LibriMagnetici: Recensione a "Arrendersi" di Amy Daws

Genere: Sport Romance

Serie: Harris Brothers #4

Editore: Hope Edizioni

Data d'uscita: 7 Marzo 2022

Pagine: 323

Prezzo: e-book 3,99

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Una notte di resa completa è tutto ciò che serve... Gareth Harris, il celebre e riservato difensore del Manchester United, ha il pieno controllo su ogni aspetto della sua vita. Tuttavia, l’intera esistenza trascorsa a supportare i suoi fratelli e a fare le veci di un padre emotivamente assente comincia a far sentire il suo peso. Sloan Montgomery è una personal stylist, il cui mondo è stato ribaltato quando si è ritrovata incinta e costretta a trasferirsi a Manchester, con un uomo che, ben presto, si è rivelato non essere il suo “per sempre”. Dopo un divorzio recente e in lotta per la custodia condivisa di sua figlia, il controllo è diventato un concetto aleatorio per questa americana trapiantata in Inghilterra. Sia Gareth sia Sloan hanno bisogno di liberi; di assaporare un istante in cui entrambi possano dimenticare il passato e le pressioni familiari, e semplicemente... arrendersi. Nessuno può prevedere ciò che accadrà quando abbasseranno la guardia. Arrendersi è il primo volume della dilogia finale sui fratelli Harris e si conclude con Dominare. La dilogia è autoconclusiva, ma si consiglia anche la lettura dei primi tre libri sugli altri fratelli: La Sfida, Resistenza e Il Portiere.

Vi confesso, cari Magnetici, che aspettavo fin dall’inizio la storia di Gareth, il più silenzioso e serio della rumorosa famiglia Harris. Per chi ha letto la serie, sa che lui è quello sempre "a lato", quello che ha vissuto la malattia e la perdita della madre, anche attraverso la freddezza e l’egocentrismo del padre proprio e solo su di lui. Controllo è il suo secondo nome, come si definisce lui stesso, e anche la sua vita sociale è ridotta all’essenziale: poche feste, le domeniche in famiglia e, soprattutto, pochissimi contatti fisici. Ed è questa proprio la primissima cosa che nota di lui Sloan Montgomery, la sua stilista personale: quella reticenza, quel rifiuto del contatto, specialmente con i tessuti, nascondono solo una mente continuamente all’erta, in difesa dai ricordi dolorosi da una parte e dall’altra in un continuo preoccuparsi per i suoi fratelli. Nonostante per due anni si siano sempre visti per lavoro, nel momento peggiore della vita di Sloan, alle prese con un terribile e doloroso divorzio, c’è un cambiamento: non è solo attrazione, un incontro fisico, in cui lui cede quel controllo a lei, che, invece, della sua vita non più controllare nulla.

«La cosa spaventosa è stata che, in uno dei momenti più bui della mia vita, Gareth è stato capace di infilarsi dentro al mio corpo e rimettermi in piedi dall’interno. Mi ha dato stabilità in un momento in cui avrei voluto solo crollare a pezzi.»

È stata un’evoluzione della storia comunque inaspettata e che pone questo quarto volume su un piano diverso. La loro intimità, così particolare, non è solo fiducia, ma "arrendersi" all’altro, con la piena consapevolezza che sanno cosa aspettarsi l’uno dall’altra. Le cose cambieranno perché Gareth capirà di volere di più, che non gli basta più vivere da solo in quella grande casa di vetro e che Sloan gli regala quella pace e quella serenità così a lungo attesa: è infatti Sloan quella che fugge, che ha paura, fuori da quelle pareti di vetro, di tornare a essere quella senza il controllo della sua vita, quella debole. Una storia intensa e particolare, che mostra come i nostri meccanismi di difesa mentale possano davvero essere fortissimi e, a volte, invalicabili. Il coraggio di Sloan sarà proprio quello di restare, di tornare da Garteh, come quello di Gareth di accettare il suo passato e il suo dolore.

«Lo faccio perché entrambi ci conosciamo, malgrado ciò che lui afferma. Ci conosciamo meglio di quanto sono pronta ad ammettere.»

Il finale, con un colpo di scena aperto e inaspettatissimo, non delude, perché questi due protagonisti non hanno ancora terminato la loro storia, e meritano una duologia tutta per loro.