giovedì 2 febbraio 2023

Recensione a "I giorni della libertà: Storie di chi ha combattuto per l'Italia" di Alessandro Milan

 



Editore: Mondadori
Data d'uscita: 17 Gennaio 2023
Pagine: 279
Prezzo: eBook 9,99 - cartaceo 18,05

 
 
 
 

 

Tutto inizia con una pietra d'inciampo vicino casa. Alessandro Milan la scorge in un giorno di ottobre, quasi per caso. Riporta il nome di Angelo Aglieri, impiegato del «Corriere della Sera», arrestato nel maggio 1944 con l'accusa di aver introdotto in redazione una bomba a mano, poi condotto al carcere di San Vittore e da qui deportato al campo di Fossoli. Determinato a ricostruirne la storia, Milan inizia la sua ricerca.

A quella vicenda però se ne intrecciano presto molte altre: la storia di chi allora era soltanto un ragazzino, come Sergio Temolo, e perse il padre per mano fascista il 10 agosto 1944 nell'eccidio di piazzale Loreto, o di chi mise a disposizione il proprio coraggio, come Carmela Fiorili, portinaia del palazzo in viale Monza 23 - noto come il «Casermone» -, staffetta partigiana insieme alla figlia, Francesca, e per mesi punto di riferimento sicuro per la resistenza meneghina.

Il risultato è un grande affresco di uomini e donne che, pur non conoscendosi, si trovano legati da un filo invisibile, protagonisti e testimoni della Storia. Le loro vite si sfiorarono tra le strade dello stesso quartiere, della stessa città, Milano, sempre più devastata dai bombardamenti e dalle macerie. Quello di Milan è il racconto di una pagina della resistenza milanese, ma anche un racconto universale che, con accuratezza storica e un brillante passo narrativo, restituisce un pezzo di storia del nostro Paese. Un racconto che parte da Milano e si dipana nel resto d'Italia, dal campo di prigionia di Fossoli a Riva del Garda fino alle campagne vicentine di Arzignano. Un racconto che parla di noi, del nostro passato e del nostro presente.

 

 

 


 Quando ho visto questo libro, cari Lettori Magnetici, devo ammettere che la frase di copertina “storie di chi ha combattuto per l’Italia” mi ha colpito subito, spinta anche da quella figura sensa volto: al termine della lettura vi confesso che la commozione era tanta.
Sì, perché questa è non solo la storia del nostro Paese, ma anche di quei due anni in cui vivemmo una vera e propria guerra civile e che spesso dimentichiamo.
E dunque Alessandro Milan, partendo da un suo “incontro” con una pietra d’inciampo, ci porta con tratto lieve e profondo a conoscere Libero, Sergio, Angelo, Carmela in un racconto che parla di noi, del nostro passato e del nostro presente.
Conosciamo così la Milano devastata dai bombardamenti, ma anche piena di desiderio di libertà, nei giochi col pallone dei ragazzi tra le strade piene di macerie, o nel matrimonio dei giovani nelle date diverse da quella della marcia su Roma, perché così si faceva sapere a tutti come la si pensava davvero senza dirlo esplicitamente.
Una Milano intensa nelle scelte e nei personaggi, perché per Libero come per Angelo la libertà è un suono, una sensazione, un istinto.
E allora la lotta per la libertà diventa il tutto, la scelta, ma anche la certezza che prima o poi si verrà catturati, torturati, uccisi, e al tempo stesso la fame, le privazioni, la rabbia, le uccisioni.


«A mano a mano che passano le ore, sembra di assistere a una partita a scacchi, senza che nessuna delle due parti riesca a intravedere la mossa risolutiva.»

 
La narrazione sottolinea anche i luoghi attraverso una descrizione attenta ai particolari: non solo le tipiche case milanesi con il cortile interno, ma le fabbriche, la sede del Corriere, le vie della città, sempre con l’elemento umano che interagisce con il luogo stesso.
Nei due anni successivi all’Armistizio dell’8 Settembre, è indubbio che il nostro paese visse una situazione davvero drammatica, non solo per la presenza dei nazifascisti, dei gruppi partigiani e degli alleati, ma anche per le condizioni economiche, sempre più precarie giorno dopo giorno, e per le minime libertà individuali, sempre più soggette al singolo volere dei persecutori sconfitti. Ci viene raccontato anche l’eccidio di Fossoli, e ci sembra davvero di essere lì, con quei 67 martiri, che nelle tasche hanno ancora una o due mele, nella convinzione di affrontare un viaggio verso un luogo e non verso la morte.
Una lettura intensa, commovente, che lascia una forte riflessione su quanto abbiamo vissuto e che non dobbiamo mai, mai dimenticare.


 


 Grazie alla CE per averci fornito l'eBook.



 
 

Nessun commento:

Posta un commento