venerdì 18 febbraio 2022

Recensione a "Dialogo tra amanti ai tempi del Covid 19" di Valentine Bovary


Genere: Contemporary Romance
Editore: Self publishing
Data d'uscita: 18 Febbraio 2022
Pagine: 221
Prezzo: e-book 2,99



BOLOGNA, Marzo 2020
Ci sono incontri imprevedibili che avvengono in maniera del tutto casuale e in circostanze inopportune. Eppure quando la passione e il desiderio ardono, sfociando nell’ossessione, sarà difficile tirarsi indietro. Impossibile, per Carlo e Anna. La tentazione avrà la meglio nonostante siano sposati entrambi e malgrado la dura lotta che l’uomo combatterà con i suoi principi morali, prima di cedere al peccato. Carlo e Anna fisseranno regole, limiti e paletti fin da subito affinché i rispettivi matrimoni non vengano intaccati dall’adulterio. Ma gestire una relazione extraconiugale è tutt’altro che semplice. Se poi il Covid 19 ci mette lo zampino, complicando il loro rapporto clandestino e travagliato, costringendo i due amanti a una separazione forzata, allora nell’attesa i due non avranno altra scelta che DIALOGARE… forse.




Era da tanto che Valentine Bovary non ci deliziava, o direi non ci strizzava, con una delle sue opere con la O maiuscola. Una storia intrisa di tormento e passione che sembra non voler mai scemare. I nostri protagonisti sono Carlo e Anna e no, non sono sposati, ma amanti. Il libro è in terza persona con una predominanza di localizzazione su Carlo. La loro storia è torbida. Lui è un uomo che prende una sbandata per una donna che in alcuni momenti sembra non essere a posto con la testa per i repentini cambi di umore, ma che grazie alle sue manie non puoi fare a meno di adorare.

Lei ha mugolato, liberato quel preciso verso selvatico che è un richiamo irresistibile per Carlo. In preda alla smania che quel bacio le ha suscitato, ha spalancato le cosce e preso a toccarsi con foga. La sua mano è corsa ai seni, a strapazzarsi i capezzoli.

Lui beh è l’uomo Bovary, ha le caratteristiche del menefreghista che passerebbe su chiunque si mette sulla sua strada, ma nulla può contro la pandemia e non solo. Scrivere la recensione non è semplice perché ci sono dei colpi di scena sconvolgenti e a parlare troppo si rischia di spoilerare. Molto lenta la prima parte, anche se i capitoli sono intervallati da flashback. Dopo la metà però scorre veloce e senza intoppi fino al momento in cui l'autrice ci uccide. I personaggi sono articolati e per capirli si ha bisogno di estrema attenzione. Non è il libro che ho preferito dell’autrice, ma sicuramente per chi la segue e per chi vuole una lettura fuori dai soliti canoni la consiglio.

"Questa mattina mi hanno consegnato le rose Simsalabim." Carlo increspa la fronte "Ohhh, davvero? Belle, sì." Anna inclina il capo, gli affila addosso lo sguardo e si tamburella meditabonda una guancia con l'indice. "Descrivimele. Come sono fatte?" "Hanno il gambo verde, le spine e un sacco di petali." "Hai detto che sono belle senza conoscerle." "Anna ti sembra il momento di tirare fuori le rose Simsalabim? Chi se ne frega di loro." "Visto che non ti frega" scandisce la donna lettera per lettera. "Presumo che non ti freghi nemmeno di vederle. Sono lì dentro, pronte per essere infilzate in una spugna ed essere consegnate domani mattina per l'inaugurazione di una palestra" e fa cenno alla porticina ben camuffata nella muratura che dà accesso a quello che deve essere un retrobottega.
Ringraziamo l'autrice per averci fornito l'Ebook





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