Allyson
Coleman vuole coronare il suo più grande sogno, ma viene di continuo
ostacolata dalla maglia numero 9: Arjay Bishop, il ragazzo più
indisponente e affascinante del liceo.
Tra loro esiste una rivalità
che dura anni, ma questa volta lei non è disposta a farsi mettere i
piedi in testa e cercherà, con ogni mezzo disponibile, di realizzarsi
come giocatrice e
distruggere il suo nemico numero uno, ma lungo il
percorso qualcosa inizia a cambiare. Arjay Bishop non ha vita facile e
ha una meta da raggiungere e non vuole vederla sfumare per colpa di
Allyson e la sua testardaggine. Si sfidano in continuazione, non fanno
altro da anni.
Lui la vuole lontana, lei desidera entrare in campo.
Chi avrà la meglio?
Ma in questo classico sport-romance abbiamo una novità: Allyson non è la classica nerd o la ragazza timida della storia, no: è una bravissima giocatrice di football a sua volta, e vuole entrare nella squadra, superando le selezioni.
Come dice il detto “buon sangue non mente”, e in questo Ally ha ereditato il talento e la determinazione di suo padre e di suo fratello Thomas: è una donna in lotta con tutti uomini, ma pretende il rispetto da loro, perché nessuno può calpestare i suoi sogni.
Lo scontro, con quel capitano così insofferente alla sua presenza, che non perde occasione per dirle quanto sia inadeguata sul campo da gioco, rafforza solo la sua determinazione ad andare avanti.
«Pallone gonfiato. Stupido pallone gonfiato. Me lo ritrovavo sempre davanti. Mi metteva di continuo i bastoni fra le ruote. Mi beffeggiava sempre e glielo lasciavo fare. Quando quelle dita avevano afferrato il pallone con così tanta facilità pensavo di non riuscire a reggere più la sua boria.»
Hanno due famiglie apparentemente diverse alle spalle: quella di Allyson si basa sul sostegno reciproco e sulla risoluzione dei problemi insieme; quella di Arjay sta cercando, e con fatica, di superare un periodo difficile. Questa diversità diventerà per loro non tanto un elemento di avvicinamento, quanto la condivisione di un modo diverso di amare la famiglia.
Poco alla volta, entrambi usciranno da quei binari che si sono posti, creandone uno nuovo tutto loro, a tratti doloroso, a tratti felice, a tratti particolare, ma che li avvicinerà sempre, perché si proteggono a vicenda.
«Corsi ad affrontarla e il mio stomaco sembrò più leggero, non c’era niente a opprimermi con forza il petto come spesso accadeva durante le intere giornate.
Quella sensazione di fatica e pesantezza sembrava appena svanita. Ed era lei a farmi quell’effetto. In quel momento ne avevo la certezza. La istigavo a combattermi perché mi piaceva. La punzecchiavo perché non potevo fare a meno di sentire la sua voce. La trattavo male perché sentivo la necessità continua di una sua reazione e perché non era accondiscendente nei miei confronti.»
Quando si racconteranno della loro vita così diversa, ci saranno anche le lacrime, insieme alla consapevolezza di essere più forti, insieme, con la speranza che i loro sogni sono diversi, ma che in quella diversità c’è radicata la forza di un futuro insieme.
L’ambientazione è quella tipica dell’ultimo anno di liceo, inclusi il ballo di fine anno (bellissima tradizione che, peccato, non ci sia qui da noi!), per cui le emozioni dei due protagonisti sono descritte in modo preciso, ma senza eccessivo buonismo o leziosità.
Grazie alla CE per averci fornito l'eBook.
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