lunedì 4 settembre 2017

Estratto "Marked" di Amélie

"ATTENZIONE SPOILER PER CHI NON HA LETTO I PRIMI LIBRI"




Mio adorato Jonathan,
quando leggerai questa lettera, io sarò già lontana, in un posto sicuro noto soltanto a me. La mia situazione è così disperata che non posso più rimanere ad Amburgo, né tornare a Londra, ma la cosa peggiore è che non posso più essere Luana Davies. Per la maggior parte delle persone che mi conoscevano, io sono scomparsa molto tempo fa, nell’esplosione del Coffee Hour, ma non è sufficiente. Ho bisogno di scomparire del tutto, in modo che nessuno possa trovarmi. Perché mi cercheranno, Jona, ammesso che non lo stiano già facendo. Durante le mie indagini su Blake Nichols, non sono stata discreta come pensavo e lui mi ha scoperto, vendicandosi nel peggiore dei modi. Con l’aiuto di Andris, mi ha rinchiuso nella torre est del castello di Pfaueninsel, insieme a Adrian. Per giorni, abbiamo condiviso una cella minuscola e vissuto delle esperienze che , nel bene e nel male, mi hanno profondamente segnato. Alla fine, abbiamo deciso di stringere un’alleanza per uscire da quella prigione e ci siamo riusciti, amico mio. Adrian ha ucciso Andris, il suo vero padre – incredibile, non è vero? –, e io… ho ucciso Blake, mio padre. Dopo aver accoltellato Adrian, mi ha confessato di aver ucciso mia madre, somministrandole degli anticoagulanti in gravidanza per farla morire durante il parto. Voleva essere libero di stare con il grande amore della sua vita, Katrina, ossia la madre di Adrian, ma il destino è stato crudele, impedendogli di realizzare il suo sogno. In quel momento… non ci ho visto più. Prima che potesse sferrare a Adrian il colpo di grazia, l’ho ammazzato senza pensarci due volte, salvando la vita di un uomo che, forse, non avrei dovuto salvare e vendicando la morte di una madre che non ho mai conosciuto. Non provo rimorsi per ciò che ho fatto – il mio è stato un atto di bontà –, ma le mie mani sono pur sempre sporche del suo sangue e per la legge sono pur sempre un’assassina. Sto scappando dalla giustizia terrena, non perché sia troppo codarda per affrontarla, bensì per proteggere la creatura innocente che porto in grembo. Sì, Jona, sono incinta. Quel test di gravidanza ha dato il risultato sbagliato. Già allora aspettavo un bambino, ma l’ho scoperto solo recentemente, dopo che Derek – anche lui era prigioniero al castello – ha accompagnato me e Adrian in ospedale. Un medico ha insistito per farmi delle analisi e così, sono venuta a sapere di essere in dolce attesa. È stato un vero shock per me, eppure non rinuncerei a questo bambino per niente al mondo, pur sapendo che è stato concepito nell’inganno. E pur sapendo chi sia suo padre: un uomo mentalmente disturbato e ossessionato da me, dal passato e dalla sete di vendetta; un sadico senza cuore che nemmeno io sono riuscita a salvare. È anche da Adrian che sto scappando – principalmente da lui –, perché non posso permettergli di prendermi di nuovo. Le cose sono cambiate e adesso è convinto che io non sia incinta, ma se mi trovasse, capirebbe che la verità è un’altra e a quel punto, sarebbe finita per noi due. Anche lui è un assassino che merita di finire dietro le sbarre, ma sono sempre più sicura che si rivelerà abbastanza abile da sfuggire al giudizio della legge e questo significa che sarà libero di sfruttare tutte le sue energie e il suo tempo per cercarmi. Non si arrenderà, Jona. Lo conosco abbastanza bene da sapere con assoluta certezza che non troverà pace finché non mi avrà avuto di nuovo. Ecco perché non posso più sopravvivere come Luana Davies. La legge e Adrian cercheranno Luana, quindi Luana deve morire. È già morta, in effetti. Ora ho una nuova identità, che m’impedisce di mantenere i contatti con le persone che facevano parte della mia vita precedente. Tu ne sei un esempio, Jona. Non posso permettere a Adrian di arrivare a me tramite te e soprattutto, non voglio che tu e gli altri veniate coinvolti nei miei casini, quindi dovete restarne fuori. Mi si spezza il cuore, amico mio, ma questo è un addio. Non ci vedremo più. Non ci parleremo più. Non trascorreremo più del tempo insieme, come facevamo in passato, quando ero ancora Luana Davies e Adrian non esisteva. Non saprai più nulla di me, come io non saprò più nulla di te, ma non smetterò mai di volerti un bene dell’anima, né di considerarti il mio migliore amico. Mi sento morire al pensiero del dolore che proverai leggendo la mia lettera, ma sono consapevole di non avere altra scelta. Sono terribilmente stanca. Mi sono rimaste poche energie e intendo sfruttarle per mandare avanti la gravidanza nel migliore dei modi. Desidero con tutto il mio cuore dare alla luce questo bambino e offrirgli una vita serena e felice. Desidero disperatamente diventare una brava mamma e la mia speranza è che, rimanendo qui, sotto mentite spoglie, io possa farcela. È orribile che questa creatura cresca senza un padre, ma Adrian che razza di padre potrebbe mai essere? Avvelenerebbe la sua vita, così come ha avvelenato la mia. Spero che tu capisca la necessità della mia scelta, Jonathan. Ti prego, non avercela con me. Non odiarmi. Non smettere di volermi bene. Non dimenticare gli anni meravigliosi che abbiamo trascorso insieme. Ricordami com’ero prima che Adrian si mettesse tra noi. No. Prima che il cancro si portasse via mio padre. Sorridevo sempre e i miei occhi brillavano di gioia, perché ero davvero felice e il merito era anche tuo. Nessuno mi faceva ridere quanto te. Nessuno mi metteva a mio agio quanto te. Ti devo tantissimo, Jona, e mi sento in colpa nel confessartelo così, attraverso una banale lettera, piuttosto che di persona, ma se fossi venuta da te, non sarei stata in grado di lasciarti e tu non mi avresti lasciato andare, perché mi conosco e ti conosco. Mi dispiace per come sia finita, ma non ho il potere di aggiustare le cose. Posso solo nascondermi e pregare che i miei nemici non mi trovino e che a un certo punto, troppo stanchi per continuare le ricerche, gettino la spugna e mi lascino in pace, scordandosi che Luana Davies sia mai esistita. A quest’ora, Adrian starà dando di matto e non ci sono dubbi sul fatto che verrà anche da te, convinto che tu sappia dove sono. Ti scongiuro, sta attento, amico mio. Non lo provocare, non tentare di mettergli le mani addosso per sfogare la tua ira, non provare a vendicarmi. Digli solo la verità, cioè che non sai dove sia scappata. Digli della lettera, ma taci sulla gravidanza, altrimenti non risponderà di sé. Non sfidarlo, perché ne usciresti con le ossa rotte. Io ne so qualcosa. Ogni volta che pensavo di aver scalfito il suo cuore di ghiaccio, scoprivo che non ne aveva uno. Non c’è niente su cui potresti far leva per indurlo a ragionare. Adrian è impenetrabile e irraggiungibile anche quando si è distanti da lui una manciata di centimetri. Ho nutrito delle speranze su di lui, ma adesso non ne ho più. È un’anima persa, scolpita nell’odio, nella vendetta e nell’ossessione, dunque sono l’odio, la vendetta e l’ossessione il suo sostentamento. Senza di essi morirebbe. Evitalo il più possibile, è per il tuo bene. Sebbene io non lo meriti, ti chiedo il favore di stare vicino a mia madre. Ho scritto una lettera anche a lei e avrà sicuramente bisogno di conforto. Ci sono tantissime altre cose che vorrei dirti, ma forse è meglio chiuderla qui, perché sarebbe troppo doloroso per entrambi. Sei stato davvero importante per me, lo sei ancora e lo sarai per sempre. Che cosa avrei fatto senza di te? Che cosa farò senza di te? Mi sento già smarrita, ma non posso tornare indietro. Ho appena imboccato una nuova strada e per quanto spaventosa appaia, è quella giusta e non la abbandonerò. Sarai con me in ogni singolo giorno e trarrò la forza per andare avanti dai meravigliosi ricordi che abbiamo costruito insieme. Nonostante Luana Davies non ci sia più, le sue esperienze e i suoi ricordi rimarranno impressi a fuoco per l’eternità nella mente della ragazza che ha preso il suo posto. Quando mio figlio nascerà e io poserò gli occhi sul suo dolce visino, gli dirò che ha uno zio straordinario di nome Jonathan. E quando sarà grande abbastanza da poter capire, gli parlerò di te così tanto che imparerà a volerti bene come te ne voglio io. Perché è impossibile non amarti, Jona. Grazie per esserci sempre stato, anche quando ti rifiutavo, spinta dall’orgoglio e dal desiderio di non farti soffrire. Grazie per aver moltiplicato le mie gioie e ridimensionato le mie sofferenze. Grazie per avermi protetto come se fossi stata carne della tua carne. Grazie per le sorprese che mi hai regalato, per le gite fuori porta che hai organizzato con tanto entusiasmo, per le innumerevoli passeggiate lungo il Tamigi, per i picnic nei parchi più belli di Londra, per le serate trascorse nei pub ascoltando ottima musica, mangiando cibo squisito e ballando fino a tarda notte. Grazie per aver discusso con me di milioni di cose. Grazie per avermi sostenuto quando è morto mio padre, comportandoti più come un fratello che come semplice amico. Grazie per esserti preso cura di me dopo quella terribile notte a casa di Adrian. Grazie per essere stato mio complice. Grazie per tutto questo e molto altro ancora. Grazie di tutto. Addio, amico mio… fratello mio. Ti auguro di essere felice, perché se c’è una persona che lo merita, sei tu. Ti voglio un bene immenso, non dubitarne mai. Io e te uniti contro il mondo, ricordi?
Non mi firmerò con il nome che tu conosci, perché esso non mi appartiene più. Un bacio e un abbraccio.


La tua migliore amica




Recensione Marked



 

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