Serie: Anima nera #1
Genere: Dark, Contemporaneo
Editore: Triskell Edizioni
Pagine: 110
L’amore illumina anche l’anima più nera.
Stefano Marino è un uomo d’onore, un boss della mafia della costa occidentale che si reca a est ad attendere la morte di un patriarca della famiglia. Tutti i pesci grossi si sono riuniti – perché naturalmente gli squali si mettono a girare quando sentono l’odore del sangue nell’acqua – ma è qualcuno di nuovo che attira l’attenzione di Stefano.
Silvio Spadaro, “il Barracuda”, è il protetto ed erede del consigliere Gianbattista Falchi, ormai ritirato, ed egli stesso un uomo d’onore a tutti gli effetti. Nel sottobosco delle famiglie, essere gay è un crimine per cui si merita la morte, ma al giovane killer le regole non sono mai importate molto. Gli unici ordini che segue sono quelli di Battista, sia quando è a caccia sia quando è nel suo letto.
Ma Silvio ha dei bisogni a cui Battista non può provvedere, e ha posato i suoi occhi neri su Stefano, costringendolo a confrontarsi con istinti che ha passato tutta la vita a soffocare. Per quanto Stefano cerchi di resistere, quando la mafia russa invade il suo territorio e lo costringe a cercare aiuto, il prezzo chiesto da Gianbattista lo porta a faccia a faccia con Silvio e i suoi desideri più nascosti.
Ed eccolo un altro fantastico autore di cui non perdere assolutamente le tracce! Iniziato e terminato in breve tempo, questo è il primo romanzo che leggo di Aleksandr Voinov e ne vorrei già ancora. Non vi nego che la mia attenzione è stata catturata da una cover molto originale e particolare che mi ha colpito rapidamente. A questo aggiungete un genere di lettura che mi affascina moltissimo, una trama che ha sequestrato subito la mia attenzione e ne viene fuori un’altra mia bellissima lettura. Un romanzo, dal mio punto di vista, molto interessante, particolare per ciò che riguarda lo stile di Voinov, e completo di tutte quelle caratteristiche che si cercano in un Dark mafia Romance gay, senza i soliti cliché che a volte rendono quasi banale o troppo ovvio un romanzo di questo genere. L’abilità usata nel descrivere in maniera dettagliata ogni momento, ogni pensiero dei protagonisti e l’atteggiamento scelto per farlo è semplicemente perfetto e questo ipnotizza l’attenzione dall’inizio alla fine. Non ci sono disattenzioni, il ritmo è sempre sostenuto e nonostante il libro non sia lungo è talmente così preciso e concentrato nei giusti argomenti che terminarlo e domandarsi “e adesso?” è naturale e involontario. I protagonisti di questa storia affascinante sono Stefano Marino, un boss della mafia residente in America e Silvio Spadaro, giovane e spietato Killer. Essere gay fra gli uomini d’onore non è permesso e questo se per Silvio è in secondo piano in quanto protetto di Gianbattista Falchi, uno dei padrini più importanti delle famiglie malavitose ma oramai in pensione, per Stefano è qualcosa che non può essergli concesso. Non può permettersi di sentirsi turbato, quasi intimidito nei confronti di un uomo perché sarebbe una colpa che non può assolutamente ricadere su di lui.
Quegli occhi neri erano senza luce senza riflesso. Lo sguardo gli succhiava via l'aria dai polmoni e quelle labbra... Dio, quelle labbra.
Questa intensa e particolare attrazione nei confronti del ragazzo lo destabilizza e cercherà con tutte le sue forze di respingere un desiderio così forte ma allo stesso tempo sbagliato. Spadaro non possiede una bellezza convenzionale. È troppo freddo, troppo impassibile, troppo predatorio ma allo stesso tempo possiede qualcosa di così ambiguo, a tratti......femminile?!? che attira Stefano con una intensità assurda.
Il bacio fu uno schiaffo, uno shock improvviso. Che bruciava ogni cellula.
La sua lotta nei confronti di ciò che prova verso Silvio verrà ancor più messa alla prova nel momento in cui si ritroverà a chiedere appoggio a Gianbattista Falchi, nella sua guerra contro la mafia Russa per la conquista del potere, e quest’ultimo gli affiancherà proprio Silvio, costringendolo a passare più tempo insieme. Alcune scene un po’ forti danno a questo libro quella potenza e quell’energia che rendono un romanzo del genere sublime agli occhi di chi legge. Sono entrambi protagonisti interessanti e la bravura magistrale che possiede Voinov nella loro descrizione è fantastica. In quasi tutto il romanzo è Stefano che narra la storia, ma la genialità e la destrezza dell’autore ti permettono di conoscere Silvio attraverso i suoi occhi in un modo talmente vero che sembra quasi di poterlo vivere riuscendo a percepire tutte quelle sfaccettature che delineano il carattere del killer. Infatti, se da un lato Silvio possiede quell’anima forte con uno sguardo freddo, quasi glaciale, dall’altro possiede un’anima fragile che si denota molto bene in un passo per me molto bello del romanzo che ovviamente non vi racconterò. Un altro cardine che a mio parere dona le basi solide a questo romanzo è il modo in cui viene affrontato il tema della sottomissione e della dominazione, sebbene il loro rapporto in questo caso è “sfiorato” in maniera impercettibile. Nonostante non ci si addentri in un vero concetto di BDSM, i protagonisti hanno il proprio ruolo così perfetto, in simbiosi, quasi fuso che a detenere il potere in questo caso è il sottomesso. Insomma, lo stile di Voinov mi ha completamente conquistata anche con la sua capacità di saper muovere con maestria i suoi personaggi all’interno di una storia e con la sua meravigliosa capacità di dare risalto ai particolari e ai dettagli che rendono il tutto coinvolgente e seducente allo stesso tempo. L’unica pecca è che è finito troppo presto e non vedo l’ora di sapere cosa succederà a questi stupendi protagonisti che, anche se con poco, mi hanno regalato emozioni belle, piacevoli e da batticuore.
Grazie a Aleksandr Voinov per questo romanzo, sarà un piacere continuare a seguirti e come sempre grazie alla Triskell Edizioni per queste bellissime perle di lettura!
Buona lettura a tutti con DARK SOUL.
Stefano Marino è un uomo d’onore, un boss della mafia della costa occidentale che si reca a est ad attendere la morte di un patriarca della famiglia. Tutti i pesci grossi si sono riuniti – perché naturalmente gli squali si mettono a girare quando sentono l’odore del sangue nell’acqua – ma è qualcuno di nuovo che attira l’attenzione di Stefano.
Silvio Spadaro, “il Barracuda”, è il protetto ed erede del consigliere Gianbattista Falchi, ormai ritirato, ed egli stesso un uomo d’onore a tutti gli effetti. Nel sottobosco delle famiglie, essere gay è un crimine per cui si merita la morte, ma al giovane killer le regole non sono mai importate molto. Gli unici ordini che segue sono quelli di Battista, sia quando è a caccia sia quando è nel suo letto.
Ma Silvio ha dei bisogni a cui Battista non può provvedere, e ha posato i suoi occhi neri su Stefano, costringendolo a confrontarsi con istinti che ha passato tutta la vita a soffocare. Per quanto Stefano cerchi di resistere, quando la mafia russa invade il suo territorio e lo costringe a cercare aiuto, il prezzo chiesto da Gianbattista lo porta a faccia a faccia con Silvio e i suoi desideri più nascosti.
Ed eccolo un altro fantastico autore di cui non perdere assolutamente le tracce! Iniziato e terminato in breve tempo, questo è il primo romanzo che leggo di Aleksandr Voinov e ne vorrei già ancora. Non vi nego che la mia attenzione è stata catturata da una cover molto originale e particolare che mi ha colpito rapidamente. A questo aggiungete un genere di lettura che mi affascina moltissimo, una trama che ha sequestrato subito la mia attenzione e ne viene fuori un’altra mia bellissima lettura. Un romanzo, dal mio punto di vista, molto interessante, particolare per ciò che riguarda lo stile di Voinov, e completo di tutte quelle caratteristiche che si cercano in un Dark mafia Romance gay, senza i soliti cliché che a volte rendono quasi banale o troppo ovvio un romanzo di questo genere. L’abilità usata nel descrivere in maniera dettagliata ogni momento, ogni pensiero dei protagonisti e l’atteggiamento scelto per farlo è semplicemente perfetto e questo ipnotizza l’attenzione dall’inizio alla fine. Non ci sono disattenzioni, il ritmo è sempre sostenuto e nonostante il libro non sia lungo è talmente così preciso e concentrato nei giusti argomenti che terminarlo e domandarsi “e adesso?” è naturale e involontario. I protagonisti di questa storia affascinante sono Stefano Marino, un boss della mafia residente in America e Silvio Spadaro, giovane e spietato Killer. Essere gay fra gli uomini d’onore non è permesso e questo se per Silvio è in secondo piano in quanto protetto di Gianbattista Falchi, uno dei padrini più importanti delle famiglie malavitose ma oramai in pensione, per Stefano è qualcosa che non può essergli concesso. Non può permettersi di sentirsi turbato, quasi intimidito nei confronti di un uomo perché sarebbe una colpa che non può assolutamente ricadere su di lui.
Quegli occhi neri erano senza luce senza riflesso. Lo sguardo gli succhiava via l'aria dai polmoni e quelle labbra... Dio, quelle labbra.
Questa intensa e particolare attrazione nei confronti del ragazzo lo destabilizza e cercherà con tutte le sue forze di respingere un desiderio così forte ma allo stesso tempo sbagliato. Spadaro non possiede una bellezza convenzionale. È troppo freddo, troppo impassibile, troppo predatorio ma allo stesso tempo possiede qualcosa di così ambiguo, a tratti......femminile?!? che attira Stefano con una intensità assurda.
Il bacio fu uno schiaffo, uno shock improvviso. Che bruciava ogni cellula.
La sua lotta nei confronti di ciò che prova verso Silvio verrà ancor più messa alla prova nel momento in cui si ritroverà a chiedere appoggio a Gianbattista Falchi, nella sua guerra contro la mafia Russa per la conquista del potere, e quest’ultimo gli affiancherà proprio Silvio, costringendolo a passare più tempo insieme. Alcune scene un po’ forti danno a questo libro quella potenza e quell’energia che rendono un romanzo del genere sublime agli occhi di chi legge. Sono entrambi protagonisti interessanti e la bravura magistrale che possiede Voinov nella loro descrizione è fantastica. In quasi tutto il romanzo è Stefano che narra la storia, ma la genialità e la destrezza dell’autore ti permettono di conoscere Silvio attraverso i suoi occhi in un modo talmente vero che sembra quasi di poterlo vivere riuscendo a percepire tutte quelle sfaccettature che delineano il carattere del killer. Infatti, se da un lato Silvio possiede quell’anima forte con uno sguardo freddo, quasi glaciale, dall’altro possiede un’anima fragile che si denota molto bene in un passo per me molto bello del romanzo che ovviamente non vi racconterò. Un altro cardine che a mio parere dona le basi solide a questo romanzo è il modo in cui viene affrontato il tema della sottomissione e della dominazione, sebbene il loro rapporto in questo caso è “sfiorato” in maniera impercettibile. Nonostante non ci si addentri in un vero concetto di BDSM, i protagonisti hanno il proprio ruolo così perfetto, in simbiosi, quasi fuso che a detenere il potere in questo caso è il sottomesso. Insomma, lo stile di Voinov mi ha completamente conquistata anche con la sua capacità di saper muovere con maestria i suoi personaggi all’interno di una storia e con la sua meravigliosa capacità di dare risalto ai particolari e ai dettagli che rendono il tutto coinvolgente e seducente allo stesso tempo. L’unica pecca è che è finito troppo presto e non vedo l’ora di sapere cosa succederà a questi stupendi protagonisti che, anche se con poco, mi hanno regalato emozioni belle, piacevoli e da batticuore.
Grazie a Aleksandr Voinov per questo romanzo, sarà un piacere continuare a seguirti e come sempre grazie alla Triskell Edizioni per queste bellissime perle di lettura!
Buona lettura a tutti con DARK SOUL.
Ammetto che dalla trama non ne ero rimasta colpita. Ma il tuo entusiasmo che traspare dalle tue parole mi ha messo curiosità; )
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