giovedì 4 aprile 2024

Recensione a "Fighting souls" di Kyra Synd

 




Genere: Dark Romance
Serie: Criminal scars #2
Editore: Dark Zone Edizioni
Data d'uscita: 31 Marzo 2024
Pagine: 291
Prezzo: eBook 2,99

 
 
 
 
 
Lei è proprietà del capo. Lui nella banda è il campione del massacro. Incatenati a un sadico burattinaio, riusciranno a combattere per il loro amore?

Eva è senza futuro. Finita nelle mani del capo della banda ancora adolescente e devastata, ha trovato nella ricerca dei propri aguzzini una ragione per rialzarsi e legarsi a un uomo tanto pericoloso. Il suo interesse per il Corso, però, attira l’attenzione e il tentativo di nasconderlo li mette al centro di giochi perversi e violenti.
Lui è incatenato al fratello maggiore. Aveva incontrato Eva dopo essere stato punito con un pestaggio e gli aveva regalato uno spiraglio di luce, ma nel tentativo di reprimere ogni sentimento l’ha esposta a un pericolo maggiore. Negare ciò che prova per lei non è più possibile.
Eva è pronta a sopportare dolore e umiliazione per proteggere l’uomo di cui è segretamente innamorata da anni, ma non a dimenticare ciò che l’ha distrutta. Il Corso è disposto a scalare la gerarchia interna per liberare la ragazza che gli ha dato una ragione per vivere, ma il capo li tiene in scacco e rivendica la sua proprietà.
Quando verranno fatti a pezzi, troveranno la forza di combattere per amore?
 
 
 
 
 
 

 

Eva mi dà briciole e io le restituisco polvere. Non possiamo essere amici. Non possiamo essere amanti. Non possiamo essere niente.

 

Il Corso ed Eva: ritorniamo nel mondo delle anime tormentate di Kyra Synd con un libro che avrà la capacità di annientarvi e ricostruirvi in un unico colpo.

Lui è un soldato arruolato, suo malgrado, tra le file del Ronin, un lottatore dall’animo di un cavaliere che si trova a combattere contro un drago che non può sconfiggere. Non da solo almeno.

Eva è nata nella violenza, in mezzo ad essa è cresciuta e ne è stata divorata fin quasi all’annullamento di sé stessa. Anche lei è una combattente, che però ha imparato a lottare in una maniera diversa. Il suo mondo inizia e finisce con la volontà del Ronin, dittatore crudele e assoluto della sua esistenza.

 

È qualcosa di diverso dal solito per me. È bello e sono con il ragazzo che mi ha stregato la prima volta che ho posato lo sguardo su di lui, quattro anni fa, quando avevo ancora paura di tutto ciò che respirava e lui veniva pestato a sangue da suo fratello. Nei suoi occhi c’era una luce particolare, diversa, che lascia trasparire soltanto in combattimento. Un lupo. E poi c’erano rabbia, tormento… dolore. Nei suoi occhi di ghiaccio ho visto il mio riflesso, le mie emozioni.

 

Sia Seba che Eva non vivono, si limitano a sopravvivere, leanimata dal solo e unico scopo di vendicarsi del male subito e lui nella speranza di poter affrancare la vita di entrambi dalla schiavitù che è stata loro imposta, da quel collare che giorno dopo giorno li strozza e riportandoli da un padrone che non hanno scelto. Seba vuole Eva, e la vuole libera dalla vita di miseria che sta vivendo, la vuole lontana da quella realtà che ora incatena e intrappola entrambi e soprattutto la vuole sua, per sempre. Ogni secondo che viene concesso loro è manovrato dai fili di un burattinaio che li fa danzare a un ritmo che non conoscono, li relega ad una recita di cui non sanno le battute, ma di cui qualcuno ha già scritto il finale.

 

Inspiro a fondo e l’immagine della sala torna nitida davanti ai miei occhi, tra chi ....., fuma o tira. Ormai risultano un ammasso di corpi informe ed è questo che vuole il Ronin, perché così sa di controllarci tutti sventolando la sua moneta di scambio. Ma, alla fine, a vincere è sempre e solo lui. Giro la faccia nella sua direzione e il capo ricambia. Non serve neppure che lo chiami, porca miseria! Riesce a tenere sotto controllo ogni dannato angolo della taverna, anche se sembra concentrato su altro. Come lo ..... uno che non abbassa mai la guardia?

 

Il deus ex machina di tutto è sempre e comunque lui: Ron che pare sempre un passo avanti a tutti, che conosce e sfrutta le debolezze di chiunque. Non ha morale né empatia, concepisce il mondo solo nei limiti della sua follia, lo abbiamo già visto all’opera con Simone e Sonia e ora anche con Seba ed Eva in maniera ancor più crudele. La sua abilità sta nel dare una speranza illusoria e godere poi del danno creato quando la vittima si rende conto di non aver mai avuto scampo. Quello di cui sono fermamente convinta è che ci abbia mostrato solo la punta dell’iceberg e che ci dovremo perdere nella sua follia prima di trovare la strada fuori dal labirinto della sua mente.

 

Si avvicina, torreggia su di me e con uno scatto fulmineo mi afferra il collo. «Non sfidarmi, scoiattolo, o ti toglierò dalla gabbia. Così smetterai di correre nella ruota per me.» «Quelli sono i criceti» sibilo. Si china e mi respira dritto in faccia. «Tu sei uno scoiattolo e sei mia. Se vuoi che il gioco continui e il Corso non crepi male, continua a correre per me.» Mi aggrappo al suo polso, i muscoli e i tendini tesi lo rendono simile all’acciaio. «Cosa vuoi davvero?» Per una frazione di secondo i suoi occhi si illuminano. «Bruciarvi tutti.»

 

Forse inizialmente il personaggio di Eva potrà sembrare dimesso, troppo arreso, ma trovo interessante che sia lei ad accorgersi in poco tempo della vera natura di un’altra protagonista a noi già nota. Eva la inquadra al primo sguardo, comprende la natura del rapporto che lega Sonia a Simone e la pericolosità nascosta dietro una facciata apparentemente dimessa. Comprende di aver davanti forse l’unica vera minaccia in grado di sovvertire il mondo da cui entrambe provengono, che ha forgiato le loro vite e quelle degli uomini a cui sono legate. Personalmente, progredendo con la storia, ho paragonato Eva a una sopravvissuta ad una persona che, trovatasi in condizioni di vita avverse ha soppresso la propria umanità a beneficio della sopravvivenza fisica e mentale. Ha spento i sentimenti e le emozioni che potevano condannarla. Sarà la storia con Seba a riportare a galla quella parte di lei, e questo le farà paura perché la renderà vulnerabile.

Seba dal canto suo è il bravo ragazzo caduto per errore nella storia sbagliata, anche nella violenza e nella depravazione in cui viene suo malgrado spinto, riesce comunque ad uscirne con una connotazione positiva, almeno agli occhi di chi legge. 

La storia tra Seba e Eva non è una favola, così come non lo era la storia tra Simone e Sonia, sono tutti degli outsider e non mi aspetto per loro un classico lieto fine. Sono troppo rotti, troppo corrotti dalle macchinazioni a cui sono stati sottoposti e portano in loro il seme di una violenza di cui mai si libereranno; quindi, mi limito a dire che avranno forse il finale che meritano, ma di certo dovranno sudarselo e mettere in conto vittime e devastazione sul loro cammino.

 

«Tu sei il mio posto» sussurro. «E tu sei il mio. Da sempre. Per sempre.» Contrae i muscoli, un ringhio gli vibra nel petto e mi morde una spalla. «Per questo li ....... tutti.»






 
 
 
 
 
 
Grazie all'autrice e alla CE per averci fornito l'eBook
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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