martedì 7 giugno 2022

Recensione a "Bloodline" di Kyra Synd


Genere: Mafia Romance distopico
Editore: Self publishing
Data d'uscita: 7 Giugno 2022
Pagine: 278
Prezzo: e-book 2,99 cartaceo flessibile 12,90



Il destino di Craig è scritto dal giorno della sua nascita, perché ciò che Ethan decide è legge. Il primo compito gli è stato assegnato da bambino: proteggere Kobra. Due assassini legati dal sangue, dalla morte e dall’odio. Non possono provare emozioni, sono stati addestrati per questo: la falce di ghiaccio e la morte nera. Eppure, Kobra non ha mai dimenticato Lean, il suo angelo, né la sete di vendetta. Craig nasconde tanti segreti, troppi e pericolosi. Una giovane donna e una bambina, però, potrebbero dissuaderlo dal compiere il proprio destino, per stravolgerlo dalle fondamenta, a costo di fare a pezzi il suo cuore ancora una volta. La guerra per il potere è iniziata, silenziosa come un serpente.
ATTENZIONE: contiene scene e linguaggio espliciti, con atti di violenza e criminali. Per i temi trattati si consiglia la lettura a un pubblico adulto e consapevole.




"Non ho più un nome né una identità, ma quante ne servono in una vita che non mi appartiene, poiché è proprietà esclusiva dell’organizzazione. Fino al mio ultimo respiro."

Questo libro rappresenta un retelling in versione mafia romance della storia di Romeo e Giulietta: ambientata in un futuro distopico vede schierarsi su fronti opposti non famiglie veronesi bensì organizzazioni criminali che hanno lo scopo di creare il perfetto assassino. Craig e Kobra, due facce della stessa maledetta medaglia: addestrati a uccidere senza provare emozioni, senza fare domande, un obbiettivo dopo l’altro, una vita spezzata dopo l’altra. I sentimenti sono banditi… ma lo sono veramente?

"La mia vita non è fatta di speranza, ma di morte e io ci vado a nozze."

Nella loro vita due donne: Aliah e Lean: diverse per estrazione sociale, per carattere anche, ma uguali nell’amore che provano per i loro uomini. Un amore difficile, ma incrollabile, che niente, né il tempo né la distanza possono spegnere. Entrambe le coppie possiedono tratti comuni agli sfortunati amanti shakespeariani, quello che li distinguerà sarà il diverso corso che daranno al loro destino: chi sceglierà di lottare e chi invece di cadere, in entrambi i casi l’amore sarà la loro esaltazione e la loro condanna.

"Malati, questo siamo. Nemmeno nel sesso riusciamo a liberarci dell’ombra della morte, che ci ha divorato e resi suoi figli al punto di cercarla, bramarla in una dipendenza morbosa. La odio, ne provo repulsione, eppure non posso farne a meno e non c’è modo di disintossicarsi da questa droga, perché ce l’ho nel cervello e mi scorre nelle vene."

Si troveranno sui lati opposti di una guerra non voluta da loro, non cercata, ma di cui tutti sono le vittime. Dovranno decidere cosa perdere e cosa vale la pena di salvare a costo di sacrificare tutto, forse anche la vita.

"Devo circondarmi di odio per proteggere chi amo." "Ti odio" sussurra di nuovo, appoggiando la fronte alla mia. "Anche io." Perché l’amore uccide nella nostra vita e io voglio che lui viva."

Difficile scrivere di questo libro senza darvi spoiler sulla trama, ma penso che ognuno abbia diritto di leggere ed elaborare la storia a modo suo, io personalmente ho letto questo libro due volte, perché c’erano così tante sfaccettature che non volevo perdermi niente, volevo capire il perché di certe scelte, che inizialmente confesso mi avevano un attimo spiazzata, ma che poi ho compreso.

"Condanna, ne ho la certezza. Abbiamo appena siglato la nostra condanna, ma tutto ciò che riesco a provare è un calore dolce che mi accarezza e inonda. Incrocio i suoi occhi, mentre ricambio il gesto, e ci leggo la stessa identica consapevolezza. Condannati e felici."

Craig è a mio giudizio il protagonista assoluto di questo libro, domina assolutamente la scena. La sua bellezza, secondo me, sta nel suo essere assolutamente coerente con la sua identità di assassino: non ti fa sconti, non viene ingentilito, è la falce di ghiaccio in tutto e per tutto e di conseguenza si comporta. L’unico sprazzo di umanità che l’autrice ci consente di vedere è nel suo rapporto con Miryam e poi successivamente con Maze. Si comprende che quella parte umana esiste e che lui l’ha donata a queste due donne in maniera assoluta, sacrificando tutto, anche sé stesso, anche chi aveva il compito e il dovere di proteggere. Brava l’autrice che ha saputo nei tre atti del libro costruire, sviluppare e concludere una storia che sorprende, fa riflettere e anche commuovere il tutto senza mai perdere di ritmo e mordente. Le citazioni tratte dall’Inferno dantesco inserite in apertura di ogni atto contribuiscono sicuramente a dare quel tocco in più di cupezza e quel senso di tragedia che creano il giusto mood per affrontare il racconto. Attendo con ansia lo sviluppo della storia di Adam, personaggio qui secondario, ma che ha sicuramente ritagliato il suo spazio e sollevato più di una curiosità.
Ringraziamo l'autrice per averci fornito l'Ebook





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