sabato 4 maggio 2024

Doppia recensione a "Bride" di Ali Hazelwood

 


Genere: Fantasy
Editore: Sperling & Kupfer
Data d'uscita: 13 Febbraio 2024
Pagine: 417
Prezzo: eBook 9,99 - cartaceo 17,00

 
 
 
 
Misery Lark, l'unica figlia del più potente Consigliere dei Vampiri del Sud-ovest, è ancora una volta un'emarginata. I suoi giorni nell'anonimato tra gli Umani sono finiti: è stata chiamata a sostenere una storica alleanza per mantenere la pace tra i Vampiri e i loro più acerrimi nemici, i Lupi, e non vede altra scelta che arrendersi allo scambio.
I Lupi sono spietati e imprevedibili e il loro capo, Lowe Moreland, non fa eccezione. Governa il suo branco con severa autorità, ma non senza giustizia. E, a differenza del Consiglio dei Vampiri, non senza sentimento. È chiaro, dal modo in cui segue ogni movimento di Misery, che non si fida di lei. Se solo sapesse quanto ha ragione...
Perché Misery ha i suoi motivi per accettare questo matrimonio di convenienza, motivi che non hanno nulla a che vedere con la politica o le alleanze, e tutto a che fare con l'unica cosa che le sia mai importata. Ed è disposta a qualsiasi cosa pur di riavere ciò che le appartiene, anche se questo significa una vita nel territorio nemico... da sola con il lupo.

 
 
 
 
 
 

 

La nostra guerra, la guerra tra Vampiri e Lupi, è cominciata secoli fa con una brutale escalation di violenza, ha raggiunto il suo culmine in un bagno di sangue variopinto e si è conclusa con una torta alla panna il giorno in cui ho visto mio marito per la prima volta. Che, a proposito, era anche il giorno del nostro matrimonio.

 

Dopo aver letto la trama, forse in molti si saranno chiesti se davvero avessimo bisogno di un’altra storia sui Lupi e i Vampiri. Dopo averlo divorato in un pomeriggio, la riposta più spontanea che mi sento di dare è: “Assolutamente sì”. Sono di parte? Forse. Non avevo mai letto niente della Hazelwood nonostante ne avessi sentito parlare un gran bene e quindi mi sono detta“Perché no?”. Insomma, cosa può esserci di meglio se non cimentarsi con un tema abbastanza noto come la lotta ancestrale tra due specie rivali per conoscere un nuovo autore? La scelta non mi ha deluso, e le quasi quattrocento pagine sono scivolate via come trasportate da un soffio di vento fresco e rassicurante che scuote gli alberi della foresta sudoccidentale. Perché siamo in un mondo nuovo, Amici Magnetici, un’era come la nostra, dove le specie convivono grazie ad articolate manovre politiche e giochi di potere non troppo puliti, allo scoperto di fronte a quella popolazione umana così ingombrante e come sempre poco accogliente nei confronti del diverso che, come è ovvio, è considerato predatore. In un contesto metropolitano, dove la tecnologia e i rapporti superficiali la fanno da padroni, si muove Misery Lark, protagonista assoluta dell’opera. E quando dico questo, non voglio togliere niente a nessuno degli splendidi personaggi che le gravitano attorno, sia chiaro. Non voglio spodestare Lowe, Alfa del branco più numeroso, severo e bellissimo nel suo ruolo solitario, sulle cui spalle grava il peso di innumerevoli vite di cui è responsabile. Non voglio sottostimare Alex, esperto informatico, e con Misery protagonista di alcuni dei sipari più divertenti dell’intera storia, né rubare spazio alla piccola Ana, che è una scintilla di luce e irriverenza in un luogo che Misery impara a conoscere come la sua prima, vera casa. Non voglio dimenticare nemmeno Juno, Mick, Cal e il gemello di Misery, Owen. E poi su tutti c’è lei, Serena Paris, unica e migliore amica della protagonista. Lei e Misery sono legate sin da piccole perché cresciute nello stesso istituto, quando Misery è stata allontanata dalla sua gente per essere inviata come Garante perché, ogni sette anni, un rappresentante bambino di entrambe le specie viene scambiato come garanzia degli accordi di pace tra Umani e Vampiri. Nessuno lo dice, ma se qualcosa dovesse andar male, la fine per quelle giovani e sacrificabili vittime è facilmente intuibile. 

 

Forse non sa come ci si sente a crescere con la consapevolezza che, se la tregua tra noi e gli Umani dovesse venire meno, gli stessi tutori che ti hanno insegnato ad andare in bicicletta  potrebbero entrare in camera tua per piantarti un coltello nel cuore. Forse non pensa spesso al fatto che ha scelto sua figlia come undicesimo garante, spedendola per dieci anni prigioniera tra persone che odiavano la sua specie.

 

Ma facciamo un passo indietro, perché ho voluto darvi una veloce panoramica per tornare al punto focale. Misery è come la scrittura di questo libro. Fredda, tutto sommato elementare, incisiva, asettica. Si comporta come un adulto cui non siano stati forniti gli strumenti, nell’età giusta, per compiere quelle valutazioni necessarie a sviluppare una gamma emozionale completa; potrebbe avere una lieve forma di autismo, se fosse possibile per i Vampiri ammalarsi, ma in realtà è la risultante perfetta della storia che è stata scritta per lei. Figlia di un alto rappresentante del Consiglio, è cresciuta nel Nido, svettante grattacielo simbolo di potere e stabilità; a sette anni, nonostante il poco affetto che fino allora ha conosciuto, viene inviata in terra nemica per compiere il proprio dovere. Essere strappata da un mondo vuoto, l’unico che conosce, per essere catapultata in un mondo “altro” dove è comunque bullizzata e trattata dagli umani alla stregua di un mostruoso scarto della natura, la spinge a chiudersi in un limbo protettivo. Misery impara a difendersi e diventa tutto sommato indifferente, qualcuno direbbe persino disfunzionale. E poi, dal niente, un raggio di luce illumina la sua vita quando un’altra bambina le viene affiancata per farle compagnia, un’umana con cui a poco a poco riesce a costruire un rapporto. Il libro inizia con la consapevolezza che, nel tempo presente, loro sono ormai amiche da quasi un ventennio, vivono insieme, litigano, e non passa giorno senza che, in un modo o nell’altro, una non sappia cosa stia facendo l’altra. Fino a ora. Perché Serena è sparita da tre giorni e Misery oltretutto viene richiamata al Nido dal padre, che non vede da anni, perché c’è ancora bisogno di lei. La richiesta è semplice; considerati gli imminenti cambi ai vertici del potere della rappresentanza umana, è necessario stringere un’alleanza con i Lupi. Quale modo migliore per farlo se non un matrimonio? Se Misery da un lato non vuole saperne, tutto cambia quando scopre il nome dello sposo: Lowe Moreland. Ci chiediamo se il cedimento sia dovuto a un ritorno dal passato di un’antica fiamma, ma ben presto scopriremo che non è così. Misery sarà pure una Vampira che non sa molto della propria specie e che solo in Serena ha trovato una casa, eppure adesso ha uno scopo, quello per cui proprio quest’ultima l’ha sempre rimproverata. 

 

«L’ultima volta che abbiamo litigato eravamo entrambe furiose. E poi non si è presentata per aiutarmi a cambiare il copripiumone, pur sapendo che è la cosa più difficile del mondo. E ora le parole che mi ha detto continuano a girarmi in testa, come tanti squali che non mangiano da mesi .»  

 

Perso ormai l’impiego presso l’azienda dove lavorava, Misery sposa Lowe e attraversa il fiume, entrando a far parte così del Branco. Lei è la moglie dell’Alfa, ma deve essere tenuta sotto stretta osservazione. È nuovamente un’altra garante, così come la lupa Gabi che è adesso ospite del fratello Owen. Cosa è cambiato rispetto a quando aveva sette anni? Nonostante le evidenti difficoltà di relazionarsi con gli altri, è adulta e può decidere e, anche se si sente quasi prigioniera, nel giro di poco tempo impara ad apprezzare le persone che la circondano, iniziando anche a comprendere le dinamiche di una struttura funzionale e tutt’altro che primitiva come quella del Branco. Tutti rispondono all’Alfa, i gradi sono chiari, lui regge il peso di un intero sistema. Pur non facendolo in modo del tutto consapevole, diventa partecipe di quanto a quello specifico Alfa è accaduto; Lowe ha ottenuto il proprio ruolo dopo aver sfidato e sconfitto il precedente, Roscoe, così come tutti coloro che hanno fatto richiesta per divenirne i successori. Odiato dai vinti e di certo temuto da molti, Lowe è quanto di più diverso dallo spietato capo che i Lupi fino ad allora avevano conosciuto; grazie alla sua personalità complessa, non è un caso che sia stato individuato come possibile alleato dal Consiglio. È all’opposto di Roscoe che, con le sue scelte estremiste, ha condotto la sua specie in una spirale di dolore che ha causato migliaia di vittime, aprendo anche la strada a una guerra intestina dove fazioni di Lealisti si sono scontrate con gli oppositori che hanno iniziato a mettere in dubbio il valore dell’uso indiscriminato di tale violenza. Costantemente preoccupato per la sua gente, Lowe ha un rapporto tenerissimo con la sorellina Ana, che rappresenta uno dei punti di svolta per Misery nell’elaborazione di quello che sembra destinato a divenire un sentimento. Non capite male, Amici Magnetici; Misery non scivola mai nello scontato e mieloso atteggiamento tipico delle madri umane, anzi, mantiene sempre fermo il suo modo caustico e schietto di rivolgersi a chiunque, bambini e gatti inclusi. Ed è questo che ce la fa, tra l’altro, apprezzare e amare sopra ogni cosa, perché è come una puledra appena nata che in determinati ambiti non riesce a reggersi in piedi, con quelle zampe troppo lunghe e all’apparenza così fragili. E se da un lato ha molto da imparare sulle interazioni, dall’altro la sua onestà, la sua ricerca della verità sulla scomparsa dell’amica, mettono in moto una serie di eventi che coinvolgeranno, nonostante tutto, l’intero Branco. Misery non conoscerà molto, ma è praticamente un’hacker di professione che si nutre di codici ed è campionessa nel violare siti protetti, per cui i firewall sono solo una sfida da vincere; le sue discussioni con Alex, che ha creato la rete di sicurezza dei Lupi, la riallacciano a quella parvenza di vita umana che aveva deciso di intraprendere. Da un lato lui è affascinato da lei, dall’altro è completamente terrorizzato che quella strana ragazza possa squarciargli la gola all’improvviso per nutrirsi. Inutile spiegare che ormai i vampiri non si attaccano più a una vena pulsante, ma esistono banche del sangue che svolgono il lavoro sporco; Misery non ha mai conosciuto niente di diverso da una fredda sacca prelevata dal frigo, così come non ha mai stretto alcun legame se non con Serena, non ha mai avuto una storia e tantomeno conosciuto il sesso, arma potente per quelli della sua specie. Ora io potrei davvero parlarvi moltissimo di questo romanzo, e infatti sono riuscita a scrivere più di mille parole senza dire praticamente niente. A differenza delle altre recensioni, l’accenno al protagonista maschile può essere sembrato troppo breve, quasi come se volessi sminuirne il ruolo. Beh, mi spiace, non era questa la mia intenzione e di certo non è così. Lowe è il fulcro caldo, bollente, di una comunità organizzata dove Misery entra da perfetta estranea e con cui deve fare i conti. Si conoscono il giorno del matrimonio, direttamente davanti all’officiante, e il loro primo incontro è tutto fuorché romantico. Non che entrambi si aspettassero qualcosa di diverso, probabilmente. Sono lì per svolgere un compito politico, creando un legame che può avere conseguenze molto pericolose per entrambe le parti nel caso in cui dovessero fallire. Eppure Lowe diventa casa, un confidente, qualcuno che si assume il compito di proteggere tutti con pochissimo riguardo per se stesso. A poco a poco si instaura un legame di fiducia, nonostante le gaffe di Misery, avallato da una realtà indiscussa; Lowe “annusa” le bugie a miglia di distanza mentre Misery è praticamente incapace di mentire, per cui la verità si solidifica come potente alleato nelle maglie del rapporto che stanno costruendo, senza dimenticare che questo è comunque temporaneo, perché ufficialmente l’impegno dura un anno. Nel tempo che la giovane trascorre col Branco, nella sua nuova casa, non vi è mai un momento di sconforto se non la preoccupazione costante per la sparizione di Serena, che si intreccia con le politiche dei Lupi ancora abbastanza sensibili dopo la morte di Roscoe e le sommosse intestine. In tutto questo Misery, figlia dell’ombra e allergica alla luce del sole che le può causare, se troppo esposta, danni permanenti come alcune leggende tendono a ricordarci, inizia a brillare, con la sua logica adamantina e un uso sapientemente caustico delle parole. Non ha paura perché non ha sentimenti, né termini di riferimento imposti da metri di giudizio esterni.

 

Dovrei essere una reietta, e lo sono, ma devo dire che qui non mi sento più a disagio che in mezzo agli Umani o ai Vampiri. Anzi, negli ultimi sette giorni ho avuto più interazioni sociali che mai. Non solo: più interazioni sociali positive che mai. I lupi si stanno rivelando sorprendentemente amichevoli, nonostante sappiano che sono una Vampira. E io sono stranamente rilassata con loro, forse proprio perché sanno che sono una Vampira. È un’esperienza del tutto nuova essere considerata per quella che sono. 

 

Misery si muove con l’ingenuità di una principiante in un mondo che potrebbe, letteralmente, sbranarla da un momento all’altro. Nonostante la storia sia, se vogliamo, tutto sommato semplice, è il linguaggio ad assumere il ruolo di protagonista principale, vincitore di Golden Globe e Oscar in un colpo solo. Avendolo letto in traduzione posso solo immaginare che il lavoro sia stato eccelso, perché ci restituisce perfettamente il modo in cui l’inglese a volte si ammanti di quella scarna incisività, priva di fronzoli e orpelli che troppo spesso inquinano le lingue latine. Eppure questo Italiano specifico, così crudo e chirurgico, affilato come i canini non limati di un Vampiro che non si nasconde più o le unghie allungate di un Lupo che sta mutando, questo Italiano è splendido, e non perde nemmeno per un attimo il proprio valore. Il ritmo è perfetto, cadenzato come i battiti cardiaci impossibili da accostare di specie all’apparenza incompatibili, ma proprio per questo arricchito dalle sfumature delle loro diversità e consapevolezze. Arroccati su posizioni discordanti, come Montecchi e Capuleti, naturalmente opposti, Misery e Lowe dovranno trovare infine quell’ultimo pezzo che completi il quadro, quella lettera che bianca si stagli su una collina famosa con un nome tutto nuovo, che sappia di possibilità, pace, casa. Per farlo dovranno mettere a repentaglio le proprie credenze, sopportare le domande invadenti e trovare un punto di contatto nonostante le divergenze, mentre il mondo sembra pronto a vedere scorrere fiumi di sangue viola e verde, nuovamente mescolati in un colore che sa di rifiuto, ignoranza e rassegnata violenza.

E quindi leggetelo, Amici Magnetici; perché se la protagonista da sola meriterebbe tutto il libro, è anche vero che i momenti più eccelsi li ha, non a caso, quando si confronta con l’altro. Tutto è diverso da lei che è diversa da tutti coloro che ha incontrato durante il proprio cammino. Randagia, orfana non voluta né dagli Umani né dai Vampiri per cui si è immolata per ben due volte, adesso ha la possibilità di trovare quello scopo che Serena ha sempre desiderato per lei, per quella sorella di un’altra specie con cui fin da subito ha stretto un legame indissolubile, ricco di un amore che adesso ha solo bisogno di trovare altre forme.

 

«Io almeno ci provo. Anch’io ho avuto una vita di ....., ma esco con le persone, cerco di trovare lavori stimolanti, ho degli interessi… tu aspetti solo che il tempo passi. Sei chiusa nel tuo guscio. Ho bisogno di sapere che tieni a qualcosa, una singola cosa, ...... Che non sia io.»

 



 
 
 
 
 
 

 Ciao a tutti. Io amo profondamente i lupi, i vampiri e tutto quello che li circonda, è da un po' che volevo leggere questo libro, tra pareri contrastanti di chi lo amava e chi no, ma come sempre la lettura è soggettiva, dipende dal momento in cui si legge, se piace il genere, se… ci sono molti se. Avrete capito che io non sono una che leggendo sta a guardare se la virgola è nel posto giusto, oppure controllare se la traduzione è perfetta, se il vampiro mentre succhia il sangue dovrebbe farlo in maniera differente o se il pelo del lupo non può essere di quella tonalità, spulciando ogni piccola imperfezione, francamente non mi interessa. La mia lettura deve prendermi, provocarmi sentimenti diversi, deve farmi sentire orfana dei personaggi una volta che leggo la parola fine.
Io sono una normalissima lettrice che scrive qualche recensione facendo capire in maniera semplice e non troppo elaborata se il libro mi è piaciuto o no, sono la ragazza della porta accanto, quella che si incontra con l’amica solo per parlare del libro appena letto e fantasticando sui protagonisti.
Mi sono dilungata un po' troppo, ma era solo per farvi capire che le mie recensioni sono scritte di getto, senza pensarci troppo, solo descrivendo il sentimento del momento.
Si lo so vi starete dicendo, che noia, ma era solo per precisare quando leggerete le mie recensioni passate, presenti e future, forse.
Ali Hazelwood, ha creato questa meravigliosa storia piena di colpi di scena, di suspense e di amore, signori e signore, avrete già capito che vi sto parlando di “Bride”.
Un fiume divide due popoli, quello dei vampiri e quello dei lupi, una rivalità che si è perpetrata per anni, lasciando una lunghissima scia di sangue, tra lotte di potere e odio reciproco.
Misery Lark è la figlia del più potente consigliere dei Vampiri, una ragazza vulnerabile che è sempre stata sacrificata e umiliata dal padre. Ha fatto da garante vivendo tra gli umani, cosa che ha fatto anche dopo visto che la sua specie non la apprezzava.
Una vita solitaria, con problemi sul lavoro, e difficoltà a relazionarsi, sapendo che i vampiri non sono visti di buon occhio, a lei basta solo la sua migliore amica Serena, una sorella per lei, una ragazza umana che ha vissuto con lei nel periodo che faceva da garante e che le è stata vicino fino a pochi giorni fa, perché ora no? Semplice, Serena è sparita nel nulla.
La vita di Misery sta per avere un altro duro colpo, richiamata dal padre si troverà ancora una volta a doversi sacrificare, sarà data in sposa ad un lupo, ma non un lupo qualsiasi, al maschio Alfa, il capobranco. All’inizio rifiuta, ma quando sente il nome di chi deve sposare accetta, senza nessuna esitazione. Lowe Moreland è il maschio Alfa per eccellenza un insieme di muscoli, un uomo molto alto e affascinante, quasi magnetico, ma che non riesce a celare la sua spietatezza, tutto di lui le fa urlare di scappare, ma si trova in territorio nemico, chiusa dentro ad una casa dove non le è permesso di uscire e neanche di avvicinarsi ad altri lupi, lei è il nemico, è un vampiro, odiata da tutti come tutta la sua specie.
Lowe ha un sacco di doveri, la sua vita l’ha dovuta accantonare perché ora ha delle priorità, guidare il suo branco.
Come mai Misery, ha voluto sposare lui? E la sua amica Serena che fine ha fatto?
Sia Misery che Lowe si troveranno ad essere bersaglio di qualcuno che li vuole distruggere, tra tentati omicidi, rapimenti e colpi di scena vi troverete a leggere tutto d’un fiato questo libro.
Mettiamoci anche quell’attrazione irresistibile che c’è tra i protagonisti, ma che per ovvi motivi si troveranno a dover reprimere, molti personaggi che ruotano attorno a loro che ne fanno da collante perfetto, beh direi che non vi resta che leggere.
Ho amato il personaggio di Ana, quella bambina è irresistibile!



“Tu non sai. Non sai niente di cosa voglia dire trovare la tua metà.
Accetterei tutto, qualunque cosa dovesse decidere di darmi… la sua parte più piccola oppure tutto il suo mondo.
La accetterei per una sola notte, sapendo che la perderò al mattino, oppure me la terrei stretta senza mai lasciarla andare.
La accetterei sana o malata, stanca, arrabbiata, forte e sarebbe comunque un assoluto privilegio.
…”
 
Non finisco la frase perché è talmente bella che dovete leggerla gustandovi e assaporando ogni parola, Lowe è meraviglioso.

Adesso aspetto di leggere il prossimo libro che parla di una altra coppia, non posso farvi i nomi perché non voglio spoilerarvi altro.
Libro letto in un pomeriggio non riuscivo a staccarmi dalle pagine, quando pensavo di aver capito chi avesse orchestrato tutto, capitava qualcosa che mi faceva crollare tutto, solo quasi alla fine è stato svelato.
Libro consigliatissimo

 
 

 

 
 
 
 
 
 
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