Tutti i bambini sognano, ma non tutti i sognatori diventano scrittori in età adulta, trasformando le proprie fantasie in parole e proiettando le proprie aspirazioni su pagine ricche di avventure e drammi. Jim Thompson di sogni ne ha sempre fatti tanti, soprattutto perché il suo mondo ha orizzonti paradossalmente ben più limitati degli enormi spazi desertici del natio Oklahoma e dei promettenti cieli azzurri del West. Suo padre è a suo modo un ingenuo sognatore, incapace di cogliere il male che si annida in ogni anfratto umano, ed è quasi del tutto assente. La famiglia si stringe intorno alla madre, donna più pratica e meno propensa ai voli pindarici, ma le ristrettezze economiche e le difficoltà del periodo, alle soglie della Grande Depressione, non lasciano spazio all’ottimismo. È con queste premesse che il giovane Jim muove i primi passi importanti nella vita, sotto la guida di un nonno materno dalla personalità debordante, propenso agli scatti d’ira così come al fuoco del whisky e delle compagnie femminili proibite. Passando da un lavoro temporaneo all’altro – per esempio, quello di fattorino d’albergo – senza smettere di scrivere, sua passione mai sopita, e indulgendo a sua volta in alcol e compagnie pericolose, Thompson racconta la sua vita con il sarcasmo che lo ha reso immortale. E, da buon narratore, trasforma la sua esistenza in un romanzo autobiografi co, pubblicato per la prima volta nel 1953, che contiene tutti gli elementi delle storie da lui narrate negli anni attraverso i suoi personaggi. Qui il “bad boy” è lui e non ha bisogno di inventarsi altri protagonisti.
È pressoché inevitabile che un uomo che se la fa con due donne – la moglie e la migliore amica della moglie – prima o poi finisca nei guai. Ma se le donne in questione sono addirittura tre, il destino di quell’uomo è quasi segnato. Nella sonnacchiosa Potts County, Texas, dove non succede mai nulla, lo sceriffo Nick Corey trova il modo di rendere meno noiosa la quotidianità. In fondo, non è tutta colpa sua, considerata la petulante moglie che, oltre a minacciarlo costantemente di svelare particolari piccanti del loro ménage e di far naufragare le sue possibilità di ottenere un altro mandato, lo costringe ad avere tra i piedi suo fratello, un ragazzo non a posto con la testa. Ma ci vuole ben altro per dissuadere Nick Corey dai suoi propositi: sarà pur vero che il paese è piccolo (appena 1280 anime) e la gente mormora, però nessuno ha ancora messo in discussione la sua capacità di mantenere l’ordine, come scoprono a loro spese un paio di malcapitati. Colpo di spugna, uno dei romanzi più riusciti di Jim Thompson, pubblicato per la prima volta nel 1964 col titolo Pop. 1280, è il ritratto impietoso di una comunità piccola dove dominano perbenismo e gusto per l’intrigo. Il trionfo del sarcasmo noir di Jim Thompson, da cui è stato tratto un famoso film di Bertrand Tavernier, mentre è in lavorazione una nuova ritrasposizione cinematografica, diretta da Yorgos Lanthimos, regista di The Lobster e La Favorita.
JIM THOMPSON è nato ad Anadarko, in Oklahoma. Ha cominciato a scrivere romanzi molto giovane, vendendo il suo primo racconto a True Detective quando aveva solo quattordici anni. Ha scritto ventinove romanzi e ha cosceneggiato Rapina a mano armata e Orizzonti di gloria, capolavori di Stanley Kubrick. Da molti suoi romanzi sono stati tratti dei film, sia negli Stati Uniti che in Europa. È morto in miseria a Hollywood nel 1977. HarperCollins ha pubblicato tra gli altri L’assassino che è in me, I truffatori, Alla larga dal Texas e Bad Boy.
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