mercoledì 6 dicembre 2017

Intervista a "Emy Mars"



Ciao a tutti oggi con noi per l’intervista ci sarà Emy Mars. Ti ringraziamo per aver accettato di essere intervistata da noi e di averci dedicato del tempo.
Incominciamo subito a farti delle domande.

    •Emy Mars è uno pseudonimo, come mai non hai voluto chiamarti con il tuo nome?
Sono una lettrice di MM di lunga data e penso di aver letto quasi tutti i romanzi in circolazione (perlomeno fino a che le uscite non sono aumentate così tanto); proprio per questo frequento da tempo i vari gruppi che si occupano del genere con il mio vero nome. Quando ho deciso di mettermi in gioco come autrice ho preferito usare uno pseudonimo, per mantenere un salutare distacco dal mio alter-ego reale, specialmente visti i contenuti hard dei miei romanzi.

    •Hai scritto 3 libri tutti e tre MM, come mai hai scelto questo mondo?
Divoro MM da quando ancora ne uscivano un paio al mese, con una spiccata predilezione per quelli pieni di angst; adoro le dinamiche che si vengono a creare in una coppia formata da due uomini, e quando ho deciso di scrivere un romanzo è stato naturale dedicarmi a questo genere.

    •Hai mai pensato di scrivere un altro genere, e se la risposta è sì quale romanzo scriveresti?
No, per il momento sono molto soddisfatta di scrivere MM.

    •Dominatore e schiavo, un tema che collega tutti i tuoi romanzi, cosa ti affascina di questo mondo?
Mi ha sempre affascinato il mondo del BDSM, ma quello che vorrei far comprendere con i miei romanzi è che l’amore può presentare molteplici e differenti sfaccettature – non sempre condivisibili o accettabili secondo il proprio modo di essere – ma non per questo meno valide. Le dinamiche tra Dominatore e schiavo sono molto più profonde di quello che potrebbe sembrare e nei miei romanzi ho cercato di sfatare molti degli stereotipi in cui spesso ci si imbatte. 

    •Tu cosa saresti Dominatrice o schiava? E perché?
Nel mio romanzo Hurting love uno dei protagonisti è un sottomesso, con un carattere volitivo e a tratti piuttosto aggressivo. Non certo un tipo che si faccia comandare a bacchetta 24 ore su 24. Direi che mi ritrovo molto in questa descrizione, mi piace cedere il controllo a letto, ma non nella vita di tutti i giorni. 

    •Hai mai assistito a uno spettacolo bdsm o vissuto tu in prima persona?
No, mai assistito né vissuto in prima persona, perlomeno non in un locale.

    •C’è qualcosa che hai vissuto anche tu in quello che scrivi?
In maniera sfumata e meno accentuata, ci sono alcune situazioni che ho vissuto personalmente.

    •Dove ti piace scrivere su carta su pc? E dove?
Scrivo direttamente sul PC, preferibilmente in camera da letto.

    •Mattina, pomeriggio, sera, notte, quando sei più ispirata a scrivere?
Preferisco scrivere la sera, fino a tardi se è possibile. La notte mi ispira.

    •Stai già scrivendo qualcosa? E’ il seguito della serie o qualcosa di nuovo?
La serie Dungeon continuerà con almeno altri due capitoli di cui ho già in mente le trame, ma al momento sto scrivendo un romanzo autoconclusivo, dove esploro ancora una volta il rapporto Master/slave.

    •Come è nata la tua voglia di scrivere?
Penso  sia nata frequentando i vari gruppi su facebook che trattano il genere MM. Leggevo i commenti delle autrici, vedevo il piacere che provavano nello scrivere romanzi, e mi è venuta voglia di provare.

    •Cosa ne pensano i tuoi amici e parenti di questa tua passione?
Solo un paio di amici sanno che mi diletto a scrivere romanzi MM, tutti gli altri non ne sanno nulla e preferisco che continui così.

    • Sei mai stata giudicata da qualcuno che conosci per quello che scrivi?
Non è mai accaduto, ma è anche vero che solo due persone sanno cosa scrivo e sono entrambe di mentalità molto aperta. 

    •Cosa ne pensi dei blog e del mondo delle recensioni?
All’inizio è stata dura, spuntavo fuori dal nulla nel ristretto panorama del self MM, ed è stato difficile essere presa seriamente. Un paio di blog sono stati piuttosto duri nei miei confronti, mentre in altri ho trovato persone fantastiche che mi hanno supportata e stimolata ad andare avanti. Ammetto che all’inizio ero anche molto insicura, e solo dopo i primi riscontri positivi da parte dei lettori ho avuto il coraggio di chiedere le recensioni ai blog.

    •  I tuoi personaggi sono inventati o prendi spunto da qualcuno che conosci?
Tranne Malcom, il Dom del mio primo romanzo Dungeon che lavora come medico al Pronto soccorso, tutti gli altri sono inventati.

    • Ritorno al discorso bdsm perché mi piace molto, nei tuoi libri c’è sempre qualcosa di particolare, tipo la seduta con gli spilli, dove ti documenti?

Frequento un paio forum dove si confrontano persone che amano lo stile di vita BDSM. La seduta con gli aghi mi è venuta in mente proprio leggendo il commento di un utente che chiedeva consiglio su che tipo di aghi usare. La risposta che ha ricevuto mi ha “illuminata” e da lì è nata l’intrigante scena tra Jesus e Bill.

    •Dimmi che conosci qualche dominatore, ho sempre voluto conoscerne uno.
Ehm, sì. Tra le mie conoscenze c’è un Dom, ma è solo un amico e non sa (e spero non saprà mai) che il protagonista del mio primo romanzo è ispirato proprio a lui. 

    • Julian e Malcom, Jesus e Bill, Sean e Cole un aggettivo per ogni coppia.
Julian e Malcom - Romantica e dolce.
Jesus e Bill - Intrigante ed esotica.
Sean e Cole -  Contraddittoria e sexy.

    •Chi è che hai amato di più e di chi avresti voluto scrivere di più?

Ho amato molto il dolce e vulnerabile Julian, e forse avrei voluto scrivere di più su lui e Bill. Era il mio primo romanzo, non sapevo come sarebbe stato accolto e se lo avrei davvero pubblicato. Probabilmente Julian avrebbe meritato più spazio. 

    •Come mai le tue storie sono così brevi? Io avrei voluto leggere molto di più.
Non mi piace dilungarmi per riempire le pagine e, tranne per la storia di Julian e Bill che avrebbe meritato qualche capitolo in più, credo di aver sviluppato al meglio le trame negli altri romanzi. O comunque, al meglio delle mie possibilità.

    •Una domanda che nessuno ti ha mai fatto ma che vorresti ti facesse e risposta.
Scriveresti mai un romanzo senza lieto fine? Assolutamente no, i miei libri hanno contenuti forti, ma il lieto fine è assicurato.

    •Quando finisci un libro chi è la prima persona che legge il tuo libro?
Me stessa. Non ho nessuno che lo rilegga, così lo controllo per bene e poi lo pubblico. So che non è il massimo, ma sinceramente non saprei proprio a chi chiedere.

    •Quando scrivi ti piace fare leggere i tuoi pezzi a qualcuno oppure tiri dritto fino alla fine?
Al momento non faccio leggere i miei romanzi a nessuno prima di pubblicare, né a pezzi né interamente. Se avessi una beta, penso che preferirei comunque farle leggere il romanzo una volta terminato.

    • Ascolti della musica mentre scrivi e che genere?
Preferisco scrivere in silenzio, mi concentro meglio.

    •Qual è il tuo social preferito? Facebook, Istagram, Twitter?
Mi trovo abbastanza bene con Facebook, anche se ultimamente mi dà qualche problema con gli spam.

    •Chi crea le tue copertine? I personaggi li scegli tu?
Le copertine le preparo da sola e acquisto le foto sui siti specializzati. Per quanto riguarda i prestavolto… mi rilasso cercando su internet bei manzi che rispecchino l’ideale maschile che ho in mente.

    •Un libro che avresti voluto scrivere tu e perché?

Avrei voluto scrivere il bellissimo Cucciolo di SJD Peterson. Ho amato molto la storia di Micah e Tackett e ho apprezzato il modo in cui il loro rapporto è stato descritto e si è sviluppato.

    •Un genere che non scriverai mai.

Il romance puro non fa per me, come anche gli young adult.

    •Cosa fai quando magari ti blocchi nel bel mezzo della scrittura?
Mi succede raramente, diciamo che il problema maggiore è iniziare… e poi trovare il tempo per andare avanti.

    •Cosa consiglieresti a una persona che ha la passione per la scrittura?
    Che responsabilità! Mi sono appena affacciata su questo mondo e non credo di poter consigliare niente a nessuno. Direi che la cosa più importante sia iniziare in punta di piedi, scrivere ciò che ci piace e conoscere l’italiano.

Purtroppo siamo giunti alla fine dell’intervista, noi dello Staff ti ringraziamo per la tua disponibilità. Ti facciamo i nostri migliori auguri per la tua scrittura e ti aspettiamo con il tuo prossimo libro.
    
 
    Grazie a voi per la vostra gentilezza e per l’ospitalità sul vostro bellissimo Blog!  Emy

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