LibriMagnetici: Recensione a "L'accordo" di Felice Stevens

Genere: Contemporaneo

Serie: Soulmates #1

Editore: Triskell Edizioni

Data d'uscita: 5 Dicembre 2020

Pagine: 256

Prezzo: e-book 2,50 cartaceo flessibile 11,40

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Carter Haywood vive per i fine settimana, in particolare per quell'unico weekend al mese dove sfugge alla vita reale, con le pressioni del lavoro e del prendersi cura del fratello disabile, per fare tutto ciò che vuole, con chiunque desideri. Il sesso è solo una valvola di sfogo; non è alla ricerca dell’amore, di una relazione e nemmeno di una seconda notte con lo stesso uomo, fino a quando non entra in un bar e trova qualcuno che gli rende impossibile lasciarsi tutto alle spalle. Dopo un incredibile incontro pieno di passione, infrange la sua regola e torna indietro. Deve vedere quell'uomo ancora. E ancora. Merce avariata. Questo è tutto ciò che Reed Kincaide vede e sente quando si guarda allo specchio. La sua vita è segnata dall’ansia e dall’ADHD; ha imparato a tenere le persone a distanza, non permettendo a nessuno di avvicinarsi abbastanza da capire chi sia realmente. Quando Carter propone un weekend al mese di sesso senza legami, per lui è la situazione ideale. O così pensa. Lasciare Carter ogni mese si rivela sempre più difficile. Non è solo per gli intensi rapporti sessuali nella loro suite d’albergo; Reed si interroga sulla vita segreta che Carter si rifiuta di condividere. Man mano che i mesi passano e la loro intimità cresce, Reed si ritrova a innamorarsi di Carter, ma sente il bisogno di qualcosa in più degli abbracci frettolosi e dei baci quando si salutano. Lo vuole tutto per sé. Lasciar entrare Reed nella sua vita familiare accuratamente costruita, potrebbe sconvolgere l’intero mondo di Carter, ma potrebbe anche essere il rischio che è finalmente disposto a correre, se ciò significa tenersi Reed. Una volta che i corpi sono coinvolti, il cuore può solo seguire. Carter e Reed scoprono che stare insieme è il primo passo per lasciar andare il passato.

Un weekend al mese, questo è il tempo che ha Carter per prendere una pausa dalla sua vita, una pausa dalla cura del fratellino disabile, una pausa dalla sua continua ricerca di successo negli affari. Quarantotto ore per vivere una vita normale e anche per cercare qualche fugace avventura con altri uomini che prende e lascia senza impegno nel giro di una notte.

“Aveva imparato molto tempo prima a mantenere quel potere; mai lasciare che gli altri ti vedano piangere o soffrire. Non lasciare mai che pensino che tu ci tenga; quello ti rende vulnerabile, debole e in pericolo”

“Ma in quelle ore silenziose del primo mattino, con nient’altro che la verità a ridere di lui, Carter poteva confessare che a volte non avrebbe voluto altro che essere tenuto stretto, o sentirsi dire che era voluto…desiderato… amato.”

Tutto questo fino a Reed… Barista di notte e studente di giorno Reed nasconde un passato fatto di sofferenza e di abbandono che gli ha lasciato pesanti cicatrici nell’anima e nella mente.

“Mai mai più si sarebbe fidato e avrebbe rivelato la sua condizione emotiva a un’altra persona. Quella parte di lui non era di pubblico dominio; non desiderava essere nuovamente devastato a quel modo. La solitudine era la soluzione migliore”

Reed non cerca compagnia, non cerca una relazione, ma trova Carter e da una prima notte insieme le loro diventano tante notti finché quel tempo non sembra più sufficiente. Per nessuno dei due. Ma dovranno decidere se le rispettive paure che li separano saranno più forti del desiderio che li spinge a stare insieme. Questo libro è il primo di una serie M/M chiamata Soulmate, non leggo spesso questo genere di libri, ma questo mi ha colpito appena letta la sinossi e ho voluto iniziarlo. Non mi ero sbagliata sulla prima impressione ed infatti mi è molto piaciuto, perché affronta il tema dell’amore affiancandolo ad altre tematiche molto attuali quali i disagi mentali di vario genere, dimostrando che, se affrontati nel quotidiano con una terapia adeguata e una buona rete di supporto è possibile convivere con questa condizione, che spesso viene a torto ostracizzata. La storia di Carter e Reed affronta con delicatezza queste tematiche, mostrandoci i due lati della medaglia, le loro fragilità li rendono più umani e più vicini al nostro vissuto perché le storie d’amore vere non sono quelle delle favole, ma sono storie di persone che pur con i loro limiti cercano di fare del loro meglio. Il libro è scritto in terza persona, non perde in efficacia, ma forse avrei preferito sentire in prima persona la voce dei due protagonisti , per avere come dire, un approfondimento ulteriore e un punto di vista più personale.