venerdì 7 agosto 2020

Segnalazione a "Porcellana" di Maria Enea


Genere: Giallo storico
Editore: 0111 Edizioni
Data d'uscita: 30 Giugno 2020
Pagine: 285
Prezzo: e-book 5,99 cartaceo flessibile 15,50

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All’inizio del Settecento, la porcellana cinese è ambita da nobili e famiglie regnanti; ma la sua formula è protetta dal segreto di stato da parte della Cina e vani sono tutti i tentativi per riprodurla. Un alchimista tedesco, Bottger, viene arrestato a Dresda e condotto al palazzo reale dal re di Sassonia, convinto che egli possa scoprirne la formula. Nel suo lavoro viene supportato dall’amico fisico Von Tschirnhaus. Tuttavia la ricerca rimane infruttuosa finchè per caso i due non s’imbattono nella vicenda di una misteriosa donna alchimista, Osmolinda, originaria delle Fiandre , morta più di un secolo prima. Osmolinda, bella, colta, intelligente, amante del sapere, innamorata dell’Arte Regia, a suo agio nell’Officina alchemica, sarà la protagonista di una intensa e dolorosa storia d’amore…


Quando era ormai in prossimità di casa, svoltando da un vicolo percorso mille volte, qualcuno, giunto alle sue spalle senza far rumore, l’afferrò per un braccio e la costrinse a voltarsi: Andreas! Con un gesto rapidissimo, le cinse la vita , senza darle il tempo di replicare. Poi, cominciò a baciarla, lentamente, con gesti esperti, sulla bocca, sul viso, sul collo, sussurrando dolcemente il suo nome. «Ti amo, Osmolinda. Io Nicolas Flamel, tu Dame Pernelle» ripeteva. Osmolinda si sentiva venir meno, mentre il suo cuore batteva all’impazzata. Riusciva a malapena a udire le parole che Andreas bisbigliava mentre con la bocca esplorava il suo collo e con le mani il suo seno. Nessuno l’aveva mai sfiorata, prima d’allora. Era quello, l’amore? Quella sensazione di stordimento? All’improvviso, lui allentò la presa, lasciandola senza fiato. Finalmente voleva parlare. «Chiederò a tuo padre la tua mano, Osmolinda. Io voglio te e nessun’altra. Tu vuoi sposarmi?» «Io non ti conosco, ti ho visto ieri per la prima volta, come posso accettare?» rispose la ragazza, con un filo di voce ed il cuore in gola, mentre si rimproverava per il proprio comportamento. Allora lui ricominciò a baciarla e a toccarla, sussurrandole:
«Non mi conosci? Certo che mi conosci! Sono l’uomo che hai sempre sognato! Il tuo cuore mi conosce, Osmolinda.» Ma che cosa stava succedendo? Stava perdendo il controllo? No! Lei no!

« Ammira» disse Andreas squadernandoli sul tavolo, « sono i Tarocchi. E non Tarocchi qualsiasi, ma quelli dipinti da Albrecht Durer! Li hai mai visti? Sono una raffigurazione di tante metafore tratte dal mondo dell’alchimia. E pare che siano in grado di prevedere il futuro!» Osmolinda ne fu molto turbata. «Buttali via, Andreas. Mio padre mi ha insegnato che le carte sono del diavolo. Portano male, dobbiamo disfarcene!»
Andreas rise, di fronte a quegli strani timori. «Sono solo carte, e nient’altro! Niente paura, amore mio! Anzi, voglio proprio interrogarli, questi Tarocchi.» Si sedette di fronte ad Osmolinda e cominciò a mescolare le carte con gesti lenti e studiati. «Adesso ne sceglierò tre, che mi diranno qualcosa sul mio futuro.» Sparpagliò gli Arcani Maggiori dei tarocchi sul tavolo, e ne scelse tre. Osmolinda quasi tremante, con la fronte imperlata di sudore, volle leggerle. Si sentiva ispirata da una potenza arcana, come un’antica Sibilla. Chissà perché, il significato recondito di quelle carte le apparve nella sua evidenza con chiarezza assoluta: sentiva in sé la fiamma della chiaroveggenza. «La Papessa. Nel tuo futuro c’è una donna ingannatrice, sensuale ed autoritaria.» Nell’anno 855, una donna inglese, avendo assunto abiti e identità maschili, divenne monaco con il nome di Johannes Anglicus, e sotto tali mentite spoglie, salì al soglio pontificio con il nome di Giovanni VIII. Così narrava una leggenda popolare. La storia continuava così: la donna pontefice era tutt’altro che casta, e si concedeva a numerosi amanti. Fu così che rimase incinta. La gravidanza svelò il segreto del suo sesso. La papessa fu trascinata dal popolo romano inferocito, per i piedi, da un cavallo, come Achille aveva fatto con Ettore, e fu infine lapidata. La sua figura leggendaria non fu mai dimenticata, tanto da dar vita alla omonima carta dei tarocchi. E da indurre la Chiesa a controllare il sesso del cardinale prescelto come Papa, tramite il sistema delle sedie “ stercorarie” con un foro di forma fallica nel centro. «Però, amore mio, non sei affatto somigliante!» scherzò lui, lieve come sempre, prendendo in mano la carta. La voce di lei risuonò cavernosa, quasi oracolare. Andreas la guardò sorpreso. «Infatti non sono io! Si tratta di un’altra donna!» e girò un’altra carta scelta da Andreas. «Il diavolo. Sarai esposto alla tentazione.» Infine, esaminò il terzo Tarocco. «La ruota della fortuna. La tua vita cambierà completamente.» Andreas tentò un’interpretazione. «Tu sei la donna sensuale ed autoritaria che mi salverà dalla tentazione e mi porterà tanta fortuna. In conclusione, tu sei la mia salvezza, colombella!» esclamò correndo ad abbracciarla.


Maria Enea è nata a Palermo ed è laureata in lettere classiche. Sposata e madre di due figli, insegna italiano e latino in un grande liceo palermitano. Appassionata di letteratura, arte, musica e spettacolo, è sostenitrice attiva dei diritti delle donne. Ecologista convinta, amante della natura e ciclista per diletto, è persuasa che ognuno debba fare la propria parte per salvare il mondo. Compone da sempre versi e opere in prosa. Ha pubblicato per Antipodes la silloge poetica “Sale e cioccolato”. E’ nella rosa dei finalisti al concorso 1 Giallo x 1000 indetto da Zerounoundici edizioni con il romanzo “Porcellana.”

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