Prima di diventare un idolo della musica rock a livello internazionale, ero solo un ragazzo ombroso che le aveva rubato il cuore.
Lei era una brava persona.
Il frutto proibito che non avrei mai dovuto assaporare.
Il destino ci è sempre stato avverso, condannandoci fin dall’inizio.
Era stata promessa a un altro.
Mi rivolgeva sorrisi in segreto.
Momenti rubati in angoli bui.
Ma non potevo avere il suo futuro.
Il destino ci ha separati e mi sono rimasti solo dei ricordi fantasma.
Dopo la sua morte, sono morto anch’io.
Ma quando, cinque anni dopo, la scopro viva e vegeta e viene a galla l’amara verità, il mio amore si trasforma in odio.
Mi aveva lasciato.
Mi aveva mentito.
E adesso gliela farò pagare.
Questo libro è un dark romance autoconclusivo su un veterano di guerra diventato una rockstar e sulla ragazza che gli ha rubato il cuore per sempre.
Quante volte l’ho già intravista in una perfetta sconosciuta? Quanti sguardi fugaci, gesti familiari, suoni e profumi hanno tormentato i miei momenti di veglia? Troppi per contarli tutti. E alla fine, il risultato è sempre lo stesso: il fantasma del suo ricordo scompare quando quelle ragazze si muovono, perché non sono lei. Non sono mai lei. Ma voglio che questa ragazza lo sia.
Madden Keller sa che la ragazza pallida ed emaciata con una chioma di capelli azzurri non può essere la donna che ha segnato per sempre la sua vita, quella che è scomparsa e presumibilmente morta da anni, ma che lui non ha mai dimenticato. Il senso di colpa per il loro ultimo incontro, e per le azioni che crede lei abbia intrapreso dopo, lo tormentano ogni giorno. Pur avendo ottenuto il successo come musicista, pur avendo combattuto i suoi demoni da reduce, Bianca ha sempre rappresentato il buco nero della sua vita, la donna che non ha voluto o potuto salvare e per la quale ora viene anche sospettato di omicidio. Eppure, inspiegabilmente lei è lì, di fronte a lui su quel marciapiede a incantare i passanti con la sua voce da angelo e con gli occhi spenti di chi ha vissuto non una, ma cento vite tutte ugualmente difficili.
Il passato mi imprigiona tra le sue grinfie, riesumando il ricordo di lei in una realtà dove non è più viva. I suoi occhi scuri ed espressivi, inondati di lacrime, mi tormentano, così come le emozioni che le scuotono il petto in singhiozzi sommessi. Ero io la ragione di quelle lacrime. E quando l’avevo guardata quella sera, era stato facile ripetermi che sarebbe stata meglio senza di me, prima che lei pronunciasse una frase rimasta dentro di me per sempre: Vorrei non averti mai conosciuto.
Lyric non ricorda nulla della sua vita passata, né dell’uomo che si ostina a chiamarla Bianca, né degli avvenimenti che l’hanno condotta incosciente nel letto di un ospedale da cui è uscita priva di ogni ricordo e identità. Vive alla giornata, suonando e mendicando, sopravvivendo col poco che riesce a racimolare e che condivide con l’amica Eden.
Bianca o Lyric, Lyric o Bianca? Due facce dello stesso prisma, capaci di assorbire la luce, ma anche di rifletterla in modo differente. Una incarna la resilienza, la volontà di sopravvivere nonostante il male che subisce, l’altra è il buio di una mente che si è rinchiusa in sé stessa rifiutandosi di dare voce al passato.
Eppure, inspiegabilmente l’incontro con Madden le smuove qualcosa dentro, la spaventa ed attrae in egual misura e il desiderio che nasce tra loro è come una pianta che stenta a crescere tra le lastre di asfalto, ma che caparbiamente sopravvive a dispetto di previsioni ed aspettative.
I suoi occhi mandano lampi e tra noi si scatena una tempesta che si preparava da anni. Il mio cuore martella contro la gabbia toracica e sono quasi convinto che lei riesca a sentirlo. La odio per questo, ma mentre ripenso rapidamente a tutta la nostra storia, l’astio nei suoi confronti non fa che aumentare. Ho pianto la sua morte per anni. Ho tenuto vivo il suo ricordo su un piedistallo irraggiungibile mentre annegavo nel senso di colpa e mi autodistruggevo non so quante volte. E per cosa? Una maledetta attrice che ha giocato con me, mi ha strappato il cuore e si è lasciata dietro una scia di distruzione ampia e profonda, impossibile da curare.
In un’alternanza di flashback e momenti presenti ci vengono narrate le storie di questi due personaggi, condannati inconsapevolmente sin dal loro primo incontro a rincorrersi senza mai trovarsi davvero e ad amarsi dell’amore disperato di chi vede nell’altro la salvezza della propria anima. Separati dalle bugie dette da loro e a loro, divisi dalla follia, dall’avidità e dalla cattiveria che non tengono conto del loro sentimento sincero, ma solo di soddisfare la brama di controllo e avidità che consuma le persone che stanno loro accanto.
Una storia che sicuramente riesce a catturare l’attenzione, che può essere letta come uno stand alone, ma che è anche il terzo libro della serie Sin City Salvation, che nei primi due volumi narra le storie di personaggi che troverete anche in questo libro come secondari. Sicuramente vale la pena di recuperarle anche se, come ho detto non sono strettamente necessarie per la lettura di questo volume. Una storia appassionante cari Magnetici, che vi terrà incollati pagina dopo pagina alla ricerca della verità e forse della giustizia per questa coppia di amanti sfortunati: avranno il tanto sospirato lieto fine? Scopritelo leggendo il libro.
Lui è l’altra metà della mia anima. E in qualche modo, anche quando non sapevo chi ero, l’ho ritrovato. Sono venuta qui, in questo posto che mi ha attirato spontaneamente, e l’ho ritrovato.
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