lunedì 9 settembre 2019

Recensione a "Ricordami che sono felice" di Daniela Volonté





Isabelle ha sedici anni quando i suoi genitori vengono uccisi. Il mondo crolla, frantumando i suoi sogni, e decide di dedicare la vita alla vendetta. Appena incontra Luca, quella strada che sembrava già tracciata cambia prospettiva e i loro obiettivi entrano in collisione. Nessuno dei due vuole cedere ed entrambi sono disposti a pagare a caro prezzo le proprie scelte.
«Sono già stata fin troppo egoista ed è arrivato il momento di scrivere quel nome in cima all’elenco delle mie priorità. Ho chiuso con il passato e adesso posso pensare al presente… Spero solo che non sia troppo tardi».
«Se n’è andata. Mi ha lasciato per rincorrere il suo unico scopo e si è portata via un pezzo della mia anima. Vorrei inseguirla e convincerla a tornare, ma non è la vita che vuole… finirebbe per odiarmi e posso sopportare tutto, tranne questo».

Riusciranno a ricordare cosa sia la felicità?

 
LIBRO AUTOCONCLUSIVO
AVVERTENZA per il lettore: questa è un’edizione aggiornata e ampliata del romanzo già autopubblicato nel 2013 con lo stesso titolo. Per motivi tecnici non è possibile aggiornare la precedente versione dell'ebook.











Fin dalle prime pagine traspare uno stile coinvolgente e intrigante, è quel detto e non detto, la scelta di ogni parola messa e ogni parola omessa. L’inserimento di una frase al punto giusto che spinge il lettore a scoprire di più e ad andare avanti… sfruttato in modo magistrale.
Il primo quesito che mi sono posta, dovendo scrivere una recensione, è stato: in che categoria dovrei collocare questo romanzo? La risposta non è arrivata in modo così spontaneo come potrebbe sembrare.
Romance? Non ne ha la classica struttura, ma può soddisfare ogni romantico lettore che si approccia a queste pagine, gli elementi all’interno della storia (legati alla parte romance) riescono a trasmettere i sentimenti dei protagonisti, ma anche degli altri personaggi, in modo che siano condivisibili empaticamente.
Thriller? Non esattamente, troviamo degli spunti che potrebbero far pensare di trovarci in un libro di quel genere, ma non è così, ogni segreto ha i suoi modi e i suoi tempi per essere svelato.
Ho trovato la mia via d’uscita, la definizione per eccellenza di questo romanzo, rubandola ad un genere che più si accosta ai telefilm che ai libri: Romanzo poliziesco.
Con questa definizione in tasca, mi sono sentita più libera di analizzare i vari aspetti e poter capire come si integrassero alla storia di fondo e chiedermi quale fosse la storia di fondo: l’amore o le indagini? Questo mi porta ad un genere che io amo molto, che mischia le indagini e le storie d’amore, ricordandomi serie tv più o meno vecchie.

«Cosa farai dopo aver raggiunto il tuo obiettivo?»…
Lei si mise seduta, mi guardò per un lungo momento, poi si sdraiò al contrario rispetto a me, sollevò le gambe appoggiandole al muro e incrociando le caviglie. Imitai la sua posizione e Isa spostò i piedi sopra ai miei. Prendendomi per mano, mi disse: «Voglio passare il resto della mia vita così… Con te al mio fianco, le nostre dita intrecciate e con i tuoi passi dietro ai miei per difendermi dalle brutture del mondo. Voglio vivere ogni giorno con questa spensieratezza, niente più menzogne, sotterfugi e basta guardarsi sempre alle spalle, pensando alle conseguenze di ogni mia azione».

Stabilito che non sono riuscita ad individuare la storia di fondo, mi appoggio sulla storia d’amore che percorre il libro dall’inizio alla fine, prendendo quella come punto di partenza: due personaggi molto forti, Isabelle e Luca, si incontrano e percorrono la loro vita, fra alti e bassi e perdono o rafforzano la propria tenacia nel momento in cui si incrociano. Poche supposizioni si possono fare sulle vicende che legano i due, perché ad ogni angolo c’è qualcosa che può andare o meno per il verso sbagliato. Le scene hot presenti sono dettagliate, ma non volgari, riescono a travolgerti senza annoiarti.
Molto più lineari le indagini, la parte del poliziesco: dettagliato nei luoghi, descrittivo al punto di farti scendere dalla macchina e seguire gli agenti nelle perquisizioni… forse per questo me ne sono innamorata…
Non potendo svelare altro, io mi auguro solo che questo sia l’inizio di una serie di libri sul Distretto di Tor Navona e che possiamo seguire gli agenti in nuove avventure.

«Vuoi litigare per caso?»
«Sì, voglio litigare», sbotta, fissandomi con aria di sfida, mentre io tento di riacquistare la calma, perché sono cosciente che questo modo di fare non ci porterà da nessuna parte.
«Come vuoi, litighiamo! Lanciamoci addosso reciprocamente un sacco di cattiverie e poi? Che cosa ci resterà, Luca? Sai bene che non cambierà nulla, perché comunque vadano le cose tu andrai a Roma e io in Francia. Devi solo decidere se vuoi passare il mese che ci rimane ad ammazzarci di parole o utilizzarlo per amarci. Io scelgo la seconda opzione e se non ti sta bene, lì c'è la porta, sappi che non ti lascerò sporcare quello che c’è tra noi», lo avverto.
Ringraziamo Daniela Volonté per averci fornito l'Ebook







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