lunedì 10 luglio 2023

Recensione a "Stranizza" di Valerio La Martire

 


Genere: Narrativa/Romance M/M
Editore: Rizzoli
Data d'uscita: 16 Maggio 2023
Pagine: 175
Prezzo: eBook 9,99 - cartaceo 16,15

 
 
 
 

 
Sicilia, estate 1980. Da una radio la musica di Franco Battiato si mischia al frinire delle cicale e allo spumare delle onde tra Scilla e Cariddi. Due ragazzi sono sdraia­ti all'ombra di un pino marittimo in un agrumeto sulle sponde del mare. Il sole sopra di loro, gli aghi di pino sotto la pelle. Ma l'unico movimento è quello del vento.
Stranizza è la storia di due ragazzi che si sono innamorati una mattina di giugno. Che hanno vissuto un'estate insieme e che hanno sognato che una stagione potesse diventare una vita. Ispirata ai fatti reali del delitto di Giarre, una storia che parla d'amore e dell'odio cieco e immotivato che nasce dal pregiudizio.
 
 
 
 
 
 
 

Qual è la definizione di amore? Non c’è. Non esiste un’unica strada per definire quello che è il sentimento più forte che ogni essere vivente possa provare.
Da quello della leonessa per i suoi cuccioli a quello verso il nostro amico a quattro zampe, da quello per la nostra migliore amica a quello per i nonni: tutto è amore.
Oggi siamo finalmente, forse, arrivati a capire che non sempre il genere sessuale definisce il nostro modo di amare: se comprendiamo il sentimento, allora da esseri pensanti e dotati di intelletto, capiamo che trascende la sessualità stessa.
E allora proviamo a immaginarci l’Italia, quella tradizionale e patriarcale del Sud, degli anni ’80, dove ancora il muro di Berlino non era caduto, dove pregiudizio, stereotipo e pettegolezzo erano l’unica vera “legge”.

È qui che troviamo la storia di Nino e Marco, che Valerio La Martire, attingendo da un fatto di cronaca realmente avvenuto, ci racconta con grande sensibilità e rispetto.
L’amore, quello che Marco non ha mai ricevuto da quel padre che non lo ha né cercato né voluto come figlio; l’amore, quello che Nino non hai mai percepito in quella famiglia che ha fatto della violenza la sua strada.
 
«È bello qui” disse a un tratto Marco. “Sembra di stare in un mondo a parte”. “È per questo che ci vengo spesso.” “Ti piacerebbe essere solo al mondo?” Nino sorrise.

….

Marco si girò sul fianco, il viso a pochi centimetri da quello di Nino. “Allora possiamo restare qui tutto il tempo che vuoi a fare gli unici due uomini sulla terra” disse.»
 
Il loro è un sentimento anche di libertà, di leggerezza, di credere che quel legame possa essere la guida per la strada che li porterà via; li fa credere in loro stessi e, al tempo stesso, capaci di sconfiggere quel muro di crudeltà che li circonda.
 
«Mentre si allontanavano da Fochi sul loro motorino sgangherato, abbracciati e spaventati alla luce del tramonto, il vento che gli scompigliava i capelli e che gli accarezzava le guance, capirono che sarebbero stati insieme fino alla fine.»

Ci danno una grande lezione di vita, questi due giovani ragazzi, perché ci mostrano, nella loro fragilità, la forza di combattere per quel loro amore così delicato: la loro morte non coprirà quel sentimento di cui nessuno doveva parlare, anzi.
Con grande attenzione, Valerio La Martire ci fa riflettere su un tema attualissimo, e lo fa con uno stile semplice, diretto, senza retorica, riuscendo così a catturare pienamente l’attenzione del lettore.

 

 
 

 
 
 
 
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