mercoledì 29 marzo 2023

Recensione a "Dream Kiss" di Bianca Marconero

 

 
Genere: Sport Romance
Editore: Self publishing
Data d'uscita: 19 Marzo 2023
Pagine: 545
Prezzo: eBook 2,99 - cartaceo flessibile 13,90
cartaceo rigido 19,90

 
 
 
 


Occhi sulla palla!
Nel caso di Kevin Young, giovane stella dei Royal London Knights, la frase è da prendere alla lettera.
Sopravvissuto a un’infanzia di dolore, segnato nel profondo dell’anima, ha un solo obiettivo: diventare il miglior calciatore di sempre.
Le ragazze vanno bene, ma l’amore no. I cuori spezzati possono sempre rompersi due volte, e nessuna distrazione è concessa a uno sportivo come lui.
Ma una sera, in un esclusivo Club di Londra, quando la cameriera più maldestra e più bella del mondo gli finisce addosso, non rovina solo la sua T-shirt, ma gli devasta il cuore.
Lei è Holly Wallace e uno come Kevin non l’ha mai incontrato. Uno che le entra sottopelle. Uno così rovente da farle desiderare di essere nuda.
Però Kevin è famoso e Holly non può cedere a qualcuno che vive sotto i riflettori.
Perché chi si nasconde non può correre il rischio di essere visto.
Ma fino a quando si può fuggire dalla passione, dal desiderio e da baci che sembrano la prima pennellata di un capolavoro?
Si può davvero rinunciare all’unica persona in grado di farci battere il cuore?

“Dream Kiss” è un romanzo
AUTOCONCLUSIVO. Non è collegato a nessuna storia precedente.
 
 
 
 
 
 
 

 Non si può mai sapere cosa succede, se permetti a una persona di avvicinarsi. Si stratificano troppe emozioni e si corre il rischio di restare coinvolti. Meglio stroncare tutto sul nascere, con la speranza che, senza allenamento, il cuore diventi ipotrofico.
 
Ed è così, cari Magnetici, che voglio iniziare la recensione di questo sport romance, che fin dall’inizio si rivela molto più di quello che appare. Le premesse ci sono tutte e resterete sorpresi davanti ad una storia che penserete di aver già letto, anche se con sfumature diverse. Perché sì, c’è lo sportivo bellissimo dal passato difficile, dedito alla squadra, amato da tutti e circondato da donne. E poi c’è lei, la ragazza un po’ svampita che lo incontra per caso in un locale e non lo riconosce, unica forse in tutta Londra a non sapere chi sia la punta dei London Knighs.
Nonostante gli apparenti clichés, le premesse per uno sport romance fine a se stesso svaniscono subito. Ci sono le partite, gli allenamenti, e il cameratismo dello spogliatoio, insieme ad un gruppo di comprimari, Gabriel, Connor e Faith su tutti, che ruota attorno alla squadra. Ci sono le spacconate, gli scherzi, l’impegno e il sudore che ti scivola addosso come se fossi lì, in campo, a soffrire con loro portando i muscoli allo stremo.
Che bello leggere uno sport romance degno di questo nome, dove veramente si parla di sport e il campo la fa da padrone e le azioni sono descritte con cura minuziosa. Eppure ecco che accanto alla fatica fisica che traspare dai paragrafi c’è anche tanta poesia. Sia nei pensieri di un ragazzo quasi troppo perfetto per essere vero che nella testa della protagonista, Holly, metà riconosciuta al volo, ma che nasconde troppi segreti. Holly detta le regole della storia ed è una mosca bianca in un mondo dove le donne ruotano intorno alle star solo per rubare i famosi quindici minuti di fama sui social o sui giornali.
Ma questi due sono di un altro pianeta, con i cuori stretti e pieni di dolore troppo segnati da chi, dovendo proteggerli ed amarli, li ha racchiusi in una gabbia di opportunismo e ricatto. E quando Kevin Young, promessa ventiquattrenne della squadra che conta centoventi milioni di tifosi nel mondo parla di lei, tutto quello che fino ad allora ha conosciuto inizia a tremare.
 
Io la sto seguendo. E vorrei non arrivare mai. Come quei film che ti dispiace che siano già a metà, perché sai che poi finiscono e tu resterai a pensarci per ore. Voglio prolungare questo scambio assurdo. Mi piace tutto di lei, non solo il ..... Mi piacciono le sue dita sul mio polso, quel pezzo di collo accarezzato dai capelli, quel tono di voce da signorina beneducata con sfumature erotiche pazzesche e mi piace il fatto che sa arrossire. Lei non è una ragazza. È l’evoluzione della specie.
 
Kevin è stoico, ma comprende per primo la portata del piccolo uragano biondo dalla lingua lunga e gli occhi grandi e spaventati. Holly è una poesia tutta strana, che si scrive da sola: urla la propria indipendenza e cerca la propria dimensione anche se ormai è convinta di essersi rassegnata ad un’apparente immobilità. Laddove Kevin spinge per farla fiorire, Holly si descrive solo per sottrazione.
 
«L’avevo accettato, sai?»
«Cosa?»
«Di essere una persona a metà», finalmente versa il vino, ma finisce mezzo fuori.
«Dico davvero. Se nasci morto non muori vivo. Mi segui?». Scuoto la testa. «Io sono come un sasso. Dovevo solo mettermi il cuore in pace, capisci?»
«No».
«Perché sei stupido», oltre all’offesa, c’è una sfida evidente nel suo sguardo.

 
I personaggi si svelano in un crescendo emozionante, acquistando ritmo pagina dopo pagina, come se ci trovassimo in una finale contro lo Spartan a soffrire per il dannato punteggio. Il cronometro scorre, l’arbitro è implacabile e tutti i giocatori hanno un ruolo preciso, legati in uno schema chirurgico che va oltre i Tre Leoni. Meravigliosi i personaggi che ruotano intorno alla vita di Holly. Vittoria e Arthur meriterebbero un discorso (e un libro) a parte perché la tensione tra loro apre infinite possibilità e il lettore resta lì a chiedersi cosa potrà mai essere successo a questi due, inseparabili amici di infanzia adesso adulti irrisolti. Altro discorso (e altro libro) meriterebbero anche Faith e Gabriel (senza dimenticare Connor): i momenti più divertenti del romanzo sono condizionati dai battibecchi e dalle loro battute serrate, oltre a quelli in cui entra in scena un certo Nigel (chi ha letto il libro sa che Mr. Wentworth è davvero impagabile).
Queste due non-coppie fanno da cassa di risonanza a ciò che fin da subito invece lega i due protagonisti: Holly e Kevin inseguono disperatamente il loro finale romantico, anche se in tempi diversi e schierati in squadre all’apparenza avversarie. Ma sono proprio le colonne sonore dei film e le citazioni di pellicole famose di cui Kevin è appassionato a tenere viva la speranza che quel Bacio da sogno sia solo il fischio di inizio di un match tutto da giocare, sudare e, si spera, alla fine, vincere.
Anche se ho apprezzato moltissimo l’evoluzione di Holly, Kevin ci sprona a leggere la vita, e le sue sfide, nel modo giusto. Nonostante abbia avuto un trascorso difficile si reputa un privilegiato: non prova rancore e non dà per scontato nulla di quello che possiede. Il pubblico lo ama perché è un lottatore che non si risparmia. Ha i piedi per terra, non solo su un pallone: è semplicemente grato. Pur nella sua quasi assoluta perfezione non risulta mai stucchevole perché è costruito in modo perfetto. Sia la calibratura di tutti i personaggi citati fino ad ora che il modo brillante in cui interagiscono rendono la lettura davvero piacevole. Nonostante molti siano i sentimenti coinvolti, sono la speranza e la forza d’animo a prevalere e, soprattutto nella seconda metà del libro, affidiamo a Kevin il compito di trovare quella chiave di lettura:
 
«Il lieto fine, Holly, si scrive all’inizio delle storie, quando sai che ce la metterai tutta per prendertelo».
 
Con queste parole voglio concludere, cari Magnetici, lasciandole rimbombare come meritano sugli spalti di uno stadio immenso. Quindi se amate il calcio o lo sport in generale, se volete la vostra favola sulle note di Ronan Keating e sperate di trovare la persona con cui condividere una panchina, questo libro fa proprio per voi.


 

 
 
 
 
 
 
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