Perché diavolo mi serviva tutto questo? Non ne avevo bisogno. Avevamo moltissimi soldi. Potevamo ancora ricorrere all’istruzione parentale. Solo che io volevo… questo. Volevo andare a scuola, essere circondata da persone della nostra età. Volevo essere normale.
Normalità, questo è tutto quello a cui aspira Kaitlin Crosse: sedici anni, capelli blu e una carriera musicale di tutto rispetto alle spalle. Dopo anni in giro per il mondo con il suo gruppo, KC, aspira solo a vivere la normale vita di una studentessa di college, districandosi tra compiti e interrogazioni piuttosto che tra fan scalmanati e paparazzi pronti a inventare le storie più mirabolanti sulla sua vita.
Ora, accompagnata da Aubrey, amica di una vita, compagna di band, decisa come lei ad approfondire la sua istruzione, si accinge ad entrare come matricola alla prestigiosa Blue Ivy Prep.
La seriosa scuola le garantirà, per quanto possibile, un sicuro anonimato, ma KC dovrà attenersi al severo codice di comportamento dell’istituto, cercando di rimettere al passo la propria trascurata istruzione.
Era tutto perfetto. Presto, le foglie avrebbero cambiato colore. Avremmo avuto delle vere stagioni e il tempo per gustarcele, invece di essere costrette a guardarle dal finestrino dell’autobus mentre ci spostavamo di città in città per il tour.
Nella sua vita entreranno nuove conoscenze, alcune gradite altre meno, ma KC comprenderà presto che svincolarsi completamente dalla carriera che ha momentaneamente accantonato non sarà affatto facile. Sicuramente la sua giovane età non l’ha messa al riparo negli anni da situazioni spiacevoli in cui altri avrebbero dovuto occuparsi di lei e non il contrario, e il caso della sua bella, ma fragile madre a cui la ragazza deve, in più di una occasione, fare lei stessa da genitore.
Nonostante sul suo conto girino le mille storie e gossip KC è una ragazza con la testa saldamente sulle spalle, sebbene nella vita di tutti i giorni debba ostentare un atteggiamento spavaldo e fiero a volte, in privato emergono insicurezze normali per una ragazza della sua età.
Io scrivevo i testi delle canzoni. Le parole, il modo in cui modellavano e formavano la musica per aiutare a convogliare l'emozione, erano una delle cose che capivo meglio.
Particolare come in questo libro il love interest della protagonista sia di volta in volta catturato da personaggi diversi, tre soggetti che in maniera diversa riescono ad attirare la sua attenzione.
Lachlan che condivide con lei la passione della corsa e la sorprende con i suoi “baci ninja”, Ramsey, assistente ......., che le fa da tutor, ma che stimola altro oltre la sua curiosità accademica e infine Jonas il musicista lunatico che lascia spartiti di musica attaccati alla sua porta ignorandola per il resto del tempo. Ognuno di loro smuoverà qualcosa dentro KC, ma tutti sono accumunati da un elemento potenzialmente distruttivo che lei scoprirà e che la lascerà davvero sconvolta.
Cari Magnetici, primo libro di una serie, questo è narrato dalla sola voce della protagonista, è uno slow burn molto slow, se e come sfocerà in altro lo vedremo, ma al momento la situazione tra i protagonisti è ancora abbastanza platonica tenendo anche in considerazione la giovane età della protagonista. Sicuramente il personaggio meglio caratterizzato è Kaitlinn, essendo sua appunto la voce narrante, ma sarà interessante capire nei prossimi volumi i pensieri e le motivazioni dei tre ragazzi che al momento le gravitano attorno. L’ho trovato sicuramente un libro diverso, che si discosta per ora dal classico schema, infatti la scelta su chi potrebbe diventare l’effettivo protagonista maschile è ancora molto aperta, oppure il tutto potrebbe virare su una scelta “collettiva”, ma questo lo scopriremo con il tempo.
Nessun commento:
Posta un commento