La sua vita è in stallo, ferma a dieci anni prima, quando in un incidente stradale perdono la vita i suoi genitori.
Da quel momento, tutta la sua vita è cambiata, l'età dell'innocenza è stata strappata via, al suo posto ne è rimasto solo un guscio vuoto. Il suo unico amico è Damiano, ed insieme lavorano in un maneggio a Dicomano, un paesino nel bel mezzo della campagna fiorentina.
L'incontro con Gabriele, un ragazzo paraplegico, mette in discussione tutte le sue certezze. Da quel momento tutto sembra possibile, l'amore, una vita diversa e ricominciare a credere in un qualcosa di superiore, ad un futuro che si era preclusa tanto tempo fa.
Questa è la storia di Cassandra e Gabriele e del loro legame benedetto dal destino, una storia semplice, sui valori importanti della vita, sull'accettazione delle diversità e sull'amore, come unico “dono” da vivere pienamente e senza vergogna.
Il testo parla di alcune tematiche importanti, l’autolesionismo, l’omofobia, e altri temi che non posso rivelarvi qua perché sarebbe spoiler, la scrittrice è brava a parlarne non si dilunga troppo nelle descrizioni di queste problematiche, ma con poche parole te le fa arrivare dritte al cuore.
Partiamo con il raccontarvi qualcosa di questa storia.
Cassandra e Damiano sono amici da diversi anni, direi che la loro amicizia è qualcosa che va al di là, un forte sentimento, quasi fraterno. Damiano è un bellissimo ragazzo gay anche se veste in maniera non sempre consona, Cassandra, bellissima ragazza ma anche lei diciamo che con la moda non va molto d’accordo, posso dirvi che lei non si separa mai dai sui stivali Camperos.
La loro vita ruota attorno ai cavalli, poco fuori a Firenze, esattamente a Dicomano, c’è il maneggio, luogo dove si recano ogni giorno. Ma non è un semplice maneggio, ma una associazione che tramite il” Progetto rinascita” da aiuto a ragazzi con problematiche più o meno serie. E per loro due è stato come rinascere.
Hanno due caratteri differenti, mentre Damiano è espansivo e molto corteggiato, grazie alla sua fisicità e alla sua bellezza non ha difficoltà ad attirare gli uomini, Cassandra è più introversa, lei rimarrebbe con la faccia immersa sempre nei libri, e per uscire deve essere sempre trascinata da Damiano.
Fatto sta che una sera, in un locale, lei rimane rapita dalla profondità di due meravigliosi occhi che la scrutano e che le fanno smovere qualcosa dentro. Aveva avuto un ragazzo in passato, ma tutto quello che gli era capitato nella sua vita aveva avuto delle gravi ripercussioni anche sulla sua capacità di mostrare affetto. Nonostante ciò, quello sguardo l’aveva rapita, ma purtroppo per lei, dopo una breve sosta al bagno, al suo ritorno lui era sparito lasciandole uno strano senso di vuoto.
C’è molto imbarazzo tra i due, ma dopo aver rotto il ghiaccio, lei e Gabriele, questo il nome del ragazzo, si danno appuntamento altre volte in biblioteca, dove lei scopre che lui è un docente alla facoltà di lettere e filosofia a Firenze e che gioca in una squadra di basket.
La bellezza di questa storia sono i piccoli traguardi che i due personaggi raggiungono insieme, nonostante le difficoltà legate alla condizione di Gabriele. Cassandra non rivela subito a Damiano che Gabriele è paraplegico perché ha paura del suo giudizio. Insieme a questi tre personaggi principali, ce ne sono altri che si intrecciano nella loro storia, tutti ben descritti e con ruoli molto attivi. Michele è uno di questi, all’inizio lo odierete ma poco dopo capirete il perché del suo comportamento che non vi svelo per lasciarvi scoprire da soli.
Cassandra in cuor suo è combattuta perché non sa se sarà in grado di gestire la storia con Gabriele.
Questa sarà una storia piena di sentimento, ci saranno momenti difficili, momenti di serenità, posso dirvi che è un sali e scendi emozionale, forse così rendo l’idea.
Ho scelto volontariamente di non spiegarvi niente dei trascorsi dei protagonisti perché la scrittrice li spiega molto bene e non me la sento di sminuirli accennando solo qualcosa.
Ora devo assolutamente tirare le orecchie a Irene, ma non vi preoccupate lei lo sa, l’ho tempestata di messaggi, e da persona gentile ed educata qual è, ha accettato anche delle mie critiche. Sì, perché mi ha fatto penare, e posso solo dirvi che a un certo punto non mi sono trovata d’accordo con le sue scelte, ma questo è stato solo un mio parere personale, e anche se lei mi ha spiegato le sue motivazioni io sono rimasta sulla mia decisione. Nonostante ciò, consiglio comunque la lettura, perché è un bel testo e fa riflettere.
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