giovedì 21 settembre 2017

Recensione a "Come candela nel buio" di Giulia Filippini




Genere: Romance
Casa editrice: Self publishing
Data d'uscita: 21 Aprile 2016
Pagine: 200
Prezzo: eBook 1,99 - cartaceo 16,99

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Due persone così diverse.
Caterina è una ragazza dolce, sensibile ma che sa il fatto suo e cerca sempre di fare combaciare tutto all'interno della sua vita. In passato ha sofferto molto ma questo non le impedisce di dedicare la sua vita ad aiutare chi ha bisogno.
Raffaele è un uomo complicato, con un passato difficile e problematico.
Lui vuole Caterina per poter attuare il suo subdolo piano. Non sempre però le cose vanno come pianifichiamo.
E se la situazione si rivelasse molto più complicata di quanto pensasse Raffaele?
Sarà pronto a rivedere il suo piano?
Caterina riuscirà a scalfire l'animo di questo uomo così duro ma anche così fragile oppure la drammatica verità li allontanerà inesorabilmente?




Salve bella gente, oggi vi parlo della mia ultima lettura, la scrittrice è Giulia Filippini che debutta con il suo primo libro “Come candela nel buio”.
Il racconto è bello, molto scorrevole, una storia dolorosa dove i protagonisti principali sono stati segnati da eventi che li hanno portati a incontrarsi.
Ma partiamo subito con il racconto.
Caterina e suo fratello Christian rimangono soli dopo la morte dei genitori in un incidente. Caterina ha ventisette anni, di una bellezza nella norma, ma con un gran cuore, lei è un’assistente per ciechi e ipovedenti, è insegnante di lettura e scrittura Braille.  Ha il suo studio e le piace aiutare quelle persone bisognose che senza il suo aiuto non saprebbero come gestire la loro situazione.
Caterina viene contattata dalla nonna, perché aveva bisogno del suo aiuto. Nonna Zoe lavora come governante dal signor Vestoni, un uomo molto potente e ricco proprietario delle “Industrie Vestoni”, società che si occupano di costruzioni di grosse infrastrutture all’estero. Il signor Vestoni Raffaele però ha avuto un terribile incidente e a seguito di questo ha perso la vista, e non è uscito più di casa, ma siccome è un uomo molto caparbio e non si fida di nessuno ha bisogno di qualcuno che gli insegni il Braille, per poter gestire lui in prima persona i suoi affari e non delegare nessuno.
Il primo incontro tra Caterina e Raffaele sarà più uno scontro visto i forti caratteri dei due protagonisti. Caterina in un primo momento si troverà a dover rifiutare l’offerta di Raffaele, ma ovviamente lui farà in modo di farla accettare.
La collaborazione tra i due sarà messa a dura prova dall’attrazione reciproca, ma che deve rimanere una cosa non fattibile, un po’ per la paura che Caterina ha di soffrire ancora per una storia d’amore, e un po’ perché Raffaele continua a dirle di stargli lontano perché con lui soffrirà, anche se spesso e volentieri lui si lascia dominare da questa attrazione per pentirsene subito dopo.
 
"Le mie labbra unite alle sue erano come burro. Mi scioglievo a quel bacio, a lui e in un istante dimenticai tutte le mie riserve, tutti i miei dubbi e tutte le mie paure. La mia mente non pensava più a nulla. Il mio cuore, se  possibile, rischiò l’infarto dalla velocità che raggiunse.
Quello non fu un bacio. Fu il bacio"

Un susseguirsi di avvenimenti poco piacevoli rendono la loro storia ancor più dolorosa, l’unica cosa positiva è che forse lui, con l’aiuto di un intervento, potrebbe ancora vedere da un occhio, ma convincerlo ad affrontare l’operazione non sarà così semplice.
 
"Mi ha detto che se non può vedere te, preferisce rimanere cieco per sempre."

Intorno alla loro storia ci saranno altri personaggi, una delle più importanti è Jessica, miglior amica e confidente di Caterina che le starà sempre vicino. Christian è un fratello fantastico, la nonna Zoe invece devo ancora capire se perdonarla o meno.
E ora devo dire la mia personale opinione, mi sono trovata in disaccordo con delle scelte che ha fatto la scrittrice, ne ho parlato con lei per chiedere il perché, ho trovato al di là della tastiera una persona molto simpatica e aperta al dialogo, lei mi ha esposto le sue ragioni e io le mie, io purtroppo pur comprendendo lei e il messaggio che voleva dare con questo libro, rimango ferma sulla mia convinzione.
Consiglio comunque la lettura di questo libro perché ti fa riflettere.





 

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