LibriMagnetici: Recensione a "L'ultima partita" di Amie Knight

Genere: Sport Romance/Contemporary Romance

Serie: The Summerville Sports #3

Editore: Heartbeat Edizioni

Data d'uscita: 13 Giugno 2022

Pagine: 210

Prezzo: e-book 3,99

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L’ultima partita non è sempre la fine. A volte, è l’inizio di qualcosa di più bello. Da linebacker professionista, vivo e respiro da sempre per il football. L’unica cosa che amo tanto quanto il gioco è il mio fratello gemello, Max, che mi ha sempre tenuto impegnato a sistemare i suoi casini. Casini che l’hanno portato dietro le sbarre. Quindi, non dovrei essere sorpreso quando una bellissima donna si presenta alla mia porta, dicendo di essere incinta di Max. Glory è esasperante e folle per la maggior parte del tempo. Ma per quanto io cerchi di negarlo, quella piccola testa calda ha fatto breccia nella mia vita piatta come un uragano di categoria 5, distruggendo le mie difese e tatuando il suo nome sul mio cuore. Ho paura che non funzionerà mai. È una mamma single, l’ex di mio fratello, e potrei rovinare tutto. Ma se il football è la mia chiesa, Glory è il mio paradiso e non posso rinunciare a lei...

Mason Stark è un co-protagonista che abbiamo conosciuto nel primo volume di questa serie, e che ci aveva colpito per la sua dolce amicizia con Elsie, la sorella con bisogni speciali del protagonista, inversamente proporzionale alla sua stazza fisica di quasi due metri per centoquindici kilogrammi. Questo ultimo volume della trilogia inizia con un flashback sulla sua infanzia, che ci permette fin da subito di capire la sua vita e il suo modo di agire.

«Alcuni giorni erano tremendi. In altri avrei voluto solo dimenticare.»

Ormai a fine carriera, Mason vede la sua vita stravolta da quella donnina piccola e molto incinta che è Glory, una giovane che ha vissuto col suo fratello gemello un’avventura: e il messaggio di questa storia, a mio personalissimo parere credo sia proprio questo. Mason e Glory, non volendo, non cercandolo, si avvicineranno proprio grazie a quella gravidanza, alle difficoltà che entrambi vivono: lei, senza lavoro, ma ben decisa ad avere il suo piccolo, lui, divorato dai sensi di colpa verso quel fratello che ha fatto dell’autodistruzione la sua vita. Entrambi non vogliono deludere l’altro, ma non tanto nei sentimenti quanto nell’accettare l’altro così com’è, con tutti i difetti e le mancanze.

«Potrebbe suonare stupido, ma fu in quel momento che me ne accorsi. Che mi importava di lei. Che non ero seduto in quella sala solo per i bambino. Che ero lì anche per lei.

……..

Non lo meritavo. Ed era a quello che si riduceva tutto. Lui meritava una donna che corresse da lui, non che scappasse. Meritava una donna che non fosse un tragico disastro e che fosse stata messa incinta da un altro uomo. Meritava di più. »

La loro storia ci mostra ancora una volta che i figli, come dice il detto popolare, "sono di chi li cresce e non di chi li fa" e lo fa in modo molto delicato, raccontando un innamoramento graduale e sensuale, più che sessuale. La parte sportiva qui è molto presente, ma come parte fondamentale della vita del protagonista, che proprio nel football ha trovato la salvezza dal dolore della perdita dei suoi genitori: quando la sua carriera finirà, sarà proprio Glory a dargli ancora una nuova possibilità di credere in se stesso. I POV sono come di prassi per quest’autrice alternati ed in prima persona, per cui la lettura si conferma fluida e piacevole.