venerdì 17 agosto 2018

Recensione a "Birthdate" di Lance Rubin



Genere: Young Adult
Editore: DeA
Data d'uscita: 28 Marzo 2017
Pagine: 351
Prezzo: e-book 7,99 cartaceo 12,66


Si vive una sola volta. O forse no?



Denton Little non è ancora morto! In un mondo in cui tutti conoscono la data della propria morte fin dalla nascita, Denton è l’unico ad aver superato indenne il giorno fatidico. Non sa perché proprio a lui sia capitato questo straordinario destino, sa solo che ora tutti lo cercano. La sua famiglia, il suo migliore amico Paolo, e Veronica, la ragazza che ha baciato poco prima di darsi alla fuga e che non riesce a togliersi dalla testa. Persino la polizia lo sta cercando. Lui è la prova vivente che è possibile scampare alla propria data di morte, e ora tutti vogliono un pezzo di Denton Little. Questo è decisamente un problema, soprattutto perché il Governo preferirebbe ucciderlo piuttosto che ammettere l’anomalia del sistema. Come se non bastasse, mancano pochi giorni al decesso di Paolo. Proprio adesso che il poveretto si è reso conto di essere follemente, perdutamente innamorato di Millie, l’unica ragazza al mondo che non potrà mai ricambiare i suoi sentimenti. Tra fughe rocambolesche e amori impossibili, Denton cerca di salvare gli amici e smascherare i nemici. Ma come si comporterà ora che non conosce più la data della propria fine e la morte può incombere in ogni momento?



Dalla penna di Lance Rubin, il brillante sequel di Deathdate. Un romanzo dal ritmo mozzafiato e dallo stile affilato dove anche la morte è un’avventura emozionante.


“Divertimento, suspense, drammi, amori e folli inseguimenti in macchina: sembra di essere in un film!” - School Library Journal





Possibile spoiler.
Allora cari lettori, siamo arrivati finalmente alla conclusione di questa trepidante duologia che a mio parere è stata a dir poco fantastica. Birthdate è il secondo e conclusivo capitolo che chiude una saga divertente, con una trama originalissima dove personaggi stravaganti, legami forti e indissolubili, amicizia, famiglia, amori che sbocciano e altri che finiscono, conquistano il lettore e lo rendono partecipe delle avventure e disavventure di tutti i nostri protagonisti. Nonostante l’argomento alquanto doloroso e triste, durante la mia lettura non ho potuto fare a meno di ridere e sorridere.
Anche qui la storia resta originale, fuori dal comune ma pur sempre avvincente e permettetemi di dirlo, il libro non poteva che iniziare meravigliosamente perché ci ritroviamo subito al centro della storia.
È giusto e doveroso avvisarvi di non leggere questa recensione se non avete letto il primo volume.
Dunque: in Deathdate abbiamo lasciato Denton che sopravvive alla sua data di morte e si ritrova fuorilegge, costretto a fuggire e a nascondersi nell’appartamento della madre biologica. Ebbene sì, sua madre (quella vera) è viva e vegeta.
..."Non so davvero che cosa farò" dico. "Spero di sorprendere me stesso"...

L’incontro tra i due è stato alquanto sorprendente per Den: insomma ha sempre creduto che sua mamma fosse morta ed invece eccola lì, di fronte a lui. Ma come ha fatto a sopravvivere? Perché questa bugia? Chi è in realtà sua madre? Mi dispiace ragazzi, ma a queste domande non sarò io a rispondere, lo scoprirete voi stessi😉!
Tutto ciò’ che sta succedendo a Denton con sua mamma, passa immediatamente in secondo piano perché l’Agenzia Investigativa Decessi, di cui fa parte la mamma del suo migliore amico Paolo, è sulle sue tracce.
Ricordate Paolo vero? La sua data di morte è quasi vicina, ma Denton non ci sta! Non rinuncerà mai alla vita del suo migliore amico ora che sa come fare per farlo sopravvivere e farà di tutto per aiutarlo.
Anche a me sembra che sia meglio poter scegliere. Perchè devo dire che c'è qualcosa di inaspettatamente fantastico nel non sapere.

Inizia così una rocambolesca avventura fatta di fughe, inseguimenti e rivelazioni inaspettate. Non vi nego che in alcuni momenti mi son ritrovata con Denton e Paolo  a scappare  per le vie di New York. Il loro duo è semplicemente imbattibile e l’alternanza  delle battute tra loro è strabiliante! Ogni momento, ogni scena, ogni situazione affrontata nel romanzo è perfettamente ordinata e incastrata alla perfezione. L’ironia e l’allegria di Paolo mentre si avvicina la data delle sua morte è contagiosa in maniera assurda!
 Amo questo ragazzo!
Anche argomenti come la politica e gli interessi economici sono stati affrontati egregiamente, anche se avrei voluto sapere di più sulla nascita delle previsioni di morte. Ma questo non intacca minimamente la bellezza e l’originalità del romanzo.
Ho adorato il modo in cui Lance Rubin caratterizza i suoi personaggi rendendoli brillanti agli occhi di chi legge, divertenti e dando al romanzo quella marcia in più che permette di dare alla lettura un ritmo vivace ed entusiasmante.
Concludendo posso solo dirvi, leggetelo. È una bella lettura in cui l’autore ha reso “tollerabile” agli occhi dei protagonisti un argomento abbastanza forte come la morte, e che si conclude con un finale che scalda il cuore!
.."La vita non dev'essere prevedibile. E forse non lo è neanche la morte."

Buona lettura e grazie a Lance Rubin, un autore che continuerò a seguire molto volentieri e spero anche voi😉!


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