Genere: Biografia
Editore: DeA
Prezzo: e-book 9,99 cartaceo flessibile 16,00
Con la prefazione di Roberto Bolle
Sono nato circondato dall’amore, ma poi mi sono trovato immerso nel buio. Finché non ho ritrovato la luce dentro di me: la danza.
È così che Ahmad Joudeh racconta la sua vita: la storia drammatica ed esemplare di chi, fin da giovanissimo, si è trovato a lottare contro tutto e tutti pur di coronare il suo sogno.
Dopo un’infanzia felice vissuta a Yarmouk, in Siria, la scoperta di una crescente passione per la danza è un richiamo a cui Ahmad sente di non potersi sottrarre. Ma non è semplice diventare un ballerino se vivi in una delle periferie più difficili di Damasco, e se tuo padre si oppone categoricamente a tutto ciò che non ritiene abbastanza “virile” e tradizionale per i
suoi figli maschi. Iniziano così anni cupi, fatti di fughe per correre di nascosto ai corsi di danza, di momenti di solitudine e di litigi tremendi che degenerano nella violenza fisica. E poi, la straziante guerra civile, che fa sprofondare nel buio un paese intero. Ma la vocazione di Ahmad per il ballo è una luce che nulla può spegnere: neanche i bombardamenti, neanche le minacce dei fondamentalisti, neanche il terrore. Non solo Ahmad continua a danzare, ma insegna a farlo ai bambini di Damasco. Ed è grazie alla danza e alla propria determinazione che Ahmad ha potuto cominciare una nuova vita in Europa, arrivando a realizzare il sogno di esibirsi in un passo a due con il suo idolo di sempre, Roberto Bolle.
Dopo aver superato, a nemmeno trent’anni, ostacoli inimmaginabili, Ahmad racconta per la prima volta la sua storia in questo libro lucido e toccante, pieno di forza e di speranza, che cattura il lettore e non lo lascia fino all’ultima parola.
Ahmad JOUDEH è un danzatore e coreografo nato in Siria nel 1990. Durante la guerra civile si è trovato spesso in situazioni di pericolo mortale, ed è stato minacciato dagli estremisti a causa della sua attività di danzatore. Per ribadire la sua determinazione a continuare a ballare, si è tatuato la scritta “Danza o muori” sul - la nuca. Grazie all’aiuto del Dutch National Ballet si è trasferito ad Amsterdam nel 2016, e ora lavora come artista in Europa e nel mondo.
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