venerdì 8 giugno 2018

Recensione a "Sotto lo stesso tetto" di Christina Lauren




Genere: Romance
Editore: Leggereditore
Data d'uscita: 16 Maggio 2018
Pagine: 320
Prezzo: eBook 4,99 - cartaceo 12,66

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Per mesi Holland Bakker ha inventato scuse per scendere nella stazione metro vicino casa, attirata dalla musica di un affascinante artista di strada. Le manca però il coraggio di parlare con quel ragazzo, finché una notte, aggredita da uno squilibrato, viene soccorsa dal misterioso musicista: è irlandese e si chiama Calvin McLoughlin. Per ringraziarlo, Holland gli procura un'audizione con un famoso direttore musicale di Broadway. La performance di Calvin è un successo ma lui fa perdere le proprie tracce per una ragione che diventa presto chiara: è nel Paese illegalmente, il suo visto è scaduto da anni. Holland gli propone quindi di mettere in scena una relazione inesistente per aggirare le rigide leggi sull'immigrazione. Convivere sotto lo stesso tetto, però, non si rivela facile come credevano: le cose sfuggono di mano a entrambi, e Holland e Calvin devono prendere atto di aver smesso di fingere già da un po'...







Ciao a tutti. Eccomi ancora qui con una nuova recensione sul libro che si intitola “Sotto lo stesso tetto”.
Una storia carina, che vi farà trascorrere qualche ora di piacevole lettura.
Holland è una ragazza con due lauree, ma che non ha ancora trovato la sua strada. Vive in un appartamentino in affitto che paga grazie all'aiuto di suo zio Robert. Robert convive col suo compagno Jeff da diversi anni e loro sono molto importanti per Holland. Anche se ha genitori e fratelli, per lei Robert è come un padre perché si è occupato di lei fin da quando era una neonata e ancora adesso la aiuta.
Holland lavora in teatro, vende T-shirt e scatta fotografie, ovviamente è un lavoro creato apposta per lei dallo zio. Sì, perché Robert è colui che ha scritto “It Possessed Him” uno degli spettacoli più famosi di Broadway.
Ma ritorniamo a Holland, quasi tutte le mattine percorre molta più strada per poter andare in una fermata della metropolitana ad ascoltare Jack, così l'ha chiamato, perché non sa il suo nome. Jack è un chitarrista che si esibisce alla fermata della metro, suona in una maniera divina, e Holland lo sa, perché ha un orecchio per la musica e sa riconoscere chi ha talento. Ovviamente lui non è solo bravo, ma molto molto bello, e tutte le volte che lei lo vede se ne innamora sempre di più. Tutti sono a conoscenza della sua folle cotta, ma nessuno ha mai visto il ragazzo. Poi, una sera, mentre lei è un po' brilla trova il coraggio di parlargli e scopre il suo nome: Calvin.
Per una serie di avvenimenti, che per ovvi motivi non posso dirvi, Holland dovrà prendere una decisione molto importante. Lo spettacolo di Robert sta per avere un arresto quando uno dei personaggi principali se ne andrà ed è qui che entra in scena Calvin. Ma, perché c'è sempre un ma nella vita, qualcosa ostacolerà la collaborazione di Calvin. E allora cosa c'entra in tutto questo Holland? Cosa dovrà fare per aiutarlo?
Molto di più di quello che possiate immaginarvi.
"Cerco di ricordarmi che questo non è reale, e certamente non è per sempre, ma ogni volta che lui si volta nel cuore della notte e mi sveglia con le sue mani e lascia cadere il peso del suo corpo contro il mio sembra più reale. Ogni volta che mi porta una tazza di caffè con la testa arruffata e le linee del cuscino sul volto, sembra più reale. Ogni volta che mi tiene la giacca per infilarla prima di lasciare l'appartamento, e bacia la mia guancia, sembra più reale."

Inizia così la storia tra i due dove imprevisti, amori, delusioni e gelosie saranno all'ordine del giorno. Dimenticavo Lulu, amica di Holland... e ne avrei da dire su questo personaggio, ma forse sarebbero solo parolacce.
Questo libro non mi ha entusiasmato molto, la storia è carina ma non mi ha fatto impazzire.
In certi pezzi volevo che approfondissero di più le scene invece sono state troppo frettolose in altri si sono dilungate troppo. Anche nel finale avrei voluto qualcosa di più forte, invece è stato sbrigativo.
Consiglio comunque la lettura, perché è comunque un libro piacevole.

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