I poser si atteggiano...
Sono un uomo che non aveva nulla, ma ha trovato tutto.
Non tornerò mai più al nulla.
Ho giurato di proteggerla, ed è esattamente quello che farò.
Le immagini in cui mi sono imbattuto mi perseguitano ancora. Il segreto di cui mi faccio carico è pesante.
Si dice che i segreti mettano distanza tra due persone, ma la verità è molto più distruttiva di quanto non lo sia nasconderla.
Non lo svelerò mai. Non potrà mai saperlo.
Quando mi guardo allo specchio, il mio riflesso è quello che temo di diventare e non l’uomo che sono.
Mi fa sentire un poser, non meglio di tutti gli altri che fingono di essere esattamente chi non sono.
Come fa un uomo a mantenere la calma quando tutto si sta sgretolando proprio nelle sue mani?
Non ho iniziato nulla di tutto questo.
Non l’ho mai chiesto.
Ma è venuto a bussare alla mia porta.
Quando segreti e minacce bussano, non mi nascondo.
Apro la porta.
Perché il modo migliore per sconfiggere un poser è esserlo.
Mi faceva sentire al sicuro. Più di quanto chiunque avesse mai fatto prima. Il mio posto era tra le sue braccia e questo non sarebbe mai cambiato. Non importava quanto tutto il resto potesse diventare incerto; di lui sarei sempre stata sicura.
Cari Magnetici, torniamo tra i banchi della Alfa University, dove gli studenti più che di superare gli esami devono preoccuparsi della loro vita e non parlo solo di quella sociale disturbata dai malefici ronzii del BuzzBoss ma proprio di portare a casa la pelle! Ritroviamo Braeden e Ivy viversi il loro momento dopo gli sconcertanti avvenimenti del volume precedente, la loro storia procede apparentemente a gonfie vele, se non fosse per il segreto che Breaden ha accidentalmente scoperto e che non sa come confessare ad Ivy.
L’odio era un’emozione pericolosa. Poteva spingere un uomo a fare cose che normalmente non avrebbe fatto. Ma l’amore era lo stesso. Questo era il motivo per cui, fino a quel momento, avevo mantenuto le donne in una piccola scatola ordinata e avvolta in un fiocco solo per divertimento. Nel profondo c’era questo posto, un posto che avevo sempre percepito come presente. Lo nascondevo dietro il sorriso e il sarcasmo. Mi ero finto un uomo che non aveva dentro di sé quello che avevo io. Il buio. Un luogo in cui viveva la rabbia, ma anche la paura. Paura e rabbia formavano un cocktail micidiale. Il mio amore per Ivy era così forte da scatenare l’oscurità. Così come il mio odio per colui che le aveva fatto del male.
La volontà di proteggerla prevale anche sul suo senso di giustizia, il saperla inconsapevole dell’accaduto lo rende al tempo stesso sollevato e preoccupato, per lei, per la reazione che avrà quando scoprirà la verità eper l’impatto che questo avrà sul loro rapporto. Per questo motivo preferisce rinchiudersi con lei in una bolla fatta del loro essere l’una per l’altro, del loro stare insieme così naturalmente giusto da tenerli al riparo dal mondo…ma si sa che ogni bolla prima poi scoppia e la realtà farà presto irruzione nel loro mondo con conseguenze devastanti su Ivy.
Quello che non avevo detto a Ivy mi stava divorando. La scelta che avevo fatto era quella giusta. Almeno così pensavo all’epoca. Adesso, anche se ero sdraiato lì a guardare il motivo per cui avevo fatto tante cose, i dubbi mi perseguitavano, come l’eco del canto di un uccello in una giornata limpida.
L’autrice sceglie anche di portarci a passeggio nella mente di Zack, il che è assolutamente interessante e aberrante al tempo stesso. La sua premeditazione e la sua totale mancanza di empatia verso il prossimo rendono molto bene il delirio di onnipotenza che accompagna ogni suo gesto. Le sue, malate, giustificazioni al male che ha fatto e che si accinge a rifare trovano una logica solo nella sua mente malata. Il tutto avviene con l’aiuto di chi, ancora una volta, ha perso l’occasione di fare la cosa giusta, e questo non le sarà mail perdonato…a ragione secondo me.
C’è sicuramente una crescita dei personaggi in questo libro, Braeden deve affrontare il peso delle sue decisioni, deve guardare la donna che ama soffrire e forse anche rassegnarsi a perderla, ma non sarebbe da lui arrendersi senza combattere per quello in cui ha imparato a credere…e non sto parlando di football!
Ivy è quella che porta il peso più grande, quello della violenza, della violazione della sua identità di donna, della negazione del suo diritto di dire no e di essere ascoltata. Il modo in cui pone le basi per superare l’ostacolo è ammirevole, non perde fiducia nell’amore e nella fisicità del rapporto grazie a Braeden che in ogni momento si accerta che lei sia felice e al sicuro, dimostrandole che l’amore, quello vero è sempre più forte della violenza.
Sono sicuramente temi attuali quelli trattati in questo libro, la protagonista è una ragazza del tutto identica a tante altre a cui una notte di divertimento finirà per costare cara, e non per sua negligenza, ma per la volontà di qualcuno di farle del male.
«Braeden?» La mia voce era incerta. «Non l’ho mai fatto prima». La tensione nelle sue parole era innegabile. Non alleviava nessuno dei miei sentimenti dirompenti. «Non ho mai avuto una relazione. Non sono mai stato innamorato». «Anche tu sei il mio primo amore». Emise un suono, un incrocio tra un gemito e un ringhio, e mi prese il viso per fissarmi intensamente. «Non sei la prima, Ivy. Sei l’unica. Non ci sarà mai un’altra te».
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