martedì 21 gennaio 2020

Recensione a "Il Farabutto e la Sgualdrina" di Pitti Duchamp






Genere: Regency
Editore: Words Edizioni
Data d'uscita: 10 Gennaio 2020
Pagine: 214
Prezzo: Ebook 2,99




1814, Camden Castle
La domanda che tutto il ton londinese si pone è perché lady Arabella, lucente
stella, madrina indiscussa della nobiltà e presenza onnisciente di tutte le
manifestazioni mondane, sia sparita da un anno per rifugiarsi nella calma
bucolica della casa ancestrale dei duchi di Camden. Poco dopo il temporaneo
ritiro a vita privata di suo fratello e la sua amata duchessa per la nascita
dell’erede ducale, la chiacchierata lady Arabella è infatti fuggita da Londra
senza un saluto, senza spiegazioni e, apparentemente, senza una causa.
Tuttavia, il passato la raggiunge con il passo claudicante del Marchese di
Avenox e quella serenità sembra persa per sempre. E quando finalmente lei lo
rivedrà, lo scintillio della sua anima inquieta riprenderà ad abbagliare il
mondo. Fino a che punto sarà possibile ignorare l'attrazione? Fino a quando il
Farabutto sarà capace di vivere e respirare senza la sua Sgualdrina?






Ho da poco letto l’ultimo romanzo di Pitti Duchamp, uno storico ambientato a Camden Castle. I protagonisti si conoscono sin da quando erano piccoli. Arabella è sempre stata innamorata di Andrew, ma gli anni hanno indurito il suo cuore dopo la guerra. Ha perso tanto lì e ora fa di tutto per stare lontano da colei che ossessiona le sue notti: la sua sgualdrina. Arabella affascina tutti quelli del ton con la sua bellezza e il suo modo di vivere la vita, senza pensare alle regole, alla sua reputazione. Ma da un anno a questa parte ha deciso di scappare e andare in campagna con il fratello e la cognata. Il suo cuore sanguina per quell'amore non corrisposto e che l’ha fatta soffrire. Ma nulla può contro il destino che le rimette sulla strada il suo Andrew poiché il Duca, decide di ospitare dei nobili nella sua dimora di campagna per degli intrattenimenti e stare in compagnia.

Lo guardò per un attimo prima che lui si accorgesse di non essere solo, odiandolo con tutte le sue forze per quanto fosse dannatamente bello. Un corpo da divinità greca, possente e armonico, spalle larghe e accoglienti, divise dalla striscia di lunghi capelli neri che portava ancora in una coda, legati da un nastro di velluto, una delle sue bizzarrie démodé.

Andrew, il farabutto, tratta male Arabella, odia il suo modo di fare oltraggioso, ma soprattutto odia non poterla avere, dopo la guerra tutto è cambiato e anche dopo quella famosa notte. Deve dimenticarla anche se vederla così sfacciata e sempre allegra lo rende ancora più arrabbiato e desideroso di possederla.
La vita a Camden Castle procede con i vari intrattenimenti, tutti partecipano con gioia tranne loro due che da lontano si parlano con gli occhi dicendosi quelle cose che le loro orecchie vorrebbero sentire. Arabella è risentita dopo ciò che è accaduto quella famosa notte, ma nonostante tutto il suo cuore appartiene ad Andrew e vuole far di tutto per conquistarlo.

«Perché voglio qualcosa in cambio.» «Hai già preso tutto di me.» «Tu hai preso tutto di me, sei tu ad avere tutto il mio cuore.» «Vorrebbe dire?» «Ti voglio, sgualdrina.»

La storia procede incalzante, ti tiene incollata dall'inizio alla fine, con il suo stile scorrevole e intrigante. Una storia passionale tra un farabutto e la sua sgualdrina che si amano e odiano anche da lontano, semplicemente guardandosi negli occhi e nel cuore, lanciandosi dardi di fuoco e dicendosi le cose peggiori, nonostante l’amore prevalga su tutto. Complimenti alla scrittrice per aver scritto questa bellissima storia, non è facile trovare trame diverse per un genere così difficile da scrivere.

Buona lettura.

Poi si stese accanto a lui e Andrew dimenticò di aver davvero bisogno dell’unguento per il moncone e ricordò il perché, alla fine, un farabutto aveva bisogno della sua sgualdrina da tenersi accanto.


Ringraziamo la CE per averci fornito l'Ebook

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