Genere: Romance
Editore: Self publishing
Data d'uscita: 12 Maggio 2020
Miura Valentine non è una brava ragazza. Lo sa suo padre, le persone che abitano a Clarendon ma, soprattutto, lo sa il giudice Johnson, che l’ha condannata ai servizi socialmente utili presso l’Open World, un centro che si occupa del recupero psicofisico dei veterani di guerra. L’incontro con Carson Kelly, un ex cecchino dei Delta Force, che vive isolato dalla società, sarà, per lei, come un fulmine a ciel sereno. Tra loro esploderanno scintille, accompagnate da una serie di divertenti schermaglie e battibecchi. L’iniziale antipatia si tramuterà, ben presto, in un forte interesse reciproco, che cercheranno di tenere sotto controllo con tutte le loro forze. Carson ha un brutto carattere e, per Miura, è un enigma impossibile da capire, almeno a parole. I tatuaggi, che ricoprono buona parte del suo corpo, però, raccontano una storia che la ragazza è intenzionata a scoprire, a costo di rimanerne scottata.Cosa succede quando due persone, apparentemente agli antipodi, si scontrano e si odiano con talmente tanto fervore da non lasciare nessuna possibilità di avvicinamento?
Quando il lettore sceglie di leggere un libro di Irene, ha già un’idea di quello che troverà. Prendendo Doomed in mano mi aspettavo una bellissima storia d’amore, tormentata al punto giusto, e quello che mi aspettavo è stato condito da molto di più. I personaggi sono costruiti a partire dal loro passato e strutturati in modo che, attraverso le loro scelte, il lettore possa comprenderne la natura e capirne la presenza nei vari contesti e nelle varie situazioni. La parte psicologica di ognuno di loro, che siano i principali protagonisti o quelli che ne fanno da contorno, è ragionata in funzione al loro ruolo e mai in contraddizione. Non voglio addentrarmi nella trama, scorrevole e accattivante, ma solo parlarne dal punto di vista stilistico. La suddivisione in capitoli a pov diversificati aiuta molto il lettore a immedesimarsi col personaggio cercando di prevederne le scelte, sperando di poter capire quando si accorgerà di un determinato particolare che viene posto in rilievo per il lettore, ma non chiaro ai protagonisti. L’intervallo di una sorta di diario, di flusso di pensieri, di uno dei personaggi secondari è fondamentale per il lettore per capirne le scelte e per condividerle o meno, cambiando radicalmente l’idea che ci si è fatti nelle prime pagine. Come ho detto in precedenza, in questo libro mi ha colpito molto la strutturazione dei personaggi nella storia stessa, un rincorrersi di sentimenti e limiti umani che possono convivere, ma non determinare il superamento l’uno degli altri. Invito i lettori, che approcceranno questo libro, a dare un rilievo maggiore ai sentimenti che susciterà loro questa storia, perché io, al termine di questa lettura, mi sono sentita come mi capita spesso quando seguo una serie tv che amo e arrivo all'ultima puntata dell’ultima serie: mi sono chiesta perché il libro fosse finito, perché la loro storia non fosse più lunga, perché non è prevista una seconda stagione. Buona lettura.
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