giovedì 27 settembre 2018

Recensione a "Non pensavo di amarti ancora" di Penelope Ward







Genere: Contemporary romance
Editore: Newton Compton Editori
Data d'uscita: 27 Settembre 2018
Pagine: 288
Prezzo: e-book 5,99 cartaceo rigida 10,00




"Lì per lì ho pensato che fosse un'ottima idea. Chiamare all'improvviso al telefono Landon Roderick, per cui ho una cotta dai tempi dell'infanzia, mi è sembrata la cosa giusta da fare. Il fatto che fossi ubriaca e stessi passando sopra a tredici anni di emozioni contrastanti con uno stupido scherzo telefonico, invece, non mi è nemmeno passato per l'anticamera del cervello. Ma poi Landon ha richiamato. Ci siamo ritrovati a passare le settimane seguenti al telefono, cercando di gestire l'intensa connessione che il suono delle nostre voci aveva risvegliato. È possibile desiderare qualcuno che si trova a chilometri di distanza? Durante tutte quelle ore passate a chiacchierare, mi sono chiesta che cosa sarebbe potuto succedere se ci fossimo incontrati. Farmi vedere da lui, però, era fuori discussione. Era da prima di compiere quindici anni che non uscivo con un ragazzo e non avevo intenzione di fare un'eccezione proprio per Landon Roderick. Ma il destino aveva altri piani, per noi. Un incidente con lo skateboard, Landon finisce in ospedale ed eccomi su un volo per Los Angeles: l'errore più grosso che abbia mai commesso o la cosa migliore che mi sia capitata?"







 …il perdono è una strada a due corsie, che non si può perdonare qualcuno che non vuole essere perdonato.

Salve a tutti magnetici, il mio boss mi ha fatto dono di un nuovo libro da leggere per voi, di un’autrice nota a molti… Penelope Ward.
Il libro racconta la storia di Rana Saloomi e Landon. Il pov narrante è quello della protagonista per quasi tutto il libro. Rana è una giovane donna di ventisei anni che una sera, ubriaca e presa dallo sconforto, decide di telefonare al suo amico d’infanzia Landon per dirgli tutto ciò che il rancore ha scavato in lei negli ultimi tredici anni.

«Dici delle grandissime cazzate e sei un gran mistero… però mi fai bene all’anima, Rana».

Lei non ha calcolato che il ragazzo sarebbe stato entusiasta della sua telefonata e a quella tante altre telefonate, alcune di scontro, altre di rivelazioni, ma quella che ho preferito è la telefonata in cui Landon dice:

...Dimmi una cosa divertente…

 Lo ripete spesso alla sua Rana Banana, come lui la chiamava da piccola. Un incidente preoccupante farà in modo che loro si rivedano e possano far uscire tutti i segreti che temevano li avrebbero potuti rendere meno attraenti agli occhi dell’altro.

«...Ho così tanti difetti». «Sì, be’, ce li hanno anche i diamanti più belli. Non c’è niente di male ad avere dei difetti. Sono quelli a renderci umani». Piegando la testa all’indietro, feci un profondo respiro e mi presi il tempo di assimilare le sue parole. In qualche modo, sapevo che non le avrei più dimenticate, per tutta la vita.
 

Non voglio raccontarvi altro per non togliervi la soddisfazione di leggere, posso solo dirvi che ho senza dubbio riso tanto grazie a questa storia. Cerca di affrontare temi importanti come l’adozione, l’inadeguatezza che vivono gli adolescenti e la mancanza dell’affetto genitoriale, oltre agli errori che si possono commettere senza una guida che indichi la strada, purtroppo il libro non viene sviluppato bene su questi temi che restano descritti in maniera piuttosto superficiale, e tutto ciò si somma alla totale mancanza dei tempi che passano da un evento all’altro. I personaggi sono caratterizzati abbastanza bene, ma nulla di così dettagliato che mi abbia permesso di affezionarmi a loro. I luoghi, ovvero la California e il Michigan, fanno da sfondo alla narrazione, ma comunque a parte il mare tutto resta nell’ombra. Mi spiace doverlo dire, ma il libro nel complesso è stato alquanto deludente per la sottoscritta, ripeto che ci sono dei passaggi in cui non si può fare a meno di ridere, ma visti i temi che si sono cercati di affrontare doveva essere sviluppato con più attenzione. Resta comunque una piacevole lettura. Vi aspetto al prossimo libro
 

...Se c’è una cosa che ho imparato dalla mia esperienza di vita, è che nascondere la verità non porta mai niente di buono. La verità salta sempre fuori… che tu sia pronto o no…


 Grazie alla CE per averci fornito l'eBook.


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