Durante il primo anno, i ragazzi hanno stretto un patto col resto della scuola: chi pronuncia la parola Havoc, l’oscuro acronimo dei loro nomi, godrà di qualunque favore da parte loro, ma solo se è disposto ad accettare un prezzo. E io l’ho appena fatto.
Havoc, una parola che in inglese significa caos, ma anche l’acronimo formato dalle iniziali di cinque nomi che hanno portato il terrore alla Prescott High. Una banda di giovani più delinquenti che studenti che vivono di espedienti e violenza. Basta evocare il loro nome, ed essere pronti a pagare il prezzo richiesto e loro porteranno a termine il compito affidato, per pericoloso, malvagio o illegale che sia.
È proprio questo prezzo che Bernadette Blackbird è disposta a pagare, conosce già per esperienza diretta i metodi degli Havoc, ne è stata la vittima e ora ne diventerà parte. Nessun prezzo sarà troppo alto da pagare se potrà affrancarla dalla situazione in cui si trova e potrà aiutarla a tenere al sicuro la sorellina.
La mia vita è una tempesta perfetta, piena di fulmini, tuoni e nuvole temporalesche che provengono da tutte le direzioni. Non importa dove vado o cosa faccio: non posso evitarla. Ecco perché ho passato tutta l’estate a riflettere, chiedendomi se fosse il caso di convocare gli Havoc e se valesse la pena di pagare il loro prezzo con la carne.
Hael, Aaron, Victor, Oscar e Callum sono gli Havoc, ragazzi cresciuti per lo più in zone malfamate, a costante contatto con la violenza dentro e fuori casa in situazioni in cui nessun adolescente dovrebbe ritrovarsi, eppure loro ne hanno fatto la loro forza. L’unione delle loro menti, dei loro talenti e della violenza che sono in grado di scatenare li ha posti sul gradino più alto della catena alimentare, ma mantenere potere e controllo è un lavoro duro e incessante e soprattutto richiede lucidità e lungimiranza. Includere Bernie nel loro gruppo avrà degli sviluppi inattesi. Ognuno dei ragazzi in momenti diversi della vita è entrato a contatto con lei, a volte le sono stati di supporto, ma molto più spesso si sono trasformati nei suoi carnefici. Ora che lei è parte di loro, disposta a fare di tutto per vedere compiere la sua vendetta, ognuno è libero di dare sfogo ad ogni sorta di malato sentimento nei suoi confronti. Che sia attrazione, possesso o anche solo simulata indifferenza, Bernie si troverà a gestire questa nuova realtà dove l’attrazione sia fisica che mentale verso questi ragazzi sarà equamente suddivisa e parimenti soddisfatta.
Sto distruggendo i responsabili della mia distruzione. A volte, quando mi sento così, sono certa di essere un fantasma, di essere uscita dalla tomba per vendetta. Non posso essere viva con le emozioni che provo. Gli esseri viventi non dovrebbero sentirsi così pieni di miseria.
Essendo il primo volume di una serie, le dinamiche presenti, ma soprattutto passate tra vari protagonisti non sono ancora chiare. Ci sono flashback che ci riportano al passato, che spiegano come i vari personaggi siano venuti in contatto in maniera più o meno violenta, e cerca di motivare da dove nasce l’attrazione tra di loro.
Bernie è una ragazza abituata ad una vita piena di difficoltà, sia casa che scuola sono posti in cui deve costantemente difendersi, è abbastanza realista sul tipo di vita che l’aspetta e sulle poche prospettive sul suo futuro. L’unica scappatoia che vede è affidarsi a chi le ha dimostrato di poter rendere la sua vita un inferno, nella speranza che possano fare lo stesso con tutte le persone che nel presente e nel passato le hanno fatto del male. Solo dentro il gruppo trova una sorta di malato senso di appartenenza e il prezzo da pagare forse non le sembra più così gravoso. Attendiamo i prossimi volumi per il prosieguo della storia.
Sto giocando col fuoco, ma non importa se mi scotterò. Voglio che il mondo intero venga raso al suolo.
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