Non fidarti dell’apparenza
Quando il regno di Evermore viene conquistato dal nemico e lei viene catturata, Briony Rosewood si rende conto che il suo mondo è cambiato per sempre e che il luogo che chiamava casa non è più un rifugio sicuro. Dopo la vittoria delle forze del male, schiavitù, prigionia e morte sono il triste destino del suo popolo. Privata della magia e della libertà, Briony stessa viene scelta per essere venduta al miglior offerente e, in quanto principessa di Evermore, è il premio più ambito. Dopo un’asta accesissima, è Toven Hearst, l’erede di una famiglia nota per la sua crudeltà, ad aggiudicarsela. Tuttavia, nonostante gli orrori della nuova realtà che è costretta ad affrontare e del nuovo ruolo che deve imparare a ricoprire, Briony si accorge che non tutto è perduto. E che la speranza e un volto amico si possono trovare anche nei posti più impensabili...
Briony avrebbe cessato di essere una Eversun, avrebbe cessato di essere una Rosewood, avrebbe cessato di essere umana. E ormai stava cominciando a capirlo.
Briony Rosewood è la principessa del regno di Evermore, o per meglio dire lo era…infatti il suo regno giace ora in macerie, la popolazione uccisa o resa in schiavitù per fornire ai conquistatori una fonte inesauribile di magia. Si perché è proprio la magia e il suo utilizzo il pilastro che regge questo mondo magico, una magia che può provenire dal cuore o dalla mente e che da a chi la utilizza la capacità di esercitare un potere superiore atto o a sottomettere o, in casi sempre più rari ad aiutare il prossimo.
Dalla dorata vita di corte Briony si trova messa all’asta come un animale esotico, venduta al migliore offerente in grado di pagare per la sua vita ma soprattutto per la sua magia, e la sorpresa è grande quando scopre che il suo nuovo padrone sarà TovenHearst.
Toven Hearst. Quanto aveva dovuto sborsare per averla? Non riusciva proprio a immaginare che Reighven avesse rinunciato a lei senza chiedere una cifra astronomica. Gli Hearst erano ricchi, era chiaro anche senza aver bisogno di guardare in faccia l’evidenza che svettava davanti a lei. Ma… perché spendere così tanti soldi per averla?
Prigioniera nel maniero della famiglia Hearts Briony dovrà imparare a fare i conti con una nuova realtà fatta di segreti, bugie e umiliazioni. I nuovi padroni del suo mondo sono tutto tranne che ben disposti verso i prigionieri, determinati a sfruttarli per la loro magia fin quasi a ridurli in in fin di vita o peggio. Ma Toven no, apparentemente non la degna di attenzione, le concede anche se in minima parte qualche piccola libertà e Briony in questo inizia a intravedere la possibilità di un futuro diverso da quello che sembra le sia stato destinato. Ma le cose sono spesso molto diverse da come appaiono e la ragazza dovrà, suo malgrado, imparare a destreggiarsi in questo nuovo mondo che la vuole in catene e spezzata.
Le sue dita scivolarono giù dalle guance, fino al collo, e indugiarono sul metallo. Il collare la privava dei suoi poteri, il tatuaggio le impediva di allontanarsi dalla proprietà. La verità era che non sapeva niente di quelle due magie. La sua conoscenza limitata degli incantesimi legati alle sorgenti di potere derivava esclusivamente dalle voci che aveva sentito a scuola. L’uso delle sorgenti di potere non era mai stata una pratica comune a Evermore, perché chi si avvaleva della magia della mente non aveva bisogno di alimentare il suo potere.
Cari Magnetici, a volte capita di entrare in sintonia da subito con un libro, per la scrittura, per la storia o per alcuni personaggi particolari che attirano l’attenzione. Altre volte invece per sviluppare empatia verso uno scrittore, soprattutto uno di cui non si conosce lo stile, occorre più tempo e una lettura più attenta e puntuale. Da questa premessa capirete che io appartengo in questo caso specifico al secondo gruppo . Partiamo dalla premessa che leggendo la sinossi di questo libro ero impaziente di iniziare perché comunque la trama solleticava il mio interesse. Non tanto per il fatto che derivasse da una determinata fanfiction, quanto perché si parlava di un mondo magico, con caratteristiche particolari e in parte forse uniche. Essendo appunto un mondo avulso dalla nostra realtà andava necessariamente spiegato. in considerazione anche del fatto che questo libro è il primo di una trilogia e che era necessario introdurre il lettore in un worldbuilding complicato e ricco di molti personaggi e poteri magici. Quindi la mia “fatica” nell’entrare nella storia penso sia giustificata. Questo primo volume è incentrato su tutto il mondo magico e non sui due protagonisti in particolare e questo rende, forse, meno avvincente il racconto perché spesso il lettore vorrebbe vedere proseguire la storia tra i personaggi piuttosto che navigare tra macchinazioni politiche e piani di battaglia. I salti temporali sono utili per dare una collocazione, per capireconnotazioni e carattere ma riguardando spesso molti personaggi. Insomma, tanti nomi, tante famiglie ognuna con la sua storia e il suo progetto politico ognuna da collocare nella storia in modo che diventi chiaro lo scenario su cui si muovono i protagonisti. Penso che nei prossimi volumi avremo una evoluzione del racconto più fluida essendo stato risolto il passaggio iniziale. Attendo il proseguo della storia.
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