giovedì 26 luglio 2018

Recensione a "Il tatuatore" di Alison Belsham



Genere: Thriller
Editore: Newton Compton Editori
Data d'uscita: 3 Maggio 2018
Pagine: 382
Prezzo: e-book 1,99 cartaceo rigida 10,20 cartaceo flessibile12,90


Originale come Stieg Larsson

Da brividi come Jo Nesbø

Un grande thriller

Brighton. L’ispettore Francis Sullivan, giovane e ambizioso, è stato appena promosso, e questo è il suo primo caso importante. Marni Mullins, una tatuatrice di Brighton, ha trovato un corpo orribilmente scuoiato. Dalle prime indagini sul cadavere risulta chiaro che non si tratta di un omicidio isolato ma dell’opera di un serial killer. Il modus operandi e la firma sono agghiaccianti: mentre la vittima era ancora in vita, l’assassino ha rimosso intere porzioni di pelle, presumibilmente tatuate. Questa pista porta Sullivan a credere che una come Marni, che conosce il mondo dei tatuaggi come le sue tasche, sia l’unica persona in grado di aiutarlo. Ma lei ha tante ragioni per non fidarsi della polizia. E quando riuscirà a identificare il prossimo bersaglio del killer, lo dirà a Sullivan o si metterà da sola alla ricerca del “Ladro di Tatuaggi”? 

Il thriller d'esordio più sorprendente e originale dell'anno
Potente e avvincente come Stieg Larsson e Jo Nesbø
Un serial killer metodico e spietato. Una donna con un terribile segreto. Un gioco in cui il prezzo dei tatuaggi è la morte. L’ispettore Sullivan è al suo primo caso.
«Il thriller più originale della fiera del libro di Francoforte.»
The Bookseller
Avete mai letto qualcosa del genere?







Appena ho letto la trama di questo libro ne sono rimasta subito affascinata e incuriosita, gli amanti del thriller come me mi capiranno. Iniziando a leggerlo ho subito avvertito quella chimica che cerco quando leggo e mi sono immersa completamente nella storia perdendo la cognizione del tempo.
Essendo un thriller è difficile fare una recensione perché il rischio di spoiler è dietro l’angolo, ma provo a raccontarvi ugualmente qualcosa.
Ci troviamo a Brighton durante una convention dedicata ai tatuaggi, Marni Mullins è una tatuatrice, donna forte e con le idee chiare sulla vita, ma anche con qualche titubanza dovuta alla relazione col suo ex marito Thierry. Il matrimonio è chiuso da anni, ma lei continua a provare ancora sentimenti contrastanti, in più la lega a lui qualcosa di importante che le è capitato.
 

Marni Mullins non sognava mai. Era un lusso che non poteva permettersi: troppo doloroso.
 

Francis Sullivan è un ragazzo giovane, forse troppo per prendere il posto di ispettore al quale molti altri suoi colleghi ambivano, ma lui è stato bravo, tutto quello che ha avuto se l’è sudato e nessuno gliel’ha regalato. Tutti lo guardano male perché non credono che possa essere all’altezza e scommettono che non ce la farà. Anche Francis ha avuto e ha una vita difficile, abbandonato dal padre, sua madre e sua sorella hanno problemi di salute e possono contare solamente su di lui.
Quindi immaginate la pressione del povero Francis.
Uno dei colleghi al quale non va giù la sua promozione è Rory, il posto sarebbe dovuto toccare a lui, invece è costretto ad ubbidirgli. I rapporti tra i due sono professionali anche se non mancheranno momenti di tensione.
Le vite dei tre verranno a contatto quando ci sarà la macabra scoperta di un cadavere, qualcosa di “normale” potreste dire voi, ma non in questo caso, perché al cadavere manca un pezzo di pelle, sì, avete letto bene. Si scopre poi che su quel pezzo c’era un tatuaggio e che forse anche altri omicidi potrebbero essere collegati.
 

Gli premo il collo, c’è ancora battito. Abbastanza debole da non causarmi problemi, però. È essenziale finire il lavoro con il corpo ancora caldo.
 

Parte un’indagine intensa, fatta di tensione, paura e impotenza, perché la persona che effettua ciò sembra invincibile, oltre che malata, aggiungete anche le pressioni dei piani alti, le invidie e i sabotaggi e il gioco è fatto.
Ma chi è? E perché fa questo?
Lascio a voi il compito di scoprirlo.
 

Ora che l’ho messo KO, posso iniziare il vero lavoro. Potete uscire a giocare, miei amati coltelli.
 

Mentre leggevo mi sono sentita parte delle indagini, anche io insieme a Francis e agli altri cercavo di capire chi potesse essere e soprattutto il perché di tanta violenza. Devo dire che sono rimasta assolutamente sorpresa dall’identità, mi ero fatta un’altra idea completamente diversa. Sono stata trascinata in un turbinio di emozioni talmente forti che mi è sembrato di avvertirle sulla mia pelle, dentro di me. Ogni singola parola mi portava sempre più a contatto con i personaggi e mi sembrava di essere insieme a loro, questo è avvenuto grazie alla bravura dell’autrice che ha scritto in maniera perfetta e ha sviluppato ogni cosa pagina dopo pagina rendendoci partecipi dell’evoluzione di tutto, complimenti. Ogni personaggio è ben caratterizzato e contestualizzato, ognuno ha dato il suo contributo. Un avvertimento, ci sono delle scene forti e difficili da sopportare magari per qualcuno. Che altro dire se non consigliarvi la lettura di questo libro, che come esordio l’ho trovato assolutamente perfetto. Non vedo l’ora di leggere i futuri l’avori dell’autrice. Intanto vi auguro buona lettura, a presto.

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