lunedì 17 settembre 2018

Recensione "Ambra. Lui che ama a modo suo" di Anna Chillon


Genere: Contemporary Romance
Serie: Pietre Preziose Nr. 2
Editore: Self Publishing
Data d'uscita: 20 Luglio 2018
Pagine: 442
Prezzo: e-book 2,99 cartaceo flessibile 12,90





Niccolò Aragona, artista chiacchierato, soprannominato dai media “Il Mannaro”, a causa dei soggetti dei suoi dipinti. Per quel che ne sapevo, d’indole dominante. 

Cristiano Riva, stimatissimo medico e cliente abituale della caffetteria in cui lavoravo. Lo avrei definito anaffettivo.

Da uno dei due ricevetti una proposta di lavoro, dall’altro una proposta indecente. 

Io volevo soltanto il denaro per fare il viaggio dei miei sogni, perciò, anche se un baratro di diversità mi separava dall’uomo che lo avrebbe reso possibile, accettai la sua offerta. Entrai nel suo mondo e giorno dopo giorno in quel baratro ci cascai a piedi pari. Fu lui a trascinarmici e fui io a dargli tutta me stessa senza sapere che ne avrebbe fatto. 

Fino a quel giorno. 
Fino a quelle parole.


Attenzione: “Ambra. Lui che ama modo suo” contiene spoiler sul primo volume della serie “Pietre Preziose”. Pur essendo entrambi volumi autoconclusivi, consiglio di dare la precedenza alla lettura di “Giada. Un amore colpevole”.



Romance contemporaneo per adulti.







Conquistata già dal primo libro, Giada, mi tuffo nella storia di Ambra e… Cavolo, mi è piaciuto anche di più! Ecco il messaggio incriminato, quello che su Facebook, mi ha fatto avvicinare a questi due libri:


Ecco, non ho leso la privacy di nessuno, ma io so chi ringraziare per aver letto questo bellissimo libro, e lo sai anche tu Anna, di sicuro!
La storia di Ambra si delinea su personaggi conosciuti nel precedente libro, ma non è necessario averlo letto per apprezzarla, ma è decisamente consigliabile per assaporare a pieno alcune sfumature che li riguardano, uno su tutti Vincent che si tira su le maniche, rabbrividisco solo al pensiero di quello che possa avere in mente ogni volta che lo fa.
Ambra è una ragazza che non ha mai vissuto una vita spensierata: non voluta dal padre, cresciuta con una madre rimasta sulla sedia a rotelle. Ha dovuto prendere decisioni e controllare ogni momento della sua vita e di quelli che la circondavano. Si è affidata al suo “non papà” solo quel minimo che riusciva a ritenere necessario. A un certo punto prende una decisione, ha uno scopo che vuole raggiungere con tutta se stessa e che nessuno può impedirle: andare in Africa e vedere un leone dal vivo. Lei stessa comprende che quello scopo nasconde qualcosa che lei sta elaborando, ma non vuole rinunciarci, non vuole farlo per nulla al mondo.
In questa ricerca spasmodica del modo di arrivare in Africa, Ambra si mette in discussione e in gioco, restando fedele ai suo principi e non tradendo quell’esperienza che la sua giovane età le ha concesso di avere. Non importa che età abbia e che sia stata matura o meno per prendere alcune decisioni, lei l’ha dovuto fare, per via della sua condizione di essere responsabile per se stessa in primis e per la madre, morta qualche anno prima. Ambra ama cose che la rendono molto diversa dalle altre ragazze: va spesso in un cimitero a trovare alcune persone che non conosce, a chiedere loro consiglio, ed è lì che trova un epitaffio che la colpisce.


Alla vita di Ambra si intrecciano quelle di altri tre uomini: un dottore assiduo frequentatore del bar in cui lavora, un pittore maledetto, amico del suo “non papà” Vincent, per il quale proverà a lavorare come modella e un giovane ragazzo, poco più piccolo di lei, a cui lei sarà chiamata a fare da balia. Sarà proprio durante questo periodo che lei imparerà a conoscere tutti e tre: il pittore come suo datore di lavoro, in quanto tutore del ragazzo, il ragazzo per via del suo compito di tenerlo al sicuro e il dottore che proverà a conquistarla in un modo del tutto insolito.


Il libro è “WOW” come se avessi perso tutte le parole per descriverlo e come se avessi perso ogni facoltà cognitiva per poter far capire agli altri che mi piace e quanto mi piace. Non si può dire nulla che non sia spoiler, ho paura anche a scrivere giudizi sui personaggi maschili perché farei capire per chi tifo o che ruolo hanno nella storia.
Capisco perché piace, capisco perché è piaciuto a me.


Uomini che soffrono per un passato in cui l’amore ha portato loro via tutto, che li ha svuotati di ogni sentimento e li ha resi aridi involucri di una triste esistenza, che li ha convinti che l’amore non possa essere una scelta, ma una disgrazia e che hanno deciso, però, di relegare i sentimenti in un posto buio e di dare luce solo al sesso come fonte di sfogo personale. Ma si accorgono che tutto questo non può bastare in una vita in cui l’amore stesso scalcia per uscire dalla sua prigione, lacera le viscere per potersi palesare, rende impotenti e succubi del proprio sentimento fino a farli soccombere in una ammissione dolorosa dei propri sentimenti. Senza paura di soffrire ancora, perché sarebbe peggio rimanere vittime della propria paura di amare che accettare quell’amore inarrestabile.
Quando sarà il momento di scegliere, per Ambra non ci saranno dubbi.
Che dire, è assolutamente da leggere, se vi piacciono storie molto crude che non nascondono la realtà dei fatti dietro api e fiorellini, se non vi scandalizzate per il fatto che anche l’amore può nascondersi dietro diverse forme di adorazione, se non avete paura di scoprire che anche in voi potrebbero esserci delle limitazioni determinate solo dalla cultura e non dal vostro piacere personale. Mmmm, ho detto troppo?



Buona lettura!


Letto con Kindle Unlimited.




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