Giovanni Sollima è nato a Catania. Di formazione classica, è medico chirurgo, specializzato in Psichiatria. Ha conseguito il Master universitario in Psicodiagnostica Clinica e perfezionamenti in Criminologia, in Storia della Medicina e in Igiene Mentale dell’Adolescenza. È giudice onorario minorile.
Poeta, ha pubblicato nel 1994 il suo Primo libello di pezzi tesotici, raccolta di liriche tratta dall’unico corpus cronologico inedito Tesos. Nel 1996 ha pubblicato il suo Secondo libello di pezzi tesotici. Nel 1997 ha dato alle stampe il poemetto Esgialnuptiae, dove la modalità poetica d’espressione trova confronto con temi d’ordine antropologico e demopsicologico. Nel 2002 ha dato alle stampe il suo Terzo libello di pezzi tesotici. Nel 2005, pubblicato da C.U.E.C.M., Catania (Ristampa 2010), vede la luce il dialogo filosofico L’albero di Farafi o della sofferenza, scritto col filosofo, pittore e scrittore Salvatore Massimo Fazio.
Nel 2007 pubblica la raccolta di tre saggi Sulle ali della paideia (C.U.E.C.M., Catania); e nel 2008 pubblica, assieme a Pasquale Musarra, la raccolta poetica di lirica corale Unisonanza.
Nel 2011 esce, con il sottotitolo di Telos, il Quarto libello di pezzi tesotici (Ed. Helicon, Arezzo), premiato nel 2012 alla XXXVII edizione del Premio Letterario Casentino.
È autore dei racconti brevi de La taverna di Alfa Ninnino, pubblicati nel 2011 da C.U.E.C.M., Catania.
Nel 2020 esce il Quinto libello di pezzi tesotici per Controluna – Edizioni di poesia (Roma).
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