LibriMagnetici: Recensione a "Il gioco dell'anima" di Javier Castillo

Genere: Thriller

Editore: Salani

Data d'uscita: 18 Aprile 2023

Pagine: 384

Prezzo: eBook 11,99 - cartaceo 18,90

New York, 2011. Una ragazza di quindici anni viene trovata crocifissa in un quartiere di periferia. Poco dopo Miren Triggs, una giovane giornalista investigativa del Manhattan Press, riceve una strana busta. Dentro trova la polaroid sfocata di un'altra adolescente imbavagliata, con una sola annotazione: «Gina Pebbles, 2002». Sulla busta, in una grafia irregolare, c'è scritto: ‘vuoi giocare?' Un invito inquietante che Miren accetta immergendosi senza riserve nell'indagine sulla scomparsa della ragazza, con l'aiuto del suo ex professore di giornalismo, Jim Schmoer. Gina è ancora viva? Che legame c'è con l'altro macabro omicidio? Ma soprattutto: chi sono i Corvi di Dio? Difficile stabilire il confine tra un gruppo di adolescenti annoiati e una setta di pericolosi fanatici, tra una sfida provocatoria e un rito sanguinario. Dopo "Ragazza di neve", da cui è stata tratta la serie Netflix, Javier Castillo torna con un thriller che trascina il lettore in un gioco fatale, in cui si lanciano i dadi della fede, della passione e dell'inganno. In palio un oscuro segreto che, se scoperto, può cambiare tutto.

«E cos’è la vita, se non un gioco in cui siamo destinati a perdere?»

A distanza di nove anni, l’ispettore Ben Miller si trova di nuovo ad indagare su un omicidio, e non è un omicidio qualsiasi: di nuovo una studentessa, di nuovo seguendo una sorta di schema nell’esecuzione dell’assassinio, e di nuovo una morte terribile.
Lui, che porta la sua di perdita, si ritrova in quell’indagine, dove l’elemento fondamentale è la scomparsa; con l’indagine, anche la sua vita si intreccerà inevitabilmente con quella di Miren Triggs e di Jim Schmoer, e tutti loro non ne avranno più il controllo.
Quegli omicidi, i biglietti, le tracce dei “Corvi di Dio” li porteranno attraverso un dolore nuovo, fatto stavolta di paure, di strade dalle svolte inaspettate e di nuovi sentimenti come la rabbia.
Per molto tempo Miren stessa è stata dominata da essa: come una strana forza interiore, l’ha sostenuta, l’ha guidata nell’oblio della dimenticanza di quella terribile notte.
Ora è il momento in cui deve lasciarla andare, perché la porti alla risoluzione del caso e a recidere quel filo invisibile che la lega ai suoi aggressori.

«La fine della storia non è mai quella che vorresti, ma quella che è sempre stata inevitabile.»

Con un ritmo incalzante, scorriamo le pagine, inseguendo un’apparente risoluzione del caso, ma in realtà, con un colpo di scena davvero particolare, Javier Castillo ci porta alla fine del “gioco della anime” confermandosi, dopo “La ragazza di vetro”, come uno degli autori di thriller più interessanti. Consigliatissimo!

«Capì che aveva scommesso la sua anima nel gioco più importante della sua vita, e aveva vinto.»