Genere: Contemporary Romance
Sottogenere: Hate to Love/Slow-burn
Editore: Self publishing
Data d'uscita: 17 Gennaio 2022
Pagine: 229
Prezzo: e-book 0,99
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Mi hanno soprannominato Adlait: straniero. Un lupo è il mio compagno, il freddo è la mia casa, il silenzio è la mia forza, il ghiaccio è la mia vita. Sono Essan e il mio passato è la mia condanna. Avevo trovato il mio equilibrio nella sperduta Alaska, poi è arrivata lei e ha sciolto tutte le mie certezze. Ma come ogni cosa della mia esistenza, anche lei mi ha abbandonato. Ed è da qui che devo ricominciare. O forse no?
Alessandra Magnoli ritorna da noi lettori con una storia particolare, sia nell’ambientazione che nei personaggi. Siamo nella gelida (ma solo per il clima!) Alaska, dove ritorna Avery, affermato medico newyorkese, ma con origini innuit, per ritrovare se stessa dopo un brutto tradimento anche con l’affetto di sua zia: classica cittadina nell’abbigliamento e nei modi, il suo arrivo nella piccola comunità non passa inosservato. Ed infatti in questi primi capitoli si ride anche tanto: alcune scene mi hanno ricordato molto un vecchio film con Reene Zellweger che si ostinava a camminare con i tacchi nella neve.
«Studio il tizio con attenzione…, eppure, c’è qualcosa che non mi quadra. Sarà per via del suo aspetto autoritario? O per quello sguardo misterioso? Oppure per il suo accento diverso. Sono sicura che non sia di qua.»
E fin da subito sono scintille con quello strano boscaiolo che non è un boscaiolo, ma che pare anche capace di farle provare altro oltre all’irritazione: è lui che la aiuta sempre quando cade su quelle sue scarpe inadeguate o la accompagna in giro nel freddo, è lui che pattina con i bambini sul lago ghiacciato mostrando una sensibilità e dolcezza unica verso i piccoli. Ma è sempre lui che preferisce stare solo, chiudersi se qualcuno si avvicina cercando un contatto più profondo oltre le parole: Essan è infatti un uomo molto particolare. La sua carriera professionistica si è chiusa in modo improvviso, molto doloroso: la sua scelta di allontanarsi da tutto e tutti è stata il modo di proteggersi da quel fallimento che lui sentiva di vivere. L’incontro con Avery lo mette di fronte a dei sentimenti non previsti, non voluti, con cui si ritrova a fare i conti e che lo mettono di fronte a delle scelte: anche lui si è rifugiato in Alaska per superare il tradimento del suo destino, cambiato drasticamente, e lì, come Avery, poco alla volta si è ripreso. Questo sarà il collante che li avvicinerà e che farà capire a entrambi che possono avere una seconda possibilità.
«Ci guardiamo in silenzio come due complici. Non servono parole per sottolineare che condividiamo un destino travagliato che la vita ha voluto riservarci. Ecco perché riesce a capirmi. Questo pensiero in qualche modo mi fa sentire meno sola.»
Una storia che ci mostra che quando, ci sforziamo di far andare bene le cose anche quando non vanno, a volte non è sempre possibile farlo, con un tratto narrativo preciso e fluido che riesce a darci una bella lettura.
Ringraziamo l'autrice per averci fornito l'Ebook
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