domenica 30 dicembre 2018

Recensione a "Lo Spettro e La Guaritrice" di Tanja Mengoli



Genere: Fantasy Romance / Dark Romance
Data d'uscita: 30 Dicembre 2018
Pagine: 617
Prezzo: € 2,99


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“Sebastian, lo Spettro. Era un uomo, si è scoperto semidio. E' stato ucciso ed è rinato mostro. Iaso, una Dea minore fuggita dall'Olimpo duemila anni fa. Sola fra gli uomini è rinata guerriera.”

Le loro anime si sono avvicinate in una lurida prigione, senza nemmeno conoscere l'aspetto l'uno dell'altra, si sono innamorati. Gli Dei li hanno dolorosamente separati sconvolgendo le loro vite. Entrambi sono costretti a cambiare, ad evolvere per sopravvivere. Hanno preso strade diametralmente opposte senza sapere più nulla l'uno dell'altra. Il fato li vuole cocciutamente riunire ma, per riuscirci, li obbliga a percorrere sentieri ardui e pericolosi. Li pone davanti a scelte difficili e ostacoli in apparenza insormontabili.

“Una bambina è stata rapita. Una condanna è stata emessa. La caccia è aperta.”







Una nuova lettura, molto interessante e coinvolgente. “Lo Spettro e La Guaritrice” il secondo della serie… scritto da Tanja Mengoli.
Il primo libro, L’artiglio di Mafted, è finito senza lasciare niente in sospeso, o quasi. Chi l’ha letto sa che c’è un personaggio che non si sa esattamente che fine abbia fatto. In questo libro si parlerà di lui: Sebastian.
Sebastian, Lo Spettro, lo abbiamo conosciuto come compagno di cella di Alexander, torturato anche lui da Sir Nicholas, ovvero il Morto che Cammina, ma anche Adelaide non c’è andata per il sottile con lui. L’unico uomo riuscito a sfuggire dal Tartaro. Un uomo completamente devastato sia nel fisico che nel corpo. Era riuscito a scappare sì dal Tartaro, ma con quali conseguenze per la sua vita? L’aveva capito subito che ormai era diventato un mostro e come tale ha incominciato a vivere.
 

“Sebastian si risvegliò riverso a terra, aprì gli occhi e riemerse da quella che gli era sembrata un'altra morte. Non si era sbagliato. L’uomo che era stato, il semidio che aveva scoperto di essere non esisteva più. Sebastian era morto ed era risorto trasformato in una nuova aberrante creatura.”
 

La storia parte molto tempo prima, quando Sebastian era stato preso a rubare l’ambrosia, il nettare degli Dèi, e lì era iniziata la sua condanna, la discesa verso gli inferi. Una scelta azzardata la sua, ma che nasconde molto di più. Ed è lì che ha sentito per la prima volta una voce, la voce di una donna che urla. Qualcuno ha voluto aiutarlo, non era mai successo in vita sua, lui, un semidio cresciuto per le strade, vivendo di piccoli furti, figlio bastardo di Dionisio, per una volta ha avuto qualcuno che ha pensato a lui.
Ogni sera, mentre lui è rinchiuso nelle prigioni, in attesa del verdetto, viene raggiunto da una ragazza che non vede mai in volto, ma che gli da la forza di sopravvivere, e quando verrà portato nel Tartaro, il ricordo di quella voce sarà l’unica cosa che non lo farà impazzire.
 

“Angelos Nychtas mou”
“Mio angelo notturno.”

 

Il suo angelo notturno è Iaso, la Dea della Guarigione, è lei che ogni notte va a trovarlo portandogli qualcosa per lenire i dolori delle torture inflitte. Non ha mai visto il volto e non ha mai saputo il suo nome, lei era colei che leniva le sue ferite ma non solo quelle esterne.
Iaso ha tentato di salvarlo davanti alla folla urlante, ma dopo che Zeus ha proclamato la sua condanna, nessuno poteva fare niente, ed è proprio così che dopo questa decisione lei lascia l’Olimpo e va a vivere sulla terra, recando dispiacere alla sua famiglia.

“Sono fuggita perché non potevo sopportare di averti perso…
Non potevo sopportare di condividere la stessa aria delle creature che ti avevano condannato”

 

 Un cuore dilaniato il suo, innamorato di un uomo che non ha mai visto, ma che sente già parte del suo cuore, un amore talmente profondo da non lasciare spazio a nessun altro uomo.
Duemila anni dopo ritroviamo un Sebastian a pezzi, con il destino segnato, lui che ha dovuto sempre fuggire e mai fermarsi. Il Tartaro lo ha trovato e lo rivuole. Quando era stato imprigionato dal Morto che Cammina, era stato trovato e il tatuaggio che brucia nel suo petto è la conferma della sua condanna.
Nessuno ormai può fare niente per lui, solo un Negromante gli ha dato una speranza, ma deve trovare una Dea che ha portato via qualcosa dall’Olimpo.
Iaso ha la sua vita, è diventata una veterinaria, aiuta ancora gli umani a guarire, non ne può fare a meno, quando vede qualcuno soffrire lei deve aiutarlo, è la sua natura. La sua famiglia ha avuto bisogno di lei, ed è proprio in quel momento che lei ha portato via qualcosa dall’Olimpo. Ma ora lei è in pericolo, con la paura di essere trovata. Ed è qui che arriverà Sebastian, solo lui è in grado di rintracciarla e nel momento che la incontra qualcosa inizierà a scalfire la sua corazza. Lui è un’anima scura, con delle pulsioni tutt’altro che nobili, il mostro che c’è in lui deve essere sfamato, e non solo. Mentre Iaso è la luce, la gioia, una Dea, l’opposto di lui. Ma lui odia gli Dei e l’Olimpo intero, che lo ha condannato.
Quando si incontreranno capiranno che tra di loro c’è qualcosa di molto forte e quando si riconosceranno sarà fantastico.

“Cosa ti hanno fatto?” Mormorò afflitta ricacciando indietro lacrime dolorose che premevano per scorrere libere.
Il suo cuore sanguinava e non aveva nessuna importanza se di fronte a lei ora c’era  un ibrido assetato di sangue, l’unica cosa alla quale riusciva a pensare era di averlo ritrovato.

 

 Purtroppo ricordatevi che lei è inseguita da Imero, e non solo, e che Seb è stato richiamato nel Tartaro, dove per lui sarà la fine.
Un susseguirsi di avvenimenti che vi terranno sempre sul filo del rasoio, raggiri, manipolazioni, intrighi uccisioni e violenza. Ecco, il libro ne è pieno, non vi annoierete mai. Ho amato questo libro come il primo, non posso che complimentarmi con Tanja Mengoli, bravissima, e posso solo confermare il mio voto massimo anche in questa storia. Ora Aspetto il libro si Nahib, mi raccomando continua così.






Grazie a Tanja per averci fornito l'eBook.






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