martedì 27 marzo 2018

Recensione a "Il tempo degli dei" di Giovanni Magistrelli




Genere: Fantasy
Editore: Astro Edizioni
Data d'uscita: 20 Marzo 2018
Pagine: 316
Prezzo: eBook 2,99 - cartaceo 14,90

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 Fine Seconda guerra mondiale. L’umanità si prepara a un nuovo inizio, fatto di pace e speranza.
Ásgarðr, Regno eterno. Il pantheon degli dei norreni è riunito dal sovrano, Óðinn, per punire gli Æsir che hanno agito dietro il conflitto su Miðgarðr, la Terra. Loki, Baldr, Týr e Thòrr vengono esiliati tra i mortali.
Roma. Sotto la Basilica di San Pietro, il reverendo Giulio Viola guida un’organizzazione segreta di sensitivi, che percepiscono l’arrivo sulla Terra dei quattro Æsir esiliati. La scoperta fa entrare in gioco, oltre al Vaticano, le guide religiose delle principali religioni monoteiste, ciascuna a difesa di dogmi millenari.
In un susseguirsi di colpi di scena, da Dubai a Roma, da Teheran a Las Vegas, ognuno dovrà fare i conti con la propria coscienza, alla ricerca della verità assoluta. Perché, ormai, è giunto Il tempo degli dei.






Terminata l’ultima pagina, devo dire che ho difficoltà a categorizzare questo libro. E sicuramente è unico nel suo genere. Si attribuisce ai fantasy sempre una connotazione abbastanza “semplice e spensierata”, libri leggeri da leggere quando si vuole evadere dalla quotidianità e non pensare, ma non è proprio il quadro che ci viene dipinto da questo romanzo. Qui si mescolano il reale e l’irreale, le leggende, la religione e la storia, creando un’opera che è sì di stampo fantasy, ma per quanto riguarda i concetti, assolutamente no. Queste pagine, che abbracciano quasi un secolo, ci raccontano dei miti norreni, degli dei immortali leggendari che governano sui Nove Mondi, che ne regolano l’equilibrio e ne tutelano l’esistenza. Loki però, il dio della distruzione, nell’intento di creare il caos, causa lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale e, ancora più grave, incita l’utilizzo della bomba atomica. 

Loki rise in maniera fragorosa. "Adoro giocare con le creazioni di Odinn. Gli umani sono predisposti alla carneficina e all’assassinio. Basta dar loro un po’ di corda. Si, ho mostrato loro la via, ma la maggior parte di questo banchetto di sangue è merito loro."
 

Il danno viene arginato da Thorr, Baldr e Tyr. Odinn, adirato per il disastro compiuto dai quattro, li esilia proprio nel nostro pianeta, senza ricordi né memorie e ognuno in un luogo diverso. La chiesa, in contemporanea, grazie a degli individui con facoltà particolari, riesce ad individuare la presenza sul pianeta di queste divinità e cerca di tutelare se stessa e il suo potere. A questo si aggiunge anche la situazione politica precaria in cui il pianeta riversa e il terrore dell’inizio di un nuovo conflitto che questa volta sterminerebbe la razza umana definitivamente. Loki vuole proprio questo e cercherà di portare a termine il suo scopo con qualunque mezzo a sua disposizione. Ci riuscirà? Con quale scopo Odinn ha mandato Thorr, Tyr e Baldr sulla Terra senza memorie? Fa tutto parte del piano del Padre degli Dei? A voi scoprirlo leggendo queste pagine.
 

“Ho creato gli uomini e li ho lasciati liberi. Ma hanno voluto costruirsi le loro catene, le cui cime sono tenute da poche persone, più scaltre della moltitudine. Mi chiedi quale sia il nostro avversario? Ricordati, non c’è niente di più pericoloso dell’uomo che si crede un dio e che fa di tutto per diventare una divinità.”

“Ma non ci sono certezze, neppure per me, contro la pazza imprevedibilità degli umani.”


Dal punto di vista tecnico il libro è scritto veramente in maniera magistrale, la storia si articola in maniera scorrevole e i capitoli alternano il racconto dal punto di vista di tutte le fazioni, dando un quadro generale e molto dettagliato della vicenda. Se devo fare un appunto, la miriade di cenni e riferimenti sia storici (riguardanti proprio il periodo della guerra), sia religiosi (il rilievo politico e sociale della chiesa nella realtà oggettiva) e soprattutto di mitologia norrena in tutte le sue sfaccettature, rendono non facile la lettura ai neofiti del genere.
A me personalmente è piaciuto molto, un’opera davvero interessante, nonostante mi renda conto che non sia per tutti. Non lo consiglio ai lettori alle prime armi e a chi non ami i riferimenti storici e politici.
Per gli amanti dei miti e delle leggende norrene invece è consigliatissimo!




 

1 commento:

  1. Grazie Luana per le belle parole. Sono contento che il mio romanzo ti sia piaciuto. Spero che piaccia a molti altri allo stesso modo.

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