di cui tutte parlano?
Lui è Lancelot, bello e impossibile, la sua vita è fatta di vizi e dissolutezza, non c'è amore nella sua vita. Vuole trovare un rimedio alla sua triste fine e la sua amica Cassie gliene da uno: sposare una ricca ereditiera, e propone Mary.
Lancelot, non avendo alternative, rapisce in mezzo alla folla del ton Mary, conducendola a casa del suo amico fidato Herbert, così da comprometterla e costringerla a sposarlo nonostante la sua bruttezza rispetto alle donne con il quale lui ha intrattenuto rapporti.

"Non crediate che, poiché vi rivolgo la parola senza vomitare dopo ogni sillaba, mi stiate simpatico. Sono soltanto una ragazza forte che non si piange addosso, ma non dimenticherò mai che, per colpa vostra, non potrò sposarmi per amore".

Inizia così una strana guerriglia, fatta di screzi e di risposte ferme e poco inclini all’amore, anzi entrambi si mostreranno orgoglioso e tenaci verso questo sentimento che incombe prepotente nelle loro vita nonostante la loro forza nel contrastarlo. Durante la lettura, noterete il cambiamento di lui, ma all’inizio lo odierete, fino ad arrivarci pazzamente innamorate.

"Vorrei baciarla e toccarla e punirla e sradicare quest'orchidea arrogante, petalo per petalo. Vorrei farle capire chi comanda, chi decide, chi indirizza le sorti della guerra, perché di guerra si tratta".

Neanche stavolta la scrittrice ha deluso le mie aspettative, anzi le ha aumentate per il suo prossimo romanzo. 
Una storia romantica, ma che mette alla prova due caratteri forti che sanno essere all’altezza l’uno dell’altra.
Alla prossima! 






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