domenica 27 maggio 2018

Recensione a "Io sono Mia" di Max Giovagnoli



Genere: Romance
Editore: Newton Compton Editori
Data d'uscita: 29 Marzo 2018
Pagine: 318
Prezzo: eBook 5,99 - cartaceo rigido 8,50 - felssibile 12,90


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Un romanzo che arriva dritto al cuore
C'è bisogno di coraggio per essere fragili

Mia ha diciotto anni e una brutta cicatrice sul viso. La mattina va a scuola e di sera costruisce scenografie per il Teatro dell’Opera di Roma. Vive a MU, una casa famiglia che somiglia a un sommergibile, ed è abituata a cavarsela da sola. Da sempre. Con le mani riesce a plasmare tutto quello che vuole. Con le compagne e i ragazzi, invece, è una frana. In classe la chiamano “Non” e tutti sanno che non bisogna toccarla… Andrea è stata per anni una delle più spregiudicate produttrici cinematografiche europee. Nessuno ha mai potuto mettersi tra lei e il successo, nemmeno sua figlia. Finché un giorno, un brutto incidente ferma la sua corsa. Le strade di Mia e Andrea si incrociano di nuovo, in modo del tutto inaspettato, in un viaggio che per entrambe è una fuga. Dalla Roma dei Fori imperiali e delle torri di periferia fino alle aurore boreali e ai vulcani addormentati di un piccolo arcipelago al largo dell’Islanda, Mia e Andrea si trovano a vivere – senza volerlo – l’avventura più importante della propria vita. Dopo tanto tempo, finalmente insieme.
La storia di una madre e una figlia, implacabili e fragili, alla ricerca di un riscatto: disposte a tutto, perché non hanno nulla da perdere.












Ciao a tutti! Oggi vi parlo di una storia che è stata una scoperta man mano che leggevo, pagina dopo pagina. Diversa dal solito e al tempo stesso familiare, perché ognuno di noi, chi più chi meno, nella propria vita ha sicuramente potuto vivere le sensazioni descritte, anche se magari non con le stesse dinamiche.
Mia e Andrea sono due donne, figlia e madre, caratteri forti e segnati dalle esperienze vissute, non hanno un bellissimo rapporto, anzi diciamo pure che è pessimo.
Mia è una ragazza che compie diciotto anni nelle prime pagine del libro, ha un carattere forte e non è un tipo che definiresti dolce. Odia la madre che l’ha abbandonata da piccola alle cure di Diana, una donna che lavorava a casa loro e vuole molto bene a Mia. Nonostante questo, Mia è obbligata a incontrare sua madre per imposizione del tribunale fino a che non compie la maggiore età. Nel suo percorso di vita ha avuto a che fare con problemi importanti ed ha incrociato la sua strada con cattive compagnie.
Andrea è una donna ambiziosa e piena di sé, lavora nel cinema, anche se nell’ultimo periodo non va bene. È egoista, non pensa al male che potrebbe fare agli altri, se vuole una cosa la prende, in un modo o nell’altro. Ciò la porta ad avere tanti nemici, ma a lei sembra far piacere. Un giorno le succede qualcosa destinata a farle cambiare il modo di vedere le cose, sarà un processo lungo, perché il suo carattere è difficile da smussare. Quello di cui viene a conoscenza è un duro colpo, e durante tutto il percorso per risolverlo avrà momenti di alti e bassi che ci porteranno con lei nei meandri della sua mente.
L’ultimo incontro con Mia non è come gli altri, anche Mia se ne accorge, ma l’odio che prova per lei non la fa vedere oltre.
 
Perché è così che succede sempre con lei: è una cicatrice la vita. Per questo la odio. E da quando mi ha messa al mondo, di smettere di soffrire non se ne parla ancora.
 
La risoluzione del problema di Andrea porterà a far sì che la sua vita si incroci con quelle di Thorir e Kolbeinn, due uomini che vivono in Islanda. Questi due individui nascondo dei segreti che se venissero scoperti sarebbero nei guai. Thorir è il più grande, ha una triste storia alle spalle: dopo la perdita della moglie non è riuscito ad andare veramente avanti.
 
“Non stasera, dunque”, sussurra alla notte. “Non in mare aperto durante un giro dell’isola”, come avevo previsto. “Non subito. Ma presto”.
 
Kolbeinn ha anche lui un fardello importante, la perdita dei genitori, ed è grazie a Thorir se ha avuto qualcosa dalla vita.
Un ulteriore colpo di scena porterà anche Mia in Islanda, ha bisogno di aiuto.
Cosa è successo? Perché Andrea va in Islanda per il suo problema? Cosa c’entrano Thorir e Kolbeinn? Ma soprattutto, Mia e Andrea ce la faranno a trovare un punto d’incontro?
 
E adesso eccola lì: sola, spacciata e senza più scelta perché anche nel cinema, come nella vita, i cocci chi li fa li paga.
 
Sta a voi scoprirlo, io non aggiungo altro togliendo così il giusto spazio a questa storia.
L’impatto è stato subito positivo, sin dalla prima frase sono stata trasportata nel mondo di Mia, vivendo ogni sua emozione, così come quelle degli altri personaggi, tutti ben caratterizzati. Ho apprezzato il ritmo di scrittura, lo sviluppo man mano che proseguivo e la fluidità. Mi è piaciuto anche il modo in cui sono stati trattati argomenti delicati, un modo giusto per far comprendere al lettore da sé cosa sia giusto e cosa no. Concludo facendo i complimenti all’autore per questo libro, e lo ringrazio per le sensazioni provate. Vi auguro buona lettura, alla prossima.


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