domenica 24 maggio 2020

Segnalazione a "L'ultimo Dorcha" di Arianna Colomba




Genere: Dark Fantasy
Serie: Autoconclusivo
Editore: Indipendente
Finale: No cliffhanger
Ambientazione: Fantastica
Protagonisti: Gareth, un Dorcha e Sive, una ragazza accusata di
stregoneria
Grafica Cover: Giulia Calligola
Data d'uscita: 6 Gennaio 2020
Pagine: 359
Prezzo: e-book 2,99 cartaceo flessibile 9,99

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"«Io, Robert Karth, stipulo questo contratto con il Dorcha, affinché porti fuori dalla prigione, sana e salva, questa ragazza. Dovrà prendersi cura di lei fin quando gli sarà permesso e fin tanto che non la riterrà al sicuro. La tratterà con rispetto e farà in modo che né lui, né altri, possano farle del male. In cambio, in anticipo, offro il pagamento di tre notti di riposo nella mia dimora, abiti puliti e le cure necessarie per la giovane.» L’uomo alzò il volto. Era chiaro il fatto che temesse di aver osato troppo e adesso si stava chiedendo se il Dorcha avrebbe accettato i termini del contratto o gettato la pergamena. Gareth fissò un’ultima volta la giovane distesa sul tavolo. Passarono lunghi attimi e infine, a un tratto, si chinò sulla pergamena macchiata di sangue e soffiò.” In un’epoca sull’orlo dell’apocalisse, i Dorcha rappresentano l’equilibrio tra Uomini e Oltremondo. Sono l’ago della bilancia che mantiene in vita ogni creatura, nel corso dei secoli. Ma qualcosa sembra essere cambiato. La pioggia continua a cadere da svariati mesi e gli Uomini hanno iniziato la caccia ai propri simili, incolpando di stregoneria chiunque ritengano sospetto. È proprio in questo clima di follia che Gareth, un Dorcha, viene legato da un contratto a una strana ragazza, accusata di essere una strega.



-Il sangue iniziò a pulsargli nelle vene, divenne rovente, combattendo contro la natura umana in una guerra d’equilibrio che da anni aveva perduto.
-I suoni gli arrivarono ovattati, contrastati dall’odore agrumato della loro pelle. Fu in quel momento che Gareth affondò gli occhi in quelli di Sive e lì si smarrì. Sentì la leggerezza dei loro respiri che si fondevano e prima ancora che la ragione potesse avere il sopravvento sull’istinto, si chinò sulle sue labbra. Si ritrovò perso, sazio del sapore di un bacio rubato, mentre continuava a stringere contro al petto la cosa più preziosa che avesse. Quando riaprì gli occhi, allontanandosi da lei, non riuscì che a provare terrore. Fu consapevole di avere di fronte a sé la sua unica debolezza e nel momento in cui Sive gli sorrise, ebbe la certezza che niente al mondo l’avrebbe potuta portare via da lui.







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