Genere: Horror
Casa editrice: Dark Zone
Data d'uscita: 23 Aprile 2017
Pagine: 173
Prezzo: eBook 0,99
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Tutto ha inizio con la morte
IL NUOVO ROMANZO HORROR DI GIACOMO FERRAIUOLO.
SOLD OUT AL ROMICS 2017 E ALLA FIERA DEL LIBRO DI TORINO 2017.
Un omicidio irrisolto, una donna rinchiusa in un ospedale. Nora, prigioniera della sua stessa mente cerca di essere libera da un passato macchiato di sangue che non riesce a dimenticare. Troverà nell'infermiere Christian un amico fedele a cui confidare l'orrore celato nel profondo. Un orrore che striscia ancora tra le ombre della casa di Nora. Un orrore che cerca di uscire da quelle mura. Nessuno è più al sicuro. Lei li aveva avvisati. Sarà compito di Christian scoprire cosa c'è di vero nelle farneticazioni della donna e cosa è invece frutto della follia. Cos'è successo veramente a Nora in quella casa? È possibile conoscere fino in fondo chi ci sta attorno? Una storia di pazzia e dolore, di morte e paura, che porterà a una verità ancora più cupa e terribile.
“Nora” è una storia horror tra il paranormale e lo psicologico scritta da Giacomo Ferraiuolo, ambientata nella provincia romana e che mi ha lasciata felicemente colpita.
L’intera storia è narrata dall’esterno e ruota attorno alla figura di Nora, una donna che fin dalle prime pagine scopriamo problematica. L’autore ci presenta dei fatti e ce li racconta attraverso gli occhi di diversi personaggi: abbiamo le vicine di casa, Lorenza e Angela, l’infermiere Christian, il dottor Marconi e, ovviamente, Nora. La cosa davvero degna di nota, dal mio punto di vista, è stata la capacità di Ferraiuolo di mostrarci diversi personaggi, ognuno con la propria personalità e il proprio “stile”. L’autore permette una conoscenza dei protagonisti graduale, fatta di scorci che alternano pensieri a momenti di quotidianità. Ma è quando a parlare è Nora che la storia entra nel vivo sul serio. Se all’inizio la figura principale è fumosa quanto un’allucinazione, verso la metà del libro si delinea: smette di essere una presenza contorta e confusa per divenire persona.
Si leggono così le sue sofferenze e gli abusi, le richieste di aiuto e le spalle voltate. Si comprende il passato e si apre uno scorcio sul presente. S’impara il dolore di Nora, si soffre assieme a lei e la paura comincia a insinuarsi.
Ferraiuolo ci mostra una storia horror che angoscia e che fa voltare la testa, mantenendo però quell’insana curiosità che gli amanti del genere hanno e che li spinge a spiare le immagini dietro le mani poste a coprire gli occhi.
Nora è una storia che posso definire potente. Potente nelle immagini, nel lessico e nello stile dell’autore. Ha un inizio che, se posso trovare il pelo nell’uovo, è forse un tantino confusionario e non aiuta subito il lettore a immergersi nella storia, ma appena si oltrepassa la soglia dei primi capitoli il coinvolgimento è totale. Nora non è certamente adatta a persone impressionabili: in questo libro c’è molta violenza, sia fisica che psicologica, e l’apparato horror fa la sua comparsa verso la metà a compimento di quella potenza di cui ho scritto sopra. Eppure è una storia che per gli amanti del genere va assolutamente letta: originale e mai prevedibile.
Ultimo plauso va senz’altro all’inserimento di articoli di giornale che, nella loro comparsa, rendono veritiera la storia.
Nora è un libro che mi ha catturata e, sebbene una certa diffidenza iniziale dovuta a un ritmo lento e confusionario dei primi capitoli, mi ha definitivamente conquistata.
L’intera storia è narrata dall’esterno e ruota attorno alla figura di Nora, una donna che fin dalle prime pagine scopriamo problematica. L’autore ci presenta dei fatti e ce li racconta attraverso gli occhi di diversi personaggi: abbiamo le vicine di casa, Lorenza e Angela, l’infermiere Christian, il dottor Marconi e, ovviamente, Nora. La cosa davvero degna di nota, dal mio punto di vista, è stata la capacità di Ferraiuolo di mostrarci diversi personaggi, ognuno con la propria personalità e il proprio “stile”. L’autore permette una conoscenza dei protagonisti graduale, fatta di scorci che alternano pensieri a momenti di quotidianità. Ma è quando a parlare è Nora che la storia entra nel vivo sul serio. Se all’inizio la figura principale è fumosa quanto un’allucinazione, verso la metà del libro si delinea: smette di essere una presenza contorta e confusa per divenire persona.
Si leggono così le sue sofferenze e gli abusi, le richieste di aiuto e le spalle voltate. Si comprende il passato e si apre uno scorcio sul presente. S’impara il dolore di Nora, si soffre assieme a lei e la paura comincia a insinuarsi.
Ferraiuolo ci mostra una storia horror che angoscia e che fa voltare la testa, mantenendo però quell’insana curiosità che gli amanti del genere hanno e che li spinge a spiare le immagini dietro le mani poste a coprire gli occhi.
Nora è una storia che posso definire potente. Potente nelle immagini, nel lessico e nello stile dell’autore. Ha un inizio che, se posso trovare il pelo nell’uovo, è forse un tantino confusionario e non aiuta subito il lettore a immergersi nella storia, ma appena si oltrepassa la soglia dei primi capitoli il coinvolgimento è totale. Nora non è certamente adatta a persone impressionabili: in questo libro c’è molta violenza, sia fisica che psicologica, e l’apparato horror fa la sua comparsa verso la metà a compimento di quella potenza di cui ho scritto sopra. Eppure è una storia che per gli amanti del genere va assolutamente letta: originale e mai prevedibile.
Ultimo plauso va senz’altro all’inserimento di articoli di giornale che, nella loro comparsa, rendono veritiera la storia.
Nora è un libro che mi ha catturata e, sebbene una certa diffidenza iniziale dovuta a un ritmo lento e confusionario dei primi capitoli, mi ha definitivamente conquistata.
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